
Reato di suicidio premeditato.
Serie: Cyberfobia - capitolo 1
- Episodio 1: Il poeta Ermete
- Episodio 2: Ipnotizzati
- Episodio 3: Reato di suicidio premeditato.
- Episodio 4: Prendi e fuggi.
STAGIONE 1
Jutta stava per rispondergli, ma sentendo Atum ringhiare al ragazzo in uniforme, ella prese qualche prezioso secondo di tempo per tranquillizzare il cane con qualche carezza: ella sapeva che se anche il cane avesse voluto seriamente mordere, non avrebbe potuto farlo a causa della maschera antigas che indossava, ma quando la paura la assaliva, logica e razionalità venivano surclassate in un lampo.
– S-si, esatto – gli rispose lei, titubante, ma tenendo lo sguardo colmo di scuse sul suo: da quando avevano localizzato la sua famiglia in quel luogo, ogni voce sussurrata nel distretto otto bisbigliava che delle forze dell’ordine non ci si poteva fidare, che i poliziotti non erano umani, ma quel mezzo sorriso cortese che l’agente aveva stampato in faccia, le sembrava molto più umano di ogni altro sopravvissuto della zona.
– Bene, allora siccome è già qui, volevo informarla che gli hub di ritiro scorte mensili sono appena stati riassortiti, dunque può già prelevare le sue reazioni.
Jutta si voltò in direzione della piazzola poco distante dove nasceva uno degli hub di ritiro sparsi in tutta la zona: alte strutture metalliche divise in centinaia di armadietti che venivano riempite di provviste una volta al mese verniciati di un verde fosforescente perfettamente visibile anche nelle notti più buie; in quel momento, cinque droni aventi il marchio del Governo Ombra, si stavano alzando in volo ed abbandonando la zona mentre due guardiani avevano iniziato i controlli di sicurezza di ogni singolo cassetto.
Jutta tornò con gli occhi su quelli del poliziotto: notò solo in quel momento che erano simili ai propri come colorazione, ma c’era qualcosa di diverso…
Scosse la testa e rispose velocemente: – grazie, andrò subito a ritirare le razioni per la mia famiglia.
Il ragazzo in uniforme allargò appena un elastico che gli teneva stretta al viso la maschera antigas, lasciandosi sfuggire un breve sospiro di esasperazione.
– Bene, faccia presto: il sole sta calando presto, oggi. Buona giornata.
Il poliziotto fece per andarsene, ma Jutta lo fermò in tempo, alzando di mezzo tono la voce e facendo così voltare qualche passante che guardava di cattivo occhio lo scambio di parole avvenuto tra lei ed un agente.
– Mi scusi se la disturbo ancora – iniziò Jutta. – Volevo solo chiederle… Rispetto all’uomo che si è suicidato, perché lo portate via voi e non i paramedici? Aveva commesso qualche crimine?
Il volto del giovane in uniforme si fece decisamente più serio e scattò in una posizione più rigida, come se avesse ricevuto una scossa improvvisa o una ramanzina da un suo superiore.
La voce del poliziotto si fece dura, rassomigliante a quella di un automa: – Il soggetto era anch’esso un membro delle forze dell’ordine ed ha commesso due reati: RSP, ovvero Reato di Suicidio Premeditato e NPN, ossia Non Pensiero Negativo. L’organo di polizia, in accordo col Governo Ombra, con la legge numero cinquantaquattro, sotto-testo cinque, si arroga il diritto di prelevare il corpo dell’utente deceduto e decidere in seconda sede come espiare attraverso di esso, le leggi che sono state infrante. La legge numero nove rammenta che ogni cittadino umano sopravvissuto all’Ultima Guerra deve sempre impegnarsi con il Governo Ombra per rimanere informati sulle evoluzioni delle leggi e soprattutto di rispettarle. Laddove ciò non si verifichi e avviene un decesso premeditato e si sono portati a termine crimini confutati da un dipartimento di polizia competente, il Governo Ombra si riserva l’ultima parola sul perdonare o meno l’utente secondo le sue modalità che – come scritto nel sotto-testo numero otto della legge già citata, non è tenuto a condividere le modalità di espiazione. Le è tutto chiaro?
Il cane di Jutta aveva ripreso a ringhiare e la ragazza aveva accarezzato per tutto il tempo la sua testa pelosa in un tentativo di tranquillizzarlo mentre aveva guardato spaventata, quel discorso automatizzato del poliziotto: era certa di intravedere qualcosa di diverso nei suoi occhi, ma non sapeva definirlo.
– Ehm.. Si, grazie per-
– Un momento.
Il ragazzo in uniforme si portò una mano all’orecchio, come se stesse ascoltando qualcosa: Jutta notò una piccola luce a led rossa ad intermittenza nei pressi del lobo sinistro del ragazzo.
– Agente numero sessantuno in arrivo al confine est del distretto otto.
Jutta fece qualche passo indietro e si guardò intorno: anche le guardie nell’hub vicino stavano rispondendo e degli Occhi Sospesi – mezzo di trasporto di dimensioni ridotte usato da polizia e trovatori, si stavano avvicinando a tutta velocità, levitando a mezzo metro dal suolo.
– Mi scusi, signorina. Abbiamo un’emergenza al mercato nero del luogo, devo salutarla.
Jutta annuì ed osservò con quanta rapidità il poliziotto ed i guardiani dell’hub si apprestavano a raggiungere i mezzi mentre caricavano le loro armi.
Una volta raggiunti gli occhi sospesi, sparirono dalla vista della ragazza in una manciata di secondi, sollevando polvere e detriti, volando dall’altra parte del distretto, diretti ad est.
Jutta si sentiva ancora osservata dagli ultimi passanti prima del buio: si diceva che quel distretto fosse tranquillo al confronto del caos che regnava negli altri, ma forse – Jutta si trovò a riflettere mentre si incamminava con Atum per recuperare le scorte mensili, ella avrebbe preferito di gran lunga il caos a quel silenzio ricolmo di odio, di inquietudine sfacciatamente svelata in ogni sguardo che incrociava.
Furono proprio quelle sensazioni che alla fine, la fecero desistere, iniziando invece, ad incamminarsi verso il palazzo semi distrutto nel quale abitava: sapeva che quando iniziava a sentire la paranoia dentro di sé, era meglio lasciar perdere perché in qualche modo, credeva di riuscire ad attirare più eventi negativi in quello stato mentale.
Serie: Cyberfobia - capitolo 1
- Episodio 1: Il poeta Ermete
- Episodio 2: Ipnotizzati
- Episodio 3: Reato di suicidio premeditato.
- Episodio 4: Prendi e fuggi.
Efficace la descrizione e la caratterizzazione “cyber” del poliziotto. Sono curioso di leggere gli sviluppi 🤩
Ciao Nicola, grazie mille! Dovrebbero arrivare altri due capitoli stasera, quindi stay tuned e grazie ancora!