
Yu
Serie: B.C.M.
- Episodio 1: Yu
STAGIONE 1
Estratto del primo capitolo di un racconto su dodici capitoli.
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Yu non sapeva che un bar cinese frequentato per 3/4 da italiani di quartiere, è un barometro politico di precisione millimetrica e che se qui avesse studiato Masia, non sarebbe stato l’eterna vittima del sondaggio smentito a urne chiuse. Il bar è luogo d’implacabile valore empirico-scientifico.
Le brioches oggi non sono ancora pronte e Yu è fuori di se.
– Salvo lascia quei giornali e dammi una mano !
A volte penso che il suo viso, con la tensione della fretta e del lavoro, misto a quel suo evidente e pregiudiziale pensiero che io sia un terrone “scasacani”, la rendano ancora più bella, ma bella di una bellezza potente di donna forte per attitudine più che per abitudine.
Avvolta nel suo vestito tradizionale di seta, con l’ideogramma del suo nome sulle spalle esili ( 玉 ), sembra più la proprietaria di un ristorante cinese di lusso che di un povero bar di via Valtorta.
Dirvi come l’ho conosciuta, è come raccontare l’inverso esatto di una storia di sfortuna atroce, una storia di grande “culo”.
Qualcuno ha presente la storia di chi nella sua vita non ha mai preso un aereo, se non due o tre volte e bam…muore avvolto tra le fiamme di un decollo andato storto o di un cavolo di pilota suicida, che ti porta con sé dritto sulle alpi ?
La mia sorte è stata appunto inversa. Una vita vissuta seduto sul lato corridoio dell’aeromobile dei miei sentimenti, per poter andare a pisciare senza dover contrattare con i vicini, un’esistenza vissuta di corsa e senza accorgersi del tempo, senza incrociare sguardi, senza buttarsi mai e poi bam… arriva Yu.
Non nego, da fan sfegatato di Tony, di essermi sentito come il suo Gorbaciov, quando l’ho vista su quell’infernale app, che si proprio ora state usando mentre mi leggete.
L’ho trovata solo dopo 8 colpi di pollice, le prime 7 donne a cui mi ero virtualmente negato, lo avevo fatto più per scarsa dimestichezza che per volontà.
E’ proprio così, io uomo che non vuole (ma forse dovrebbe) chiedere mai, quel giorno di inizio Ottobre ho voluto provare, da li ho iniziato a chattare con lei.
– Ciao sono Salvo, sono calabrese e sono a Milano da una settimana. Disturbo.
Non era un interrogativo, era una certezza.
– Non disturbi Salvo, ma che foto hai ?
Era uno squinternato ritaglio mal riuscito di una foto con la mia ex. Si vedevano dei capelli castani appoggiati sulla mia guancia sinistra. Era proprio una pessima presentazione, cazzo !!.
– Eh perdona, avevo solo quella sul cellulare e mi sono iscritto oggi.
– Ah ah ah Salvo, io mi sono iscritta ieri sera e sei il primo a cui metto un like.
– Bene spero anche l’ultimo.
– Vedremo!
Quel “vedremo” mi aveva già gettato nello sconforto più mortale, volevo lanciare lo smartphone nella vasca in lento riempimento, ma non avevo soldi per un altro telefono e un downgrading verso un telefono per anziani, non mi avrebbe permesso l’accesso alla mia playlist musicale, che era già un grande investimento sull’anno.
– Si vedremo. Ma io non sono bravo a chattare. Sei libera una di queste sere ?
Un approccio così basico e diretto non l’avrebbe messo a catalogo nemmeno il più truce dei maleducati sentimentali.
– Si io lavoro ogni giorno dalle 6 alle 19 poi ci sono.
– E’ un si ? bhe allora domani che è giovedì possiamo berci qualcosa.
– Mangiamo qualcosa, io faccio da bere per le persone tutto il giorno, non riesco più a vedere qualcosa che non sia acqua.
O Gesù mio ho pensato, avrà quella malattia terribile che uccide la socialità ma allunga la vita, che mi pare in termini scientifici porti il nome di “astemia”.
– Fai la barista ?
Domanda idiota…
– Si ! Meglio, ho un bar mio.
“Questa almeno tiene i soldi, non avrà bisogno di avere tutto offerto”, ho pensato o le mie finanze hanno pensato per me.
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Serie: B.C.M.
- Episodio 1: Yu
Anche io ho apprezzato lo stile, molto originale, ironico e inaspettato. Aspetto volentieri le prossime uscite della serie.
Wow, ho amato molto l’originalità dello stile! Se dovessi scegliere un aggettivo per il LibriCK direi eclettico.
Ciao Guglielmo, mi piace come hai tratteggiato il personaggio di Yu. È vero, le donne cinesi (almeno quelle che conosco) nascono dominatrici. Vere tigri che nella necessità estraggono unghie affilate. La storia di Salvo mi intriga, aspetto di leggere il prossimo episodio ?