Farsi volere bene dalla community è semplice, basta usare sempre il dovuto tatto.
Un giorno navigando su Facebook, un neo scrittore che crede in sé ma che è consapevole che ha ancora tanto da imparare, per una casualità che poi si rivelerà Divina, nota un post che lì per lì gli pietrifica le dita che stanno battendo sulla tastiera del suo Asus. “Questa sì, che è una genialata!” Così dopo quel pensiero, decide d’inoltrarsi il quel mondo a lui sconosciuto.
Fin da subito, Ian capisce che quell’impresa non sarà semplicissima per uno come lui, perché non solo si è iscritto sul social da qualche settimana, ma perché a parte usare malamente il word che adopera per scrivere le sue storie, non sa fare un granché con un computer, neanche giocarci ai videogame! Però non si arrende e, per la frustrazione, si gratta continuamente il capo “coperto” solo da qualche capello cortissimo ma alla fine riesce a sbrigare la procedura. Da Facebook viene dirottato sul sito della piattaforma e già questo gli crea confusione, poi comincia a leggere parole come: LibriCK e LAB; e comincia a non capirci niente.
C’è un video ma non si sente l’audio. Pensa che il suo notebook sta arrivando al capolinea ma per fortuna Ian vede che sotto c’è scritta una domanda, probabilmente di qualcuno inesperto come lui, che chiede se è normale che non si senta l’audio. Tira un sospiro di sollievo. “Ma perché non mettono semplicemente un immagine?” Comunque, durante gli intervalli tra la preparazione di caffè e cioccolate, comincia a scrivere la sua benedetta storia. A differenza di molti, almeno sa come far spuntare su uno schermo le caporali, ma distratto dal cliente che doveva pagare, forse preme anche il tasto ctrl durante l’operazione e gli scompare tutto. Si batte una mano sulla fronte e impreca a bassa voce. L’altro nota la scena e chiede che succede. “Niente, ho fatto na minchiata!” Dopo tredici ore, è quasi l’ora di tornare a casa ma prima da’ un’ultima occhiata al sito, e spostando il cursore sul tasto che a lui sembra una bomba, legge: Servizi Gratuiti. Lui è sempre attratto dalle cose gratis.
Lo scrittore si siede, si fa scrocchiare le dita e il giorno dopo ricomincia a scrivere quello che ormai ha capito si chiama LibriCK. Intanto corre in suo aiuto qualcuno e così conosce il suo “angelo custode”: raffigurato in un icona in basso a sinistra dello schermo, in una posizione tipo “Fonzie”. Finisce di scrivere, clicca l’apposito tasto e così finalmente entra a far parte del gruppo. Ma “entrando”, involontariamente, poi Ian lascia andare la porta e quelle persone che lui sconosce e che hanno faticato tanto per istallarla, sentono un gran botto; però lui è mezzo sordo…
Intanto dopo la pubblicazione del suo LibriCk, nel suo nuovo mondo ricco di belle idee, appare Anton, un personaggio gentile che in privato, gli fa notare una marea di refusi nella storia. Il neo scrittore, che apprezza sempre qualsiasi cosa possa aiutarlo a migliorare, ringrazia e si sente accettato nel gruppo.
Arriva il momento di leggere le storie degli altri, così Ian comincia con quelle inerenti al LAB dove ha scritto anche lui. Volendo sponsorizzare il suo romanzo sulla piattaforma è a caccia di punti, quindi sa’ che deve lasciare un commento per conquistarli. Le prime due storie non gli piacciono, ma non essendoci un tasto “non mi piace” che gli possa far guadagnare ugualmente punti, lascia un commento, non offensivo, ma che ha provocato “il botto della porta”, questo perché a lui non piace non dare spiegazioni quando non gradisce una cosa… anche se, capirà poi, lo ha fatto nel modo sbagliato. Comunque, una delle due autrici “vittima” del suo commento lo ringrazia anche. Lui è felice, si sente sempre più accettato e infatti i due cominciano a “seguirsi” a vicenda. L’altra ragazza non lo ringrazia, anzi, scompare pure il commento legato alla sua storia. Ian comincia a preoccuparsi e chiede delucidazioni al suo angelo custode. Tra loro comincia a nascere una bella amicizia e Ian se ne frega che Bella non ha gradito il suo commento. “Tanto io sono amico di Gabriel, e lui è il migliore!”
Si ricorda di Anton e delle sue segnalazioni, così Ian legge una sua storia e poi, anche se non ama il genere, commenta positivamente perché la trova scritta bene, ma trova qualche piccola imperfezione, così voglioso di “rifarsi” gliele fa notare in privato.
