
EPILOGO: LA TERRA DELL’ABBONDANZA
Serie: MAGGESE
- Episodio 1: PROSOPAGNOSIA
- Episodio 2: IL MEZZADRO
- Episodio 3: LA VIVERNA
- Episodio 4: VIVERI
- Episodio 5: CAVIE
- Episodio 6: L’ATTESA
- Episodio 7: LA CENA
- Episodio 8: IL FIGLIO DEL MEZZADRO
- Episodio 9: EPILOGO: LA TERRA DELL’ABBONDANZA
STAGIONE 1
«Non sembra affatto sorpreso», constatò Vittorio con aria contrariata.
Il benzinaio si alzò dalla tonda radice esposta che fuoriusciva dalla motta della Viverna, lo scomodo sedile dal quale aveva ascoltato muto il suo allucinante racconto.
«Beh? Non dice nulla?» insisté l’uomo.
«Strana storia», concluse l’altro accendendosi distrattamente una Nazionale, come assorto in più profondi pensieri. «Certo che tutte quelle mostruosità… e l’esplosione col carburo, poi… quindi lei vorrebbe darmi a intendere che il mezzadro, il figlio, la moglie, i vostri stessi genitori e tutti gli ex braccianti della fattoria siano fuggiti sottoterra? Tramutati in quelle “cose”?»
«Sia comprensivo: sono passati trent’anni. I ricordi non restano mai gli stessi. Forse ho esagerato alcuni dettagli. Ma so di non mentire».
«E sua sorella? Che fine ha fatto?»
«Edda? Morì qualche anno dopo. In manicomio. Di questa brutta storia mi resta solo l’ustione che ho sul volto».
«Eh, signore mio… forse sono più pazzo di lei, ma il suo racconto sembra chiarire certi fatti a cui, in paese, nessuno è riuscito a trovare una spiegazione…»
Vittorio trasalì nell’udire quelle parole, tanto che il vecchio si sentì in dovere di dargli dei chiarimenti.
«Su una cosa non ha torto: questi alberi sembrano spuntare come funghi.
Il primo ad accorgersene era stato proprio il mio confinante, il Palanzani. Vede laggiù?» E indicò la piatta estensione che proseguiva verso la sorgente del fiume.
«Quella è tutta terra sua. Del Palanzani. Due anni fa ha abbattuto una di queste piante… gli ci è voluta la dinamite per stendere quel mostro.
Da allora non ha più lasciato entrare nessuno nel suo podere.
In paese si diceva che avesse iniziato a commerciare prodotti “speciali”… qualcosa che sembrava interessare molto a certe “organizzazioni”.
Non passava giorno che non vedessimo elicotteri o macchine di rappresentanza ronzare attorno al suo casale. Finalmente, il mese scorso, Cristiano Palanzani in persona si è presentato di nuovo nel bar del centro, vestito a festa e contento come una Pasqua.
Aveva concluso un contratto, diceva, che lo avrebbe fatto diventare un nababbo.
Carne, ripeteva, carne squisita e incontaminata, direttamente dalla ‘Terra dell’abbondanza’.
Così tanta, blaterava, che i maiali sarebbero presto diventati dei comuni animali da compagnia.
Un’azienda straniera gli aveva pagato a peso d’oro l’esclusiva su quel “bestiame”… Biomodic, mi pare si chiamasse. Diceva che non avrebbe mai scoperto quel tesoro se non avesse abbattuto l’albero…»
Vittorio impallidì. «Un’esclusiva? Un’esclusiva per cosa?»
«Per commerciarla, naturalmente!» rispose il benzinaio.
A quella notizia, l’uomo sbarrò gli occhi ed emise un rantolo di orrore.
La gola gli si strinse a tal punto da impedirgli di articolare altri suoni.
Il vecchio, invece, scosse il capo, come per scacciare un pensiero stupido e nauseante.
«Poniamo per assurdo che la sua storia sia vera: ha idea di che tipo di carne staremmo parlando? In fondo lo ha detto lei, no? Che quelle creature, un tempo, erano comunissimi esseri umani…»
Un soffio di vento attraversò il grande albero, facendone frusciare le foglie.
Quello stormire suonò alle loro orecchie come un immenso, agghiacciante sghignazzo.
