Domenica

Serie: Sette giorni


    STAGIONE 1

  • Episodio 1: Sabato
  • Episodio 2: Domenica

Domenica รจ il giorno della famiglia. Mio fratello torna a casa. Ci prepariamo e andiamo a pranzo dai nonni. Negli anni passati era un appuntamento fisso di tutta la famiglia allargata. Mia zia e mio zio con i loro rispettivi coniugi e figli. Ci riunivamo tutti dai nonni a mangiare le golose cibarie che prepara e a festeggiare ogni domenica come se fosse Natale. La crisi economica ha voluto che mio zio perdesse il lavoro, si sono trasferiti al nord. Vengono tutti gli anni in estate, ma non รจ come prima. La lontananza scava un lieve confine. Con i miei cugini vado dโ€™accordo ma non รจ come crescere insieme e fare le torte di terra ogni domenica.

Mia zia Antonella,la piรน giovane ha due bambine piccole. Abbiamo un rapporto piรน zia-nipoti che cugine-cugine.

Ieri sera prima di uscire mio padre mi ha dato il coprifuoco โ€œtorna a casa prima che faccia mattinaโ€.

Ci tiene sempre a precisarlo. Sono fortunata perchรฉ si fidano di me e conoscono i miei amici, non temono possa tornare a casa ubriaca fradicia. Siamo tutti abbastanza responsabili per essere ventenni. O forse lo sono con me.

Dopo la mia pennichella/catalessi mi sono svegliata con dei forti scossoni, non ho pensato neanche un attimo che potesse essere il terremoto. O forse lo รจ, ma in carne ed ossa e ha un nome: Marta.

Se non fosse la mia migliore amica lโ€™avrei presa a calci e cacciata fuori dalla mia stanza. Ma non la vedevo da due settimane e desideravo proprio abbracciarla. Mi ha sottolineato anche lei quanto fosse poco sano il mio aspetto. Non ha fatto domande ma non vedo lโ€™ora di passare un poโ€™ di tempo da sole e confidarmi con lei. Dividere la tristezza e i macigni sul cuore li fa diventare piรน leggeri.

Stamattina invece dellโ€™odore del caffรจ ho sentito quello della lasagna. Mia nonna รจ anziana e non vogliono che si affatichi a preparare da mangiare per tutta la nostra ciurma. Le basta giร  badare a mio nonno. Mia madre e mia zia si organizzano e preparano tutto loro. Sarebbe piรน facile spostarci a casa nostra o della zia ma i nonni potrebbero risentirne. Lโ€™assenza di mio zio basta giร  a rattristarli. Mantenere le tradizioni non fa loro che bene.

Ho rispettato lโ€™avvertimento di mio padre e alle due di notte ero giร  a casa. Alzarmi stamattina non รจ stato traumatico come ieri, anche se ho fatto tardi. Sono le undici e ho recuperato il sonno perduto.

Con gli occhi ancora semi chiusi e un sorrisetto sulle labbra mi รจ balenata unโ€™idea cattivella.

Nessuno mi ha avvertito che mio fratello ha portato una ragazza a casa. Ieri sono uscita e lui ancora non era arrivato. Sono entrata nella sua stanza con una bottiglia di acqua fredda pronta a fargli uno dei miei soliti dispetti. Ci vogliamo bene, ma non posso smettere di essere la sorellina pestifera. La luce spenta e le tapparelle tirate giรน. Io e la mia bottiglia sappiamo a memoria la disposizione del suo letto e lโ€™acqua ha fatto il resto. Giร  ridevo quando ho sentito urlare una voce femminile a me sconosciuta, oltre quella di mio fratello. Cosรฌ ho conosciuto una delle mie papabili future cognate. รˆ la prima volta che porta a casa una ragazza. Se solo qualcuno si fosse degnato di dirmelo avrei evitato di farmi odiare al primo giorno. Non ho avuto neanche il modo di presentarmi. Sarรฒ ricordata per sempre come la sorella stronza. Inutile raccontare le prediche di mio fratello e i rimproveri di mia madre. Mio padre, fifone che non รจ altro, non รจ riuscito a rimanere serio ed รจ scappato a controllare la lasagna nel forno! Mi sono dovuta scusare come se ci fosse in casa la regina dโ€™Inghilterra.

Mio fratello non รจ riuscito a tenermi il broncio a lungo. A colazione giร  gli era passato tutto. Ma alla sua ragazza no. Aveva il volto scuro e due bustine di zucchero nel caffรจ non sarebbero bastate a toglierle lโ€™aciditร  che emanava. Aveva il muso cosรฌ lungo che se ne sarebbero accorti anche a dieci metri di distanza. Ho odiato perfino come ha pronunciato il nome di mio fratello. โ€œFabiano non ricordi che il caffรจ lo prendo amaro?โ€ con due occhioni da cerbiatta e il tono di chi la superbia la mastica come una cicca. Non sono gelosa di mio fratello ma vi prego lei no. Spero che Giada non diventi mia cognata! Ha un bel nome a rispetto della sua personalitร  che รจ piรน simile a quella di Crudelia Demon. Sento giร  la voce di mia madre dire che non devo giudicare il libro dalla copertina e poi me lo sono voluto. Le ho versato addosso, mentre dormiva, una bottiglia di acqua gelida.

