
L’INTERROGATORIO
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: IL BAMBINO DEL BURRONE
- Episodio 2: ELENA CABALLARIO
- Episodio 3: LE PAURE DEL POLIZIOTTO
- Episodio 4: IL VALICO DELL’ALBA
- Episodio 5: LA PRIGIONE AI PIEDI DEL MONTE
- Episodio 6: GIULIO CABALLARIO
- Episodio 7: NASCONDERSI IN UNA SPELONCA
- Episodio 8: IL DISEGNO
- Episodio 9: LUIGI CABALLARIO
- Episodio 10: INDAGINI E RICORDI
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
- Episodio 4: LA LUNA E IL CIELO
- Episodio 5: LA GUIDA
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Lungo la strada, Cleros non rivolse una parola a Gregorio e viceversa. Ognuno si era rintanato nel proprio silenzio, trincerandosi dietro un muro di silenzi per evitare possibili incomprensioni.
Entrambi si rendevano conto di quanto fosse delicata quella situazione, ed entrambi desideravano preservare la loro amicizia, anche di fronte a tali problemi.
In auto, la radio trasmetteva una delle tante canzoni pop commerciali. Gregorio non le aveva mai sopportate; le riteneva di una finzione nauseante, incapaci di trasmettere davvero emozioni agli ascoltatori.
«Potresti spegnerla?» chiese seccato. L’altro si voltò appena, poi fece come gli aveva chiesto.
Giunsero in caserma pochi minuti dopo e, scesi dalla vettura, si avviarono verso l’ufficio del commissario. Salirono le scale velocemente e appena arrivati Gregorio notò subito la presenza di due bellissime ragazze sedute sulle sedie poste proprio fuori dalla stanza, ben vestite e truccate. Il loro volto però non gli era nuovo; anzi, era sicuro di averle già viste da qualche parte, ma non ricordava dove di preciso.
«Accomodati dentro» lo esortò l’amico, mentre cercava di fare mente locale. Ma non appena entrò nell’ufficio, incrociò lo sguardo di suo fratello.
«Ah, ci incontriamo di nuovo fratellino» disse. «In meno di quarant’otto ore è già la seconda volta. Credo sia un record personale…»
Rise.
Cleros sbiancò, visibilmente furioso. Quella informazione gli era stata tenuta chiaramente nascosta.
«Avete già parlato tra voi…» constatò il commissario.
«Certo. Come ho appena accennato, questo è già il nostro secondo incontro in meno di quarantotto ore.»
Gregorio lo guardava di sbieco.
«Precisamente quando vi siete incontrati, signor Caballario? Verso che ora?» chiese il poliziotto.
«Ieri sera, ma non ricordo bene l’ora. È venuto a casa mia.»
Gli sguardi di Luigi e Cleros si incrociarono per un secondo.
«Noto un certo stupore da parte tua. L’hai appena scoperto?» gli chiese, con tono di sfida. «Non te l’aveva detto?»
«Ancora no…» intervenne Gregorio. La situazione stava precipitando velocemente.
«Mi vuole gentilmente dire di cosa avete parlato?»
«Di mia sorella. Probabilmente la sta cercando per-»
«Almeno io mi preoccupo di lei, a differenza di qualcuno qui presente…» rispose prontamente l’interessato. Era diventato rosso di rabbia. Cleros, nel mentre, si staccò dall’amico e si avvicinò al suo superiore.
«Dobbiamo allontanarli» gli sussurrò a bassa voce. Il commissario li osservò attentamente ambedue e capì subito cosa intendesse: i già esacerbati conflitti familiari stavano per esplodere in violenza proprio nel suo ufficio a causa delle recenti vicende. Sospirò.
«Signor Caballario, lei adesso seguirà il mio sottoposto, mentre io parlerò con suo fratello» spiegò, indicandoli rispettivamente. «Mi sa che sia meglio proseguire l’interrogatorio in questo modo. Vorrei evitare di comparire sui giornali proprio a pochi giorni dall’inizio del Festival.»
«D’accordo, nessun problema» rispose Luigi in tono conciliatorio. Alzatosi dalla poltroncina e sistemato il vestito, si allontanò senza degnare nemmeno di uno sguardo Gregorio. Si arrestò, tuttavia, sull’uscio della porta per voltarsi e indirizzare un ultimo dardo velenoso all’indirizzo del fratello: «Le consiglio di porre le giuste domande anche a lui. Forse sa più di quanto si possa pensare…»
Aprì la porta e uscì, seguito subito dopo da Cleros, nervoso e a disagio, e dallo sguardo di Gregorio: quanto avrebbe desiderato risolvere quella situazione una volta per tutte.
«Si sieda.»
La voce del commissario lo distolse per un attimo da Luigi.
«Lei dove si trovava la notte in cui sua sorella è scomparsa?» gli chiese, mentre richiudeva la porta.
«Ero a casa.»
«E c’è qualcuno che possa confermarlo?»
«No. Ero solo, ma non ricordo nulla di quella sera. Sicuramente mi addormentai poco dopo aver salutato Enea.»
«Capisco. Nel frattempo ha scoperto qualcosa su sua sorella, visto che ha intrapreso delle indagini personali al posto della polizia?» domandò il commissario, irritato. Quella notizia gli aveva dato un leggero fastidio.
