Adaissa

Forbice, carta, sasso. Sasso schiaccia forbice.

Sghignazza osservando le proprie mani tra capelli luridi, nel suo solitario รจ sempre lei la vincitrice, piccole vittorie che diventano trionfi.

Sei passi per due. La lunghezza รจ di sei passi decisi, la larghezza di due incerti. Almeno questa รจ la misura della cella per le sue gambe, chissร  quali erano le misure degli ospiti precedenti. Si alza fingendo di essere Lui, e butta le gambe alla maggiore distanza consentita โ€œpassi da uomo slanciatoโ€. Percorre la cella misurandola ancora una volta, ma con parametri diversi. Cinque e mezzo per uno e mezzo. Lui  lโ€™avrebbe misurata cosรฌ, si cosรฌ. Ma non sarebbe mai stato rinchiuso la dentro, mai! Ride gettando indietro la testa, ma piรน che altro esce un gemito gorgogliante. โ€œPatetica, stupida ombra della tua gloria passata.โ€

La finestra occhieggia le ultime luci del crepuscolo, il suo momento preferito, quando il mondo sโ€™adombra e i mostri riscuotono il loro compenso. โ€œQuale compenso?โ€ risucchia lโ€™aria tra le gengive sentendo il suono strascicato di passi vicini. Si rintana in un angolo e ringhia, mentre la porta sferraglia.

ยซLa tua ce-cena sudicia pu-pu-puttanaยป lโ€™uomo sputa le ultime parole che gli erano rimaste impigliate nella lingua.

Lei lo squadra e ringhia ancora ยซah sei tuโ€ฆยป โ€œLurido maialeโ€, sempre tu, sai che novitร .

Lui la guarda con occhi porcini e prende a sbatacchiare quellโ€™infernale ferro sulla grata, gratta e sibila il metallo, lโ€™argento. Lโ€™idraulico lo chiamano, sempre pronto a tirare randellate con quel suo tubo del cazzo. โ€œMaiale Balbuziente, dove li tieni?โ€ si passa la lingua sulle gengive vuote e gli regala il sorriso piรน repellente di cui รจ capace. Ma quello continua a battere e sogghignare fino quando alla fine si stufa e se ne va.

Si avvicina alla ciotola. Lโ€™olezzo di carne putrida e sangue rappreso satura lโ€™aria. Ne succhia un pรฒ reprimendo un conato. Mica come quando era libera, solo cibo buono, roba da ricchi nelle loro feste. Oh che banchetti! Quanta carne illustre stretta in sete e merletti, gioielli e pelle biancaโ€ฆ Beh in effetti quello era il lato piรน interessante. Neanche se li ricorda piรน quei sapori.

Nove anni, tre dita e cinque denti, tanto per star sicuri. Gli ultimi glieli hanno portati via. Divelti. Strappati. Il resto lo custodisce ancora in un anfratto della cella e lo porterร  via con sรฉ. In quel posto non lascerร  niente di suo, per questo raccoglie i capelli che perde in un mucchietto vicino al suo pagliericcio.

Un alito di vento si muove tra il fetore e dalla finestra un unico petalo rosso plana a terra. โ€œImpossibileโ€. Corre a quattro zampe e lo afferra. Rosso come il sangue. Lo morde e se lo ficca in bocca, biascica con i monconi che le rimangono e poi sputa disgustata. Riporta lo sguardo in alto verso la finestra. โ€œImpossibileโ€.

Si rannicchia in un angolo gongolando al ricordo del loro innocente segnale dโ€™arrivo. Un rosa rossa, colore appropriato, poggiata sulla gondola che li avrebbe condotti al banchetto, sul davanzale della finestra prescelta, sullโ€™uscio della porta giusta. Che finezza, una rosa. โ€œLui sa bene cosโ€™รจ lโ€™eleganzaโ€.

Altri passi, schiocchi incisivi, niente strascichi. โ€œNon รจ il maiale balbuzienteโ€ e per la prima volta dopo tanti anni, il suo interesse si ridesta. Un suono gutturale, come un lamento fioco, poi un tonfo. Musica per le sue orecchie. Ma non si vuole illudere. โ€œImpossibileโ€.

La lingua guizza tra lo spazio lasciato dai denti, incontrollabile come la sua curiositร .

Altri passi, sicuri e vicini. Si apre uno spazio tra lโ€™impossibile groviglio dei capelli unti e spia con la speranza che fluttua in un mare lercio.

E allโ€™improvviso eccolo la, come unโ€™apparizione. Lo segue con sguardo folle, lโ€™abito ben calato, nero e aderito. Pelle bianca e vene azzurrognole, le mani affusolate stringono una rosa, la piรน purpurea.

Mostra il suo sorriso affilato ยซAdaissa, mia amata! Quanto tempo ci separa!ยป tocca la grata e ritira la mano inorridito. Argento. Quindi getta uno sguardo malefico in direzione del corridoio e scompare dalla vista. โ€œNo! Non te ne andare!โ€ vuole gridare ma si sente patetica, sporca, spezzata. Prima che reagisca lui riappare, rapido e gelido come gli astri del mattino. Strige una chiave dโ€™argento infagottata, la speranza.

Adaissa ride gorgogliando, e lui sโ€™inginocchia su di lei disgustato.

ยซAdaissa, mia stella. Che ti hanno fatto?ยป non cโ€™รจ pietร  nella sua.

ยซTe la sei presa comodaโ€ฆ nove anniโ€ฆยป โ€œNove anni con questi bastardi, rinchiusa, torturata e mai una parola, non ho mai detto niente!โ€

ยซCosa sono nove anni difronte allโ€™eternitร !ยป allarga le braccia come un padre sorridendo felice, ma non cโ€™รจ gioia nei suoi occhi neri.