FINE
Serie: MAGGESE
- Episodio 1: PROSOPAGNOSIA
- Episodio 2: IL MEZZADRO
- Episodio 3: LA VIVERNA
- Episodio 4: VIVERI
- Episodio 5: CAVIE
- Episodio 6: L’ATTESA
- Episodio 7: LA CENA
- Episodio 8: IL FIGLIO DEL MEZZADRO
- Episodio 9: EPILOGO: LA TERRA DELL’ABBONDANZA
Alla fine ti sei slanciato verso una rovina che si estende verso il mondo intero, sembra. Proprio quello che ci voleva per mettere la ciliegina sulla torta a questa serie che definire Lovecraftiana è dir poco! Ma il soffio di vento che risuona come uno sghignazzare ha vinto tutto, per me.
Complimenti Nicholas, ti sei cimentato in una bella impresa: gettando uno sguardo conclusivo all’indietro, il tuo testo appare davvero ben strutturato, costruito coi giusti tempi, sempre molto parsimonioso con le rivelazioni e le descrizioni, che non risultano mai barocche o eccessive. Sarebbe davvero stato bello se non fosse finita qua, e se ci fosse stato maggiore spazio per l’aspetto più introspettivo e psicologico di Vittorio, soprattutto per quello adulto. Comunque hai dato segno di grande abilità di scrittura con questa serie, e al netto dei gusti personali (per quanto possibile) resta fra quelle da me lette più volentieri sulla piattaforma 😀
Il tuo, Gabriele, è un complimento bellissimo🙏🏻 E hai assolutamente ragione: sarebbe stato interessante approfondire la parte più introspettiva del protagonista adulto. Tra l’altro forse avrei affrontato proprio quello che è il mio genere di riferimento😂 Magari l’ho aggirato proprio per questo motivo, per sentirmi più sintonizzato su atmosfere non del tutto familiari, così da non cadere nelle mie convenzioni narrative, chissà🤔 Comunque ti ringrazio ancora tantissimo, Gabriele!🙏🏻
Commento l’ultimo episodio dando una valutazione complessiva dei vari testi pubblicati: alcuni di essi li ho letti con un senso di ribrezzo, e credo che quello fosse il tuo obiettivo.🤣 La storia in generale appare inquietante e tetra, come da te sottolineato in un commento, ma questi elementi hanno reso alla grande. Complimenti Nicholas!!!👏👏👏
Grazie ancora, Alfredo🙏🏻 Era la prima volta che scrivevo una serie horror e, già che c’ero, ho pensato di abbondare😆 Dalla prossima pubblicazione tornerò finalmente al mio genere di riferimento.
Il finale è a dir poco sconvolgente anche se, conoscendo l’autore, non poteva essere diversamente 😒
Aparte questa battuta. Bravo, anzi bravissimo perché il finale non era affatto scontato. Poteva accadere di tutto e forse è accaduto un qualcosa che assomiglia drammaticamente a una fotografia di quello che forse ci attende. Un paragone con il cibo sintetico è forse azzardato, però…
Chiudo con un applauso al tuo stile e a te che a volte mi obblighi a leggerti con il vocabolario in mano. Bravissimo 🫂
Ciao Cristiana! Grazie mille per la lettura e per i bellissimi commenti!🙏🏻 Ho cercato di mettere davvero un po’ di attualità in questa storia, di parlare della nostra compulsione al consumismo che ci oggettistica e ci rende merce di consumo a nostra volta. Insomma: Lovecraft era solo una scusa per arrivare a parlare della nostra epoca😊
😁
Un finale da brivido! Povero Vittorio, si è salvato a caro prezzo e ora si ritrova davanti a un orrore ancora peggiore.
Bravissimo Nicholas! (Concordo sulle atmosfere meno tetre😂)
Ciao Melania! Grazie come sempre per aver letto questa serie fino alla fine🙏🏻 Ti ringrazio anche perché so che l’horror non è proprio il tuo genere preferito😆
Povera Edda 😞 E quella carne in commercio, non posso nemmeno immaginare🙈 Ma la cosa che mi ha scioccata più di tutte è stata la parola “Fine”😱😱😱 Nooo. Cioè, non puoi😅 Facciamo così, aggiungi un “per ora”. Fine per ora, posso accettarlo 😁 No, sul serio, se continui questa storia con la carne in commercio, esce fuori un romanzo spettacolare.
Ciao Arianna! Grazie mille per la lettura e per il bellissimo commento🙏🏻 Diciamo allora “fine, per ora”🤗 Magari in futuro potrebbe nascerne un seguito, adesso ho bisogno di atmosfere meno tetre… forse😆