
Fessura Prima
Serie: SID- Le Fessure
- Episodio 1: Fessura Prima
- Episodio 2: Fessura Seconda
- Episodio 3: Serpenti e topi
STAGIONE 1
–Non la scamperemo questa volta.
-Cos’hai fatto, razza di pazzoide!-
–Non c’è modo di evitarlo.
-Non ho più intenzione di sopportare ancora. Questa è una responsabilità che non posso reggere da solo!
-Adesso chiamerà i rinforzi.
– Cosa credevate che avrebbe fatto? Siamo andati troppo di fretta, abbiamo spezzato il tempo! Un’incarnazione sprecata ai quattro venti.
-Forse no…
-Come fate ad esserne certi, voialtri?
-L’Opera regge, vedete? Non si sta dissolvendo come nei tentativi precedenti.
[Irrompono altri uomini nella sala della piscina invernale, vuota per manutenzione. C’è un brusio animato, voci in un crescendo di preoccupazione e paura. Dal drappello di uomini, un ufficiale si avvicina al bordo osservando, mentre il Direttore si agita, attirando la sua attenzione]
-Quanta energia spesa per creare tutto questo macello, Dottore! Secondo la sua esperienza di psichiatria infantile, perché un bambino impiega la sua vita per questa pazzia?
-Non posso saperlo, se non mi ci fate avvicinare. Dovrei parlarci, con quel bambino.
– Nessuno può avvicinarlo, Dottore, lo sa che ho degli ordini precisi a riguardo
-Allora mi dovrete spiegare, lei e i suoi uomini, quale sia il mio compito qui.
– Si tratta di un minore, lei è la garanzia dello Stato che si prenderà cura della sua rieducazione.
-Certo, ma questo non è un Riformatorio, Direttore. E io sono un soldato non un educatore di bimbi problematici. Sono abituato a traumi infantili in zone di guerra. Quale trauma avrebbe sconvolto la mente di questo fanciullo, tanto da richiedere il mio intervento?
[il Direttore è ansioso. Sta per cedere a un crollo emotivo.]
-La mia è solo cattiva ironia, Direttore, stia sereno. So perfettamente quale sia il mio scopo, piuttosto lei sembra confuso.
-Non ce la faccio più, Dottore. Mi dia una mano e io la darò a lei. Le lascerò avvicinare il bambino, ma lei non faccia parola con altri, all’infuori di me, di ciò che scoprirà in quella mente.
-Forse per lei è diverso da altri bambini che ho visto nelle mie missioni nelle zone di guerra. Ma per me è uno dei piccoli relitti che la Crisi ha lasciato sul terreno.
-Mi dia la sua parola, Dottore.
-Non ne ha bisogno. Non mi è consentito uscire da quest’Istituto senza autorizzazione. In pratica sono un prigioniero, come il fanciullo.
-Secondo voi questo sarà quello giusto?
– Possibile che crediate ancora che ve ne sia rimasto qualcuno? Non ne nascono più, siamo spacciati. Dovremmo farcene una ragione, invece di insistere. Siamo rimasti soli, quaggiù.
-Crediamo, invece, che questo tipo sappia il fatto suo. Forse non sarà uno di quelli che dite, ma non appartiene alla melma del Direttore.
-Beati voi per questa certezza. O è colui che aspettiamo, oppure è solo un mucchio di ossa, come il resto di coloro che vagolano in questo mondo. E la seconda ipotesi è soltanto pura inutilità .
-Direttore, devo rimanere solo con il bambino per parlargli in modo adeguato.
– La sua richiesta è fuori dalle regole, ma a questo punto… Stia solo attento, è un paziente troppo prezioso.
[Il Direttore risale le scalette della piscina e, assieme al drappello di infermieri, poliziotti, esce dalla sala.]
-Finalmente soli.
[l’uomo si avvicina all’Opera. E, solleva il mento per ammirarla nella sua interezza. Estrae un blocco dal suo piccolo zaino.]
-Cosa sta facendo quest’idiota? Non vorrà mica provarci! I servi del Duca non ce la fanno a disegnare l’Opera, la loro mente non riesce a replicarne le forme.
-Ve l’ho detto, sa il fatto suo.
-I colori non sono dogmatici, altrimenti non li avresti usati in questo modo. So il fatto mio.
-Non può sentirci!
– Loro non possono. Io sì. Torniamo a noi. Questa è l’Opera, vero? La mappa e il territorio assieme. In questo tempo ancora doveva manifestarsi, i miei antenati descrissero quelle che emersero nelle epoche precedenti.
[L’uomo si mette a sedere sul bordo della piscina e inizia a disegnare l’Opera dipinta sulla parete e sugli spalti]
-Cosa pensi di fare?
-Devo tracciare un profilo dell’Opera nel mio Commentario. Il mio dovere, in sostanza. Questo è stato fatto dai miei antenati e questo farò io, adesso.
-Non ci riuscirai, lasciaci stare. Riferisci al tuo signore che è inutile, l’Opera è compiuta.