ยซMa non li ho piรน capisci?ยป si accascia e succhia lโ€™aria tra le labbra, mostrando il suo sorriso bucato, terribile.

Lui si alza, bellissimo e temibile ยซOh ma i tuoi bei canini ricresceranno, sono o non sono Vlad III Dracul? E ora andiamo il mondo ci aspetta e tu avrai fameโ€ฆยป.

Avete messo Mi Piace5 apprezzamentiPubblicato in Narrativa, Horror

Discussioni

  1. Grazie a te Virginia di aver risposto cosรฌ al mio commento.
    Io sono nuova e ho trovato i tuoi scritti molto belli. Mi piaci.
    E per questo mi piacerebbe tanto sapere cosa pensi del mio tentativo.
    Il progetto รจ un racconto a metร  fra biografia-diario e fantasia.
    Grazie se vorrai leggermi
    Ciao

  2. Ho visto Adaissa appena fuori la cella, ancora su uno sfondo blu plumbeo, con i canini sporgenti dalle gengive gonfie di rosso rubino. Un sottilissimo rivolo di sangue dallโ€™angolo destro della bocca dentro la quale รจ rimasto un piccolo residuo di carne putrida. Eโ€™ un pezzetto della guancia secca dellโ€™idraulico balbuziente.

    1. Grazie di questa visione del proseguo, esattamente come la vedevo io, ormai sazia sia la pancia che la sete di vendetta! Grazie mille di aver letto, alla prossima avventura.

  3. Doppi complimenti Virginia, sia per il racconto in sรฉ che รจ scritto molto bene e con un finale che mi ha colta di sorpresa, sia perchรฉ inizialmente non sapevo fosse una tua creazione per un lab. Molto intenso e dโ€™effetto.

    1. Ciao Maria, grazie tante. Avevo infilato nel lab con La Rosa una donna in prigione e il lab di questo mese mi ha fregata! E prigione sia! Grazie mille di essere passata, a presto

  4. Io non c’avevo capito niente fino alla fine, nel senso che non avevo intuito si trattasse di un vampiro. Forse distratto dall’inizio, infatti credevo fosse al massimo una strega, come se fosse ambientato nel medioevo, o qualcosa del genere. Mi hai lasciato a bocca aperta. Sei stata bravissima, complimentoni. Bel lab

    1. Ciao Eliseo! Allora sono riuscita a depistare il lettore a dovere, cosรฌ la sorpresa finale risulta piรน dโ€™effetto. Grazie tante di essere passato. Al prossimo Lab

  5. Bellissimo racconto, Virginia, davvero! La prima metร  รจ intrisa di un’atmosfera decadente resa molto bene. Cavolo, perรฒ! Avrei voluto parlare anch’io di vampiri nel mio lab, adesso mi tocca cambiare !๐Ÿ˜…๐Ÿ˜‰

    1. Il tuo commento mi gratifica particolarmente, perchรฉ ho sconfinato nel tuo campo. รˆ la prima volta che scrivo di Vampiri, e ora aspetto il tuo lab sullo stesso tema, dai, dai! Grazie mille di essere passato

  6. Ciao Virginia, le storie di evasione e di liberazione mi hanno sempre affascinato. Mi piace il tuo modo di scrivere e di disegnare i personaggi, mi ha colpito molto lโ€™immagine della protagonista, ormai trasformata dal tempo e dai soprusi, e il contrasto tra lโ€™imbarazzo e la gioia che puรฒ aver provato di fronte alla persona amata. Bel Lab.

    1. Ciao Tiziano! รˆ si, chi non si immedesima quando si tratta di storie di evasione, chiedendosi โ€˜io come avrei fatto?โ€™. Grazie per aver letto, alla prossima!

  7. Ciao Virginia, le atmosfere che hai tinto mi hanno inizialmente fatto pensare ad una strega imprigionata dalla Santa Inquisizione. Poi, l’argento mi ha messa sulla giusta via. Bella la fiducia che ancora tiene Adaissa salda alla realtร : lui verrร  ed infatti cosรฌ รจ stato. Melanconico e romantico.

    1. Ciao Micol, lo sapevo che tu non ti saresti fatta ingannare tanto facilmente, intuendo in anticipo lโ€™andamento Della storia. Come scrivevo sotto, il Conte piรน temibile di sempre, riscuote anche amore! Grazie di essere passata โค๏ธ

    1. Ciao Cristina, il problema dei mostri รจ che sono convinti che il loro compenso siamo proprio noi๐Ÿ˜…. Grazie mille di essere passata, alla prossima !

  8. Bel lab, Virginia, complimenti! Due cose su tutte mi sono piaciute: in primo luogo, il contrasto vivente della protagonista: torturata, lercia, abbandonata, a tratti semba abbia perso la ragione. Eppure conserva una ferrea volontร . E poi il modo in cui hai detto senza dire, lasciando indizi qua e lร . All’inizio pensavo fosse una pazza in una stanza di un manicomio. Ma poi, la prigione con l’argento…il pasto “particolare”… e la “carne illustre stretta in sete e merletti”…Ed alla fine la conferma, con l’entrata in scena del Conte per antonomasia ๐Ÿ™‚
    Bello, mi รจ piaciuto!

    1. Ciao Sergio! Mi fa piacere che come sempre da lettore attento, tu abbia colto gli inizi per arrivare alla rivelazione finale. Il Conte con la sua presenza congela gli animi ma a quanto pare riscuote anche amore. Grazie mille di aver letