e adesso?
Seduto sul bordo del letto si toglie le scarpe mentre lei cammina avanti e indietro per la stanza.
E adesso? Pensava tra sé e sé.
Come facciamo?
I bambini, i parenti, chi glielo dice?
Dopo essersi tolto le scarpe, si lascia cadere sul letto con lo sguardo perso sul soffitto.
Il letto sotto di lui sembra sprofondare giù, verso il pavimento. Il cigolio di una doga rotta lo infastidisce.
Si alza.
Cammina verso un piccolo armadio, apre la porta e prende una piccola cassetta degli attrezzi.
Torna nella stanza mentre lei è seduta su una sedia con le mani tra i capelli.
Si stende sul pavimento e va sotto il letto, muovendosi come i militari durante gli addestramenti.
Prende il telefono, seleziona la torcia e illumina la doga rotta.
Prende un cacciavite, poi il silicone e lo applica sulla parte spezzata della doga.
“Ti sembra il momento?” Domandò lei.
“Se deve essere la mia ultima notte su questo letto, voglio dormire bene.” Disse lui.
Così, dopo aver applicato il silicone, tiene ferma la doga con entrambe le mani in modo da fare presa sul pezzo di legno.
E adesso che si fa? Pensò di nuovo.
Lei riprese a camminare intorno alla stanza tenendosi le braccia l’una con l’altra.
Quando lui finì, spuntò da sotto il letto, come un meccanico esce da sotto il cofano di un’auto.
Lei lo guarda. Lui guarda lei.
Mentre è ancora a terra, lei si inginocchia davanti, inumidisce un dito e lo strofina sulla fronte per togliergli una piccola macchiolina tra le rughe.
Lui non dice niente.
Quando finì, lui si alzò. Prese la cassetta degli attrezzi e disse:
“Prendo una birra, la vuoi?”
Lei fa cenno di sì con la testa e rimane immobile dov’è.
Si guardano per un’ultima volta, con l’intensità della prima volta, sprofondando entrambi nel passato.
Lui torna con due birre tra le mani, si siede sul bordo del letto e sente la doga spezzarsi di nuovo.
L’amore quando finisce, non si può aggiustare, pensò tra sé e sé.
E adesso? Si domandò stappando le birre.
Complicità, che rimane pure quando si rompono le doghe. Bel racconto, mi è piaciuto.
Grazie Nyam.
Leggendo su Open sono diventato un po’ sentimentale e – chi l’avrebbe detto – seguo con interesse le vicende di coppie, di amori imperfetti, di amanti in crisi. Anche questo tuo ultimo racconto mi ha colpito, purtroppo le storie finiscono; altre volte, purtroppo, cominciano.
Aggiungo che altre purtroppo non iniziano mai, ma questa è un’altra storia. Forse la prossima che scriverò.
Grazie Tiziano.
“Lui torna con due birre tra le mani, si siede sul bordo del letto e sente la doga spezzarsi di nuovo.L’amore quando finisce, non si può aggiustare, pensò tra sé e sé.”
Questo passaggio mi è piaciuto
“toglierli o torgliergli? Sono d’accordo con Francesco Pino, racconto ben riuscito.”
toglierli o togliergli
Togliergli.
Ho corretto
E adesso? Prosit.
L’ho apprezzato.
Ciao Kenji, grazie.
Hai descritto meravigliosamente la semplicità dell’amore. Anche quando finisce. Chissà perché cerchiamo ciò che, a volte, abbiamo già fra le mani?
Non so se l’amore è semplice, ma so che spesso siamo noi a complicarlo.
Grazie Cristiana.
Bellissimo accostamento fra la doga e il loro amore. Lo si capisce solo all ultimo ed è quello secondo me, che stupisce e cattura ancora di più nel racconto già molto interessante.
La doga da, la doga toglie. 😂
Grazie Cinzia per il commento.
1 l’una con l’altra o l’uno con l’altro? 2 toglierli o torgliergli? Sono d’accordo con Francesco Pino, racconto ben riuscito.
1 l’una con l’altra o l’uno con l’altro? 2 toglierli o togliergli?
Bravo, hai fotografato bene la situazione e hai tenuto alta la curiosità fino all’ultimo. A mio parere il racconto è riuscito bene. Mi permetto un appunto, visto che mi è piaciuto: il discorso diretto va evidenziato, ne va della forma.
Grazie Francesco.
Il discorso diretto è frutto di una scelta di stile.
Ciao Mattia, grazie per la pubblcazione della tua storia, ti pregherei anch’io di rispettare questa regola formale sui dialoghi: andrebbero evidenziati per distinguerli dalla narrazione. In base alle nostre norme redazionali l’ideale sarebbe usale le caporali « » oppre le virgolette ” “. Grazie per la comprensione.
Che coppia, che educazione!
Quasi siberiana!