Spira tanto sentimento

Non è un racconto questo, non voglio andare di fantasia, voglio solo provare a condividere, quell’immagine che ho ancora negli occhi, che non voglio lasciar andar via, il finale di un meraviglioso viaggio in Costiera Amalfitana, che ormai non è solo un luogo per me; è quell’istante, è quella sera, è quel bus sul quale viaggiavo, che andava veloce a prendere le curve, che impervie si perdevano nel buio, linee confusionarie che sembravano non avere confine, come quel mare…

“Vide o mare quant’è bello, spira tanto sentimento”, quella musica proveniente dalle casse dell’autista entrò in me, come quel profumo di limoni che avevo respirato nelle vie della Costiera, attraversando i frutteti, i mercati, nei piccoli angoli e accanto alle case di quei paesini, che si accesero quella notte come tante piccole lucciole, sparse lungo la costa; ma il faro più acceso era quella luna piena… 

Nu profumo accussì fino dinto ‘o core se ne va”… quei profumi, quella visione notturna che avevo davanti agli occhi, seguirono quel canto, arrivarono fino in fondo al cuore, ora invaso da queste luci, colmo del moto ondoso di questo mare, che sentivo quasi respirare piano, mentre danzava lentamente, sotto una luna vestita di diamanti…

Il mare, la luna, le luci. Ravello, Amalfi, Positano, fino a Sorrento. Guardando dal finestrino mi augurai che quella corsa non finisse mai. 

E tu dici “io parto, addio!”T’alluntane da stu core, Da sta terra de l’ammore,Tiene ‘o core ‘e nun turnà?”

Ecco perché le canzoni napoletane sono così struggenti, in quell’istante le compresi fino in fondo, e chissà se capita anche agli altri di fronte a paesaggi così incredibili, o se, mi son detta,  “forse sto solo invecchiando”, ma un goccia salata di quel mare, mi rigò la guancia, scivolò giù malinconica e beata, ringranziando Dio, per aver creato queste sponde, questo mare di sirene, per ‘o sentimento che provavo, per quest’attimo, mentre il paesaggio scorreva senza tempo, e anch’io sospesa, come in un sogno.

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Discussioni

    1. È il mio racconto di ingresso in EO, son contenta tu l’abbia ripescato, ci sono in qualche modo legata. non sapevo cosa scrivere, ho iniziato solo a ricordare. Felice di averti trasportato là 🙂

    1. Che dire, per un premio Oscar alla fotografia si deve brindare! Vada per il limoncello.
      Grazie, Vincenzo! …Ah Vincenzo se continui a leggermi ti fischieranno le orecchie mi sa…poi capirai 😀

  1. E se già prima avevo voglia di tornarci, dopo aver letto questo brano, è diventata una necessità! Paesaggi, profumi e ospitalità che ti rimangono nel cuore e non vanno più via! Quanti ricordi hai risvegliato in me……..grazie.

  2. È molto suggestivo l’intreccio tra musica e viaggi: si tratta di una fusione solida, in grado di sedimentarsi in noi, proprio come è accaduto alla protagonista di questa storia. Grazie per aver condiviso questo frammento di ricordi e di rielaborazioni. È molto bello anche il modo in cui scrivi.