Anton quel giorno è incazzato, però pensa che leggere qualcosa sulla piattaforma potrebbe calmarlo. Ma annebbiato ancora dalla rabbia, interpreta male il commento e poi le segnalazioni di Ian e gli risponde un po’ malamente.
“Ma che minchia è pazzo questo?” Così con questa domanda in testa, Ian risponde ad Anton, pensa anche di scrivere a Gabriel ma poi non lo fa…
Intanto Anton fa un bel respiro, rilegge il tutto e capisce che il nuovo arrivato non intendeva attaccar brighe, così gli scrive, entrambi s’intendono e così fanno subito “pace”.
Ian comincia a credere di avere una dipendenza da LibriCK. Lo dichiara pure a Gabriel, lui lo tranquillizza come sa fare solo un bravo medico e mentre gli spiega anche il metodo per commentare senza creare danni.
Il nuovo arrivato, viene colpito dall’immagine del profilo di un utente, gli ricorda Gene Simmons e così legge qualcosa di Michela. Lei è brava, scrive molto bene e Ian glielo dice pubblicamente e in privato, dove mentre gli scrive un piccolo accorgimento.
Passano pochi giorni, Ian ha scritto mentre tre LibriCK, ne legge decine, li commenta e non crea casini. Però, “Gene Simmons non risponde, perché?” Era certo di non aver offeso Michela, anzi, così pensò che essendo una scrittrice affermata, forse non gli andava che un pivellino gli facesse notare una “stonatura”. Ian ci rimane un po’ male, ma non si abbatte perché tanto sa che è apprezzato da Gabriel, e gli basta questo per farlo continuare a leggere e scrivere sulla piattaforma.
Ian, dopo aver pubblicato il secondo post sulla pagina Facebook della piattaforma, nota che succede una cosa strana: scompare. Lo cerca e lo ricerca con fare certosino, non lo trova, ma intanto, mentre scorre i post presenti, nota quello con l’intervista di Michela. “Minchia!” Legge l’intervista e mentre comincia a tremare. “Ho fatto girare i coglioni a un pezzo grosso della piattaforma, per questo è scomparso il mio post!” Le parole che legge gli piacciono, ma non bastano a risollevargli l’umore, perché capisce che ha scombussolato l’armonia di un gruppo che si trova all’interno del gruppo, il quale ha creato quella splendida piattaforma e che è formato da Michela, Anton e chissà da quanti altri. Disperato, non gli rimane che fare una sola cosa.
Pur essendo un angelo che si mette a disposizione non appena Ian ha bisogno, Gabriel questa volta non risponde alle sue richieste di aiuto. Così lui gli scrive dei messaggi dove racconta che il suo post è scomparso e che forse Michela, facendo parte del gruppo da Ian denominato “Alpha”, ce l’ha con lui per la segnalazione lasciatale in privato visto che non gli ha più risposto, così gli confida che spera di risolvere il tutto e di non essere cacciato dal gruppo.
A mente serena, poi Ian riflette che Michela potrebbe non avercela con lui per la segnalazione, ma per il commento che giorni prima aveva scritto a Bella. Deciso a risolvere la questione una volta per tutte, non scrive a Michela, ma a Bella. Dopo un po’, con gli occhi fissi sullo schermo del suo Asus, Ian comincia a tirarsi su di morale, perché finalmente si “manifesta” Gabriel. Lui gli spiega che il post è stato eliminato semplicemente perché è stato scritto a pochi giorni dal precedente. “Puoi pubblicizzare soltanto un LibriCK a settimana, è scritto nel regolamento”, così Ian comincia a respirare regolarmente e mentre Gabriel, per rassicurarlo, gli scrive che Michela non è permalosa e, se fatte con dovuto tatto, accetta le segnalazioni. Comunque, al richiedente aiuto scrive pure che parlerà con lei e vedrà di capire perché non risponde. Il cuore di Ian è colmo di gioia, non solo per le parole scritte dal suo angelo, ma perché Bella gli ha scritto un bel messaggio. Lui risponde e così i due riescono a risolvere la questione.
Per forza d’inerzia, appena il treno della metro rallentò quasi di colpo per fermasi, Ian sbatté la fronte sul freddo paletto accanto a sé e si svegliò di botto. Il sogno gli era ancora impresso nella mente, anche perché riguardava tutto quello che gli era successo negli ultimi giorni. Si ridestò, si accorse di essere arrivato a destinazione e massaggiandosi la fronte che subito cominciò a gonfiarsi, scese dal mezzo pubblico sorridendo e con l’idea di scrivere un LibriCK sulla piattaforma, in modo da chiedere scusa a tutti, nel modo sia più originale possibile e sia nel modo che gli sarebbe venuto più facile.