-So quel che sto vedendo. I Vecchi-Bambini appaiono al mondo quando è alle porte una Trasformazione.
-Il Cosmo non è immutabile, gli Ordini cambiano e i mondi si dissolvono.
-Esattamente per questo motivo, il Dominatore non è contento di avervi fra i piedi.
-Il tuo maestro è destinato, come ogni cosa, al mutamento. il suo potere, quando il nostro Antenato Akiwea compirà l’ Opera in ogni Tempo caduto sotto il suo potere, questo si dissolverà .
-Non ho maestri. Ho antenati, ma nessuno dei miei fratelli è maestro per l’altro.
– Ve lo avevo detto! È lui! Non è un servitore del Duca! L’unico Sciamano degli uomini cui è rimasto il fegato di continuare a scrivere il Commentario delle Opere di Akiwea; è il Bardo!
-Non sono solo, siamo pochi, ma il mio Lignaggio custodisce ancora i segreti di Guerra nell’Ahmara, perciò occorre essere prudenti. Dobbiamo proteggervi, siete stati bravi artisti, gli unici a completare l’Opera, ma siete impreparati allo scontro con quel Dominatore. Il Direttore è un Fumo del Duca. Non avete ancora chiara l’idea che l’Istituto è uno delle miriadi dei suoi tentacoli. Il Direttore crede di essere un umano, il Duca lo manterrà in quell’illusione finché gli farà comodo così; ma non è che un Fumo, un alito ferale del suo Fattore. E il Duca non può replicare l’Opera, la sua mente, non mette a fuoco le sue forme, ecco perché le sue creature non osano disegnarla. Il Bambino di questo tempo è inesperto e lui può generare interferenze talora insormontabili; perciò molti sono stati i tentativi della Nuvola D’Oro di compiere l’Opera, tutti vanificati da quelle intrusioni. Sono riuscito a raggiungervi prima di esse; possiamo farcela. L’Opera non sta cedendo. Proteggerò il Bambino. Adesso per il Dominatore sarà difficile, e anche per me, visto che la mia copertura verrà meno, non appena aprirò il mio Commentario. Ma l’Opera è fissata nell’Ahmara, la mia testimonianza risuonerà attraverso i tempi e i luoghi, gli Sciamani dei Lignaggi Indivisi l’udranno.
[Ufficio del Direttore, sera tardi.]
-Il Bambino non può uscire dall’Istituto, se ne renderà conto.
-Non sono l’ultimo strizzacervelli che avete preso per strada, Direttore. So esattamente che entrando nelle Forze Speciali avrei avuto incarichi delicati e dei quali non avrei potuto far parola col mondo fuori di qui.
-Lei è l’unico psichiatra dei Delta.
-L’unico sopravvissuto all’addestramento della Sicurezza Internazionale Delta.
-Quindi che dice del Bimbo? È rimasto con lui da solo, mai successo che lo permettessi con gli altri prima di lei, spero lei approvi la mia fiducia nei suoi confronti.
– Non aveva scelta, Direttore. Gli altri medici non hanno retto. Si sono spezzati.
-Non sia sempre polemico, Dottore. Mi spieghi, invece, cosa è successo in quella piscina?
[lo psichiatra appoggia la schiena sulla poltrona. Un sorriso illumina il suo volto in un imperscrutabile bagliore. Il Direttore si muove in modo smanioso sulla sedia ,dietro la scrivania.]
-Mi ha già capito, vero Direttore? Di qui nessuno uscirà . Solo il Bambino.
Serie: SID- Le Fessure
- Episodio 1: Fessura Prima
- Episodio 2: Fessura Seconda
- Episodio 3: Serpenti e topi
Originale e misterioso!
Non mi è stato immediato entratre nel ritmo dei dialoghi “su due piani”. I riferimenti all’altra serie sono evidenti, e cerco di sfruttare quanto “appreso” di là per leggere le azioni e le parole dei personaggi “di qua”.
Aspetto il seguito!
Grazie per esser passato di qui, Sergio! le due Serie non sono separate infatti, si tratta di una stessa realtà , soltanto vissuta con percezioni differenti e da diversi punti di osservazione. Essendo un pochino sperimentale per me la serie “Le Fessure”, spero di riuscire a districarmici.
I tuoi consigli e le tue osservazioni sono sempre preziose. A presto!
Bellissimo finale, anche se sono stato confuso per tutto il tempo, lo stile simile a una sceneggiatura mi ha colpito molto. Sno curioso di leggere il resto.
Questa è una serie parallela rispetto a SID? Con la stessaambientazione?
Sì, una specie di ‘mondi paralleli’ , per questo l’ambiente è ora diverso solo in modo lieve, adesso è tutt’altra cosa. .. Grazie per aver letto, caro amico.
“i coloro che vagolano in questo mondo.”
Complimenti per il termine vagolare, mi piace !
Mi piace inserire termini desueti, quando il contesto lo permette 😉