Denaro
Serie: Nadiya
- Episodio 1: Sommo Dialogo
- Episodio 2: Unghie
- Episodio 3: La Fine
- Episodio 4: Denaro
- Episodio 5: Silenzio
STAGIONE 1
Ticchetta l’orologio semovente e circolare. Ciondola libero nello spazio e nel tempo sconfinato, in continuo e perpetuo moto che induce al respiro e al silenzio, al respiro e alla conquista.
Indigeno è il colore degli occhi frementi che si parano dinnanzi al mio corpo. Essi suonano nel mio dolore. Non vi è figura né apparizione, solo due squarci nel viso di un soggetto sollevato dal peso del vento. Nulla è immobile e mobile allo stesso tempo, la mia osservazione non è altro che il grido di un naufrago disperso nell’infinito mare, così innocente e solo, così rumoroso e composto allo stesso tempo.
Non vi sono domande o dubbi, che dir si voglia la questione è nulla e totale nel suo insieme. Il ticchettio è vivo. Respira. Commenta e decide.
Il tempo tra le note arcuate muta in un dolce soffio di vento su cui si posano i dubbi di un uomo annegato nel mare. «Così come Dio, il nome pronunciato da ladri e sacerdoti è il medesimo, ed è questo che rende il mio significato ricco. L’identità ideologica dietro a quella mistificata. Senza macchie, il mio valore è immutabile, generato da coloro che disprezzano la loro stessa creazione, così come una cane abbandonato sulla strada una sera calda di aprile, medito il mio utopico ritorno. La strada che giunse al tempo futuro è quella su cui striscio, ma vi fu uno spazio tra passato e presente in cui non ero ma esistevo. Perché ogni cosa ha una sua esistenza materiale, l’anima, Dio, la fede, tutto è misurazione, quindi soggetto a prostituzione».
La forza si adattò al mio pensiero, recitando una preghiera rivolta ad un Re di cui non vi resta altro che briciole di ossa. «Il tuo ticchettio non è lontano dall’altrui, la nascita e lo sviluppo non necessitarono di lacrime d’orate, ma quello in cui ora sei, e lo spazio in cui si muoverà la tua lurida carne, non desidererà altro che luci nel buio della fame. Il tuo tormento è, al pari di quello della tua razza, eterno e sconfinato, non desideri e non desidererai altro se non ricevere un foglio bianco una volta ceduto il colorato. Perché è questo che genero. Il mio destino è compiere una trasformazione, una riduzione di colore nella felicità. Porto dolore è giusto, ma non è forse la mia assenza che rende unico la mia resilienza? Rifletti giovane Pokot, rifletti sui tuoi desideri». E prima di trasalire, aggiunse il dettaglio più futile: «Oraned, non soffrire come loro».
Serie: Nadiya
- Episodio 1: Sommo Dialogo
- Episodio 2: Unghie
- Episodio 3: La Fine
- Episodio 4: Denaro
- Episodio 5: Silenzio
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