Quando finì di scrivere la sua storia, la rilesse, gli sembrò buona anche se non troppo poetica e sdolcinata e prima di cliccare sul tasto “pubblica”, sperò che tutti gli utenti avrebbero gradito e che gli avrebbero lasciato qualche commento, disposto ad accettarne anche di spietati. Tanto lui è amico di Gabriel…
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Be’, dai, autobiografico.
Ah, ma parlavi di Edizioni Open? Non l’avevo capito, pensa.
Ciao Kenji, sei andato a ripescare un vecchio LAB, una vecchia esperienza fortunatamente finita bene. Ho pure riletto la storia prima di risponderti, mi rendo conto che non è un granché, ma ai tempi l’ho scritta per una validissima ragione… Grazie comunque per averla letta.
Ahahhaha ho riconosciuto quasi tutti i personaggi, un modo carino per fare ammenda.
Grazie Alessandro, “mi conoscevi” già, e adesso ancora di più… Sono proprio un combina guai!
Devo riconoscere che Ian è un personaggio davvero a modo, magari è stato un po’ ingenuo in questo frangente ma in buona fede, apprezzo molto il suo mettersi in gioco.
Questo brano è piacevolissimo, scorrevole, ben scritto, e la simpatia del protagonista mi ha strappato un sorriso in una giornata uggiosa.
Ian, inizialmente, era preso dalla smania di conquistare punti e così ha fatto qualche cazzata. Nulla d’irrisolvibile però, perché fortunatamente ha trovato belle persone che sono state disposte a dargli un’altra possibilità. Ho scritto questo racconto, intanto per chiedere scusa, ma anche per far sì che nessun altro combini quello che ho combinato io, e mi fa piacere che ti sia piaciuto, grazie.
Michela è incasinatissima da dieci giorni, tanto che non ha mai accumulato tanto arretrato nemmeno quando lavorava in ufficio 😀 Ospita una studentessa straniera per uno scambio culturale, ovvero un delirio di attività e corse avanti e indietro. Da domani Micol esce di prigione! (avvisati tutti, devo commentare e rispondere a circa duecento messaggi… no, facciamo due decine che sono già tanti)
Quanto al “pezzo grosso” mi aggiro anch’io sul metro e sessanta (cinquantotto) e questa palestra (la piattaforma) ha fatto miracoli per la mia scarsa autostima. Molti di noi iniziano così, un po’ alla cieca e spaventati: io lo ero e lo sono tutt’ora. Quindi, riferisci a Ian che siamo lieti di averlo fra noi 🙂
Ho parlato con Ian, mi ha detto che è felice, anzi molto felice e spera che a Michela sia piaciuto il paragone con Gene Simmons, altrimenti si fustigherà! Sono onorato di trovarmi qui con voi.
Kiss, kiss, kiss 😀
Ogni personaggio, luogo, ecc… riferito a persone e o cose, è puramente casuale! ahahahahaha Ciao Anton ino, grazie per il commento, lo apprezzo. Dovevo sbattere la testa sul paletto, per capire…
Ciao Ivan, è apprezzabile questo tuo modo di descrivere le ultime vicende vissute da te qui su Open. Una cosa ha attirato la mia attenzione: il fatto di fare a modo le segnalazioni. Tutti accettiamo le segnalazioni, io stesso sono e vengo corretto regolarmente da chiunque noti irregolarità, e ci mancherebbe perché tutti sbagliamo e io ho tanto da imparare, visto che sono qui soltanto da Marzo, non da due secoli! l’importante è non oltrepassare mai certi limiti dal punto di vista comunicativo, perché potresti dare una cattiva impressione. È vero che Anton era arrabbiato, ma la tua segnalazione è stata scritta in maniera inappropriata dal punto di vista comunicativo, non contenutistico, ma mi sono scusato ampiamente e ti ringrazio per la citazione. Qui non ci sono pezzi grossi: figurati, io sono alto un metro e sessanta! Detto ciò, spero che tu possa sempre scrivere con entusiasmo libriCK e leggere tutto quello che vuoi, commentare e segnalare in punta di piedi, con tatto e sensibilità: solo così potrai ben inserirti. Ciao Ivan, e se ti serve aiuto qui su Open basta chiedere?!