Gregorio era combattuto; sapeva di aver sbagliato, ma al tempo stesso era convinto che la polizia non avesse fatto nulla, fino a quel momento, per Elena ed Enea.
«Purtroppo no. Voi della polizia avete scoperto qualcosa, invece?» disse assumendo anch’egli un tono di sfida.
Una violenta manata sulla scrivania fece rovesciare alcuni oggetti, mentre il commissario proruppe in un urlo:
«Non si permetta di trattare me e i miei uomini con sufficienza!»
Le grida furono sentite anche all’esterno.
«Non sa quanto sia difficile trovare anche solo un indizio in questo maledetto caso! Se lei non riesce a comprendere le difficoltà delle indagini, non è colpa mia!»
CONTRADA DEL LUPO
«Ora il problema è trovarla…» pensò a voce alta. Quella donna era stata vista dirigersi verso la contrada a piedi, ma lì si poneva un problema abbastanza complesso: si era nascosta sulle vicine montagne o da qualche suo conoscente in zona?
«Maledetti debiti. Potevo fregarmene tranquillamente. E ora dove la cerco, a questa?» sospirò. Si massaggiò delicatamente il collo, una lieve smorfia di dolore sul viso. Poi cercò di escogitare un piano.
Il cellulare notificò un messaggio. Lo tirò fuori dalla tasca, lo accese e lesse: ”Qualcuno mi ha appena detto di cercarla nella contrada del Lupo. La fonte è affidabile. Grazie ancora.”
«”Grazie ancora” mi scrive, come se gli stessi facendo un favore» gracchiò, infastidito. «E poi queste cose le ho scoperte molto prima di lui, senza qualcuno che me lo dicesse.»
Si guardava in giro. La contrada del Lupo era sempre stata bella, ma in quelle giornate aveva un fascino quasi misterioso. Sospirò di nuovo. «Posso soltanto chiedere in giro se l’hanno vista e sperare di ottenere qualcosa.»
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
- Episodio 4: LA LUNA E IL CIELO
- Episodio 5: LA GUIDA
Appena ho capito che Gregorio e Luigi si sarebbero incontrati mi sono messa le mani nei capelli. Non posso fare a meno di empatizzare con il commissario quando perde la pazienza: i due fratelli Caballario assieme sono come cane e gatto, farebbero saltare i nervi persino ad un santo, in particolare Luigi.
Sì, il loro è un rapporto di odio nato molto tempo prima dei fatti. Grazie mille Mary!! 🙂
“In auto, la radio trasmetteva una delle tante canzoni pop commerciali. Gregorio non le aveva mai sopportate; le riteneva di una finzione nauseante, incapaci di trasmettere davvero emozioni agli ascoltatori.”
Non è l’unico! 😹
Noto con piacere che non è l’unico in tal senso ahahah 🤣
“Il loro volto però non gli era nuovo;” avevo capito subito che c’era Luigi nei paraggi. Mi chiedo se questa grande differenza di carattere tra Luigi e Gregorio c’entri, anche indirettamente, con il delitto. Bravo, Alfredo👏👏👏
Ciao Concetta, chissà, forse c’entra o forse no ahahah. Grazie mille di tutto e per la continuità con cui leggi gli episodi della serie come sempre, gentilissima!!
Mi piace molto l’idea, adottata praticamente in ogni capitolo, di suddividere lo stesso in due parti, ottenendo l’effetto che fa un cambio repentino di luogo e punto di vista. Gli indizi sono ben disseminati e celati e la polizia brancola nel buio. Molto interessante come hai condotto l’interrogatorio: una scena quasi cinematografica.
Ciao Cristiana, grazie mille come sempre!!
Continuo a seguire, aspettando il momento in cui la misteriosa Elena salterà fuori! Lei, probabilmente, avrà tutte le risposte.
Ciao Arianna, grazie mille. Forse salterà fuori a breve, forse no, chissà 🤣.
Grazie ancora!!!
Chi manda il messaggio? mi sono persa qualcosa o è un colpo di scena ben assestato? devo tornare a ripassare gli episodi precedenti… stai riuscendo a tenere alta la tensione, molto bravo! Mi è piaciuta a parte dell’interrogatorio, purtroppo amara ma vera. Non deve essere per nulla facile avere la sensazione di brancolare nel buio, dover anche subire interrogatori da chi forse sta facendo meno lavoro di noi…
Ciao Irene, grazie come sempre. Quello che hai letto è un indizio su chi possa essere stato, posso dirti solo questo. Chissà chi è però ahahah. Grazie mille di nuovo!!!
E, anche qui, tema a cui sono parecchio sensibile, per cui non sono riuscita ad andare oltre la metà; continuo a seguire la serie per la tua scrittura coinvolgente :))
Ciao Viola, ti ringrazio vivamente!! Rendere la scrittura coinvolgente era uno dei miei obiettivi, mi rendi felicissimo. Grazie ancora!!
Aspettavo con ansia il nuovo episodio.😉😉
Ciao Tiziana, questo mi rende felicissimo graziee!
“Il cellulare notificò un messaggio. Lo tirò fuori dalla tasca, lo accese e lesse: ”Qualcuno mi ha appena detto di cercarla nella contrada del Lupo. La fonte è affidabile. Grazie ancora.””
Questo colpo di scena non me l’aspettavo. Una spia…🤔
Chissà, può darsi… 😂