ESTASI MACABRA
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: IL BAMBINO DEL BURRONE
- Episodio 2: ELENA CABALLARIO
- Episodio 3: LE PAURE DEL POLIZIOTTO
- Episodio 4: LA PRIGIONE AI PIEDI DEL MONTE
- Episodio 5: IL VALICO DELL’ALBA
- Episodio 6: GIULIO CABALLARIO
- Episodio 7: NASCONDERSI IN UNA SPELONCA
- Episodio 8: IL DISEGNO
- Episodio 9: LUIGI CABALLARIO
- Episodio 10: INDAGINI E RICORDI
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
- Episodio 4: LA LUNA E IL CIELO
- Episodio 5: LA GUIDA
- Episodio 6: SOGNI E INCUBI
- Episodio 7: SILENZI
- Episodio 8: MORTE SUI MONTI
- Episodio 9: MENZOGNE
- Episodio 10: ESTASI MACABRA
STAGIONE 1
STAGIONE 2
MONTE PAVONE
Le mani e la camicia, per larghi tratti, erano sporche di un rosso acceso. Dall’ultima volta, aveva quasi dimenticato quanto sangue potesse perdere un uomo con la gola recisa da parte a parte.
Non che la scena gli provocasse repulsione o fastidio, anzi, era abituato ad assistere anche a scene ben peggiori, ma l’ebbrezza dell’atto, quella pungente sensazione che si prova nel privare un uomo della propria vita, era divenuta un vago ricordo ormai.
Era fermo già da alcuni secondi in quella posizione, accovacciato per terra, impegnato a contemplare la lama del pugnale in un’estasi macabra. Dopo molto tempo, quel brio lo aveva fatto risentire vivo.
Inspirò a pieni polmoni l’aria dei monti e chiuse gli occhi, i muscoli rilassati dalla percezione del momento. Quando li riaprì, si soffermò sull’immagine della donna riversa nella buca.
«Ti farei fare la stessa fine» disse, stringendo l’arma con rabbia. L’idea di aver dovuto raccogliere informazioni, sorbirsi ore di cammino e resistere alle pedanti chiacchiere di quell’uomo solo per riportarla a casa lo faceva imbestialire. Se avesse avuto maggiore libertà d’azione avrebbe eliminato anch’ella, ne era certo, ma era vincolato al suo amico da un patto: la donna in cambio dei preziosi.
Fu questo a farlo desistere, la prospettiva di ottenere quei gioielli e rivenderli per ripagare almeno in parte gli strozzini.
Sospirò, oscillando il capo nel vano tentativo di negare l’evidenza dei fatti.
«Scappare dagli usurai,» sussurrò mesto a se stesso «a questo mi sono ridotto.»
Poi si voltò verso il cadavere della sua ex guida e tirò su col naso, l’aria fine del luogo a pizzicargli leggermente le narici. Ne nacque un sorriso, da quella lugubre visione.
La donna, per sua fortuna, era ancora svenuta, inconsapevole di quanto successo poco prima, ma occorreva pur sempre tirarla fuori. Dapprima però, l’uomo doveva sparire.
La vita militare gli aveva trasmesso la lucidità e la capacità necessarie a individuare una soluzione al problema rapidamente, in men che non si dica. Così fece: poco lontano dalla buca, ad alcuni metri di distanza, era cresciuto sia in altezza sia in larghezza un grande arbusto di rovi, i cui rami e le cui spine avevano dato vita a un vero e proprio dedalo intricato. Bastava anche solo tentare di entrarvi per essere ferito.
Si alzò, nascose l’arma in una specie di fondina e si avvicinò al corpo senza vita: giaceva ancora a terra supino, gli occhi spalancati e la bocca rimasta schiusa in un grido d’aiuto mai pronunciato mentre il sole, coperto leggermente dalle fronde degli alberi, lo illuminava appena.
Rise; amava sentire il propagarsi dell’adrenalina nelle membra.
Dopo essersi chinato sull’uomo, ne afferrò le braccia e lo tirò su, facendosi carico del peso sulla schiena fino all’arbusto, dove, una volta giunto, con un repentino movimento della spalla spostò bruscamente il cadavere verso destra, mollandone subito dopo la presa e lasciandolo cadere in quel labirinto di spine e di rami.
Asciugò con la mano il sudore sulla fronte, poi si piegò leggermente in avanti posando le mani sulle ginocchia e riprese finalmente fiato.
«Pure da morto sei una seccatura…» sibilò.
Toccava alla donna, ora.
CASERMA CARPAR
Il poveretto si voltò di nuovo verso il signore, l’espressione in viso di un cane bastonato. Gli occhi dell’altro lo fecero rabbrividire, racchiusi com’erano in uno sguardo carico di collera. Lo superò come si supera un inutile ostacolo, mentre gelido si incamminava verso l’ufficio del commissario con una ventiquattrore nella mano destra, quest’ultima oscillante avanti e indietro, mossa dal movimento ondulatorio del braccio. Era distinto, il passo sicuro di un predatore pronto ad attaccare e la testa alta; sembrava un uomo d’affari.
«La peggiore razza…» osservò il commissario guardandolo arrivare. Nel frattempo, il funzionario di polizia rientrò in ufficio, si sedette dietro la scrivania e giunse le mani sotto al mento. Voleva scoprire cosa volesse quell’individuo, e voleva scoprirlo subito. L’uomo spuntò poco dopo dalla porta, l’atteggiamento sicuro e altero.
«Si accomodi pure» gli disse il funzionario di polizia. Non gli diede nemmeno il tempo di presentarsi.
L’altro seguì il cenno della mano del commissario e fece quanto detto.
«Finalmente ci incontriamo commissario.»
«Mi cercava da tanto?” domandò quest’ultimo.
«Da un po’ di tempo. Per la precisione, da quando mi hanno informato di un evento poco piacevole.»
«Quale?»
«Il bambino…»
Aleggiarono come uno spettro nell’aria, quelle parole. Sarebbe stata meglio una fucilata alla schiena, in quel momento. Il commissario alzò leggermente il capo, il movimento automatico di chi aveva intuito immediatamente dove volesse andare a parare.
«Capisco» rispose. «La manda il signor Caballario?»
«Sono solo un amico di famiglia» replicò l’uomo, aprendo la mano destra verso il commissario e alzando appena le spalle. Desiderava andare dritto al punto, e lo dimostrava dal modo in cui muoveva nervosamente le gambe. Lo accontentò.
«Da me cosa vuole?» gli chiese sbrigativo. L’altro inclinò il busto e si appoggiò alla scrivania coi gomiti fermandosi a pochi centimetri dal commissario. Non gli aveva staccato nemmeno per un secondo gli occhi di dosso. La risposta non accennò ad arrivare, poi, come un dardo velenoso, fu sputata fuori.
«Deve chiudere il caso» disse «definitivamente.»
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
- Episodio 4: LA LUNA E IL CIELO
- Episodio 5: LA GUIDA
- Episodio 6: SOGNI E INCUBI
- Episodio 7: SILENZI
- Episodio 8: MORTE SUI MONTI
- Episodio 9: MENZOGNE
- Episodio 10: ESTASI MACABRA
Cruento ed avvincente
Mah, mi sa che l’amico che paga con i gioielli è Giulio Caballario. Quando esce il prossimo capitolo? Sono curiosa!😊
Ma la donna svenuta era la mamma del bambino? 😱