La Propaganda
Serie: Cyberfobia - capitolo 1
- Episodio 1: Il poeta Ermete
- Episodio 2: Ipnotizzati
- Episodio 3: Reato di suicidio premeditato.
- Episodio 4: Prendi e fuggi.
- Episodio 5: RFM
- Episodio 6: Uomini vuoti.
- Episodio 7: Nina e Rey
- Episodio 8: La Propaganda
- Episodio 9: Guerre familiari
- Episodio 10: Verso la Resistenza
STAGIONE 1
Le cene con loro erano sempre un momento umiliante per Jutta: la madre iniziava con l’elencarle tutta una sfilza di cose che lei avrebbe dovuto portare a termine e che la ragazza non aveva fatto non per mancanza di volontà ma per mancanza di competenze o risorse, come nel caso della finestra e allora partiva anche il fratello all’attacco, contribuendo nell’impresa di mettere a disagio la sorella.
Jutta odiava profondamente quei momenti, ma sapeva anche che quella era una tra le rare occasioni che aveva (da quando la guerra era terminata con l’ultima esplosione) di poter guardare in faccia i suoi parenti rimasti in vita, anche se discutere le faceva del male.
– Insomma, anche stasera si apre una scatoletta di tonno ed entra il freddo in casa – iniziò Nina, guardando con disappunto sia la figlia che il tonno che giaceva spezzettato sul piatto rovinato con sbeccature e segni di usura.
– Sono giorni che non si trova altro al mercato nero – rispose la ragazza in un sussurro.
– Allora devi andare in altri mercati. Prova in quello vicino al distretto sette.
– Mamma, ci metto un’ora a piedi per raggiungerlo…
– Questo è il tuo lavoro – ribatté subito la madre.
– Altrimenti saresti in fabbrica con noi – aggiunse Rey.
Jutta alzò gli occhi al soffitto e sbuffò: la serata di certo non sarebbe stata monotona.
– State mangiando e vi ricordo che siamo in un dopoguerra. Le risorse non ci sono e stiamo vivendo di cose che trovano i –
Jutta venne subito interrotta dalla madre e dalla sua voce austera: – non propinarmi per l’ennesima volta questa narrazione.
Percependo il disagio in famiglia, Atum che si era nascosto sotto al tavolo, aveva preso ad ululare a voce bassa, come spesso facevano anche gli altri cani del distretto da quando si era entrati ufficialmente nel dopoguerra.
– Allora cosa dovrei fare, andare fuori dal distretto per cercare provviste e rischiare di farmi ammazzare? – Jutta guardò la madre seria in volto e spostò poi il suo sguardo su Rey che alzò il volume del televisore: era uno dei suoi soliti gesti che metteva in atto per intimarle di stare zitta.
In altre occasioni, Jutta avrebbe finito per darla vinta a loro, come in tutte le battaglie perse contro i suoi familiari, ma in quella specifica occasione si sentiva più sicura perché il suo pensiero andava alla cantina ed alla sua misteriosa refurtiva.
– Jutta, noi rischiamo la pelle ogni giorno – disse Nina, sempre più arrabbiata con la figlia.
– E quindi devo mettere a rischio anche io la mia vita perché lo fate voi? – Jutta aveva alzato di un tono la sua voce e le sue mani si erano strette attorno ai bordi del tavolo. Il cane continuava con il suo lamento sussurrato.
– Zitte tutte e due – intimò il fratello che alzò ancora il volume di quel televisore che non poteva essere spento se non distruggendolo e Jutta avrebbe tanto voluto riempire quello schermo di calci e pugni in quel momento.
Madre e figlia si voltarono verso il piccolo schermo piatto ed ascoltarono l’ultima notizia proveniente dal Governo Ombra: come al solito, era la solita figura androide dall’aspetto androgino e con addosso un completo elegante nero a riportare le ultime notizie. Jutta sapeva che non sarebbero state comunicate nuove leggi da rispettare perché solitamente, lo schermo diventava tutto rosso per qualche minuto e poteva accadere che certi tipi di comunicazioni importanti avvenissero anche a notte fonda, mentre la maggior parte dei sopravvissuti dormiva.
Jutta si era fatta più o meno un’idea del Governo Ombra che era andato a sostituire tutti i governi precedenti e la realtà dei fatti per lei era che a chiunque vi fosse dietro a quel regime, non importasse proprio nulla dei superstiti.
Eppure, vi era qualcosa dietro che le sfuggiva…
– Buonasera, è l’organo di Propaganda che vi parla.
“Ma dai. E chi altri, sennò?” – pensò Jutta con sarcasmo, la quale poi sbuffò e riprese a mangiare, ricevendo un’occhiataccia dal fratello.
L’androide imbellettato dai grandi occhi argentati, proseguì: – l’annuncio riguarda ciò che è stato ampiamente rilevato e studiato da esperti del settore. Si tratta di un fenomeno misterioso che sta avendo luogo in alcuni continenti e che pare stia iniziando a prendere forma anche nei pressi dei nostri distretti: una strana nebbia gialla sta iniziando a diffondersi nei paesi posti a nord ed a sud dei poli terrestri.
Mentre l’umanoide parlava, sullo schermo scorrevano delle immagini inquietanti che riprendevano alcune zone del mondo completamente distrutte dall’Ultima Guerra, infestate da un’esigua quantità di coltre di nebbia dalle sfumature ocra ed effettivamente, dava l’impressione di stare avanzando, ma Jutta non si sarebbe mai e poi mai fidata di nessun tipo di informazione proveniente dal Governo Ombra che non fossero delle leggi nuove da rispettare.
La telecamera tornò a fissare l’androide che – sebbene fosse stato costruito per somigliare il più possibile ad una persona, Jutta non poteva fare a meno di trovare perturbante con quegli occhi argentati che sembravano essere fatti di cristallo, con mille sfaccettature irrealistiche.
– I nostri scienziati hanno potuto osservare che questo fenomeno sta iniziando a prendere piede anche qui, a pochi chilometri dai nostri distretti sotto forma di tanti micro-corpuscoli nell’atmosfera che formano quella che ad una prima occhiata può essere scambiata per cenere e dal momento in cui non si sa ancora che tipo di effetto questo fenomeno possa avere sulle persone, vi chiediamo una maggiore attenzione nell’uso dei DPI e per accertarci che queste ordinanze vengano rispettate, verranno intensificati i controlli in tutti i distretti a partire dall’alba di domani. Riceverete ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore, grazie per l’ascolto.
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