Il dramma di Giada me lo sono giร  lasciato alla spalle quando entriamo in macchina e io mi fiondo sul sedile davanti. Nessuno fiata. In fondo mi viziano un poโ€™ tutti in questa casa e io ne approfitto. Non credo che stare per quaranta minuti seduta vicino a Giadina la principessina sarebbe stato saggio.

Non guardate mio fratello adesso, tutto serio, buone maniere e bon ton.

Abbiamo due anni di differenza. Io ero una bambina buona, seppure avevo anche io la mia dose di marachelle alle spalle. Ma lui รจ stato il mio maestro. Ricordo quando mi ha convinta a prendere dalla dispensa di mamma i coloranti alimentari. Non ha pensato che arrampicandomi sulla sedia potessi cadere. Ha versato un intera boccettina di colorante nel serbatoio della sua pistola ad acqua e abbiamo iniziato la guerra dโ€™acqua con i nostri amici. Noi siamo tornati a casa soltanto bagnati, ma i nostri amici erano rossi come pomodori maturi. Mi รจ rimasto impresso nella memoria lo sguardo che ci ha rivolto la mamma quando ha ricevuto le chiamate dalle loro mamme.

Crescendo sono diventata lโ€™amica di tutte le ragazzine. Mio fratello faceva, e fa, strage di cuore ovunque. Le mie amiche hanno avuto tutte una cotta per lui. Quindi io mi ritrovavo una marea di amiche che volevano solo arrivare a mio fratello. Si facevano invitare a casa con ogni scusa possibile e poi lo pedinavano.

Obiettivamente รจ un bel ragazzo, alto, bel fisico, capelli mossi e sempre scompigliati e lโ€™atteggiamento sempre gentile e pronto a dare una mano. Tra di noi il rapporto si รจ andato sempre piรน saldando nel tempo. Ma in fondo siamo rimasti sempre i bambini che giocavano ai pirati nella camera da letto di mamma e papร .

Mia madre Simona รจ la piรน severa tra i miei genitori. Ha il pugno di ferro in casa, anche con mio padre. Nel periodo della preadolescenza ci siamo fatte un sacco di litigate perchรฉ volevo ribellarmi a tutti i costi. Ripensandoci, adesso, avevo soltanto una voglia di matta di litigare. Non potevo di certo andare in giro a prendermela con chiunque avessi a tiro, cosรฌ sfogavo tutto su di lei.

รˆ sempre stata amorevole e premurosa senza andare nellโ€™eccessivo. Da bambina amavo farmi coccolare dalle sue mani sapienti. Adesso andiamo molto dโ€™accordo, ma ogni tanto aleggia di nuovo quellโ€™aria di severitร  che mette in chiaro i nostri ruoli.

Mio padre Enrico รจ il terzo figlio. Non riesco a ricordare una volta che ha provato a fare la voce seria e poi non รจ scoppiato a ridere. Non รจ un pagliaccio, ma fare la parte di quello tutto dโ€™un pezzo non fa per lui. Riesce sempre a trovare le parole giuste per farmi capire dove sbaglio e cosa posso fare per migliorarmi. รˆ quello con i nervi saldi e pronto a trovare una soluzione a tutto. Lui e mia madre si completano alla perfezione. Si amano come se fosse il primo giorno e io e Fabiano siamo cresciuti in una casa dove lโ€™amore e il rispetto reciproco non รจ mai mancato.

Siamo quasi arrivati dai nonni. Intravedo la macchina di zia Lella, (Antonella) e possiamo giร  sentire il chiasso delle mie piccole cuginette.

Pensavo che la giornata sarebbe andata peggio. Giadina ha preso qualche punto nella classifica delle persone piรน odiose al mondo, rivelandosi unโ€™ottima compagnia per le bambine. Lโ€™hanno trovata tutti adorabile e perfetta per mio fratello. Ho sentito bussare di nuovo la mia vocina malefica, come puรฒ essere perfetta se la conoscono da un paio di ore? Nonno Giovanni oggi sta abbastanza bene e la sua memoria gli ha permesso di riconoscerci tutti e passare una giornata bella come quella di una decina di anni. Ogni tanto chiama ancora mio fratello col nome di mio zio. Gli ha chiesto come mai abbia portato unโ€™altra donna e non sua moglie. Mi fa molta tenerezza vederlo cosรฌ. Vedere come una malattia possa trasformare la memoria di un uomo forte come mio nonno in una vecchia scolapasta.

Al ritorno in macchina, mi siedo dietro vicino a mio fratello, ho decisamente mangiato troppo e sento le palpebre farsi pesanti. Ho sentito il suono di un messaggio sul telefono, ma non riesco proprio ad allungare la mano fino alla borsa.

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ATTENZIONE: Questa Serie รจ stata scelta dalla redazione di Edizioni Open per diventare un Libro. Per continuare la lettura seguite questo link: Sette giorni

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Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Ciao Jessica, in questo racconto mi hai fatto “respirare” l’aria di famiglia. Bella la caratterizzazione dei personaggi, mi รจ piaciuto che tu li abbia voluti presentare nella loro completezza

  2. “Mi fa molta tenerezza vederlo cosรฌ. Vedere come una malattia possa trasformare la memoria di un uomo forte come mio nonno in una vecchia scolapasta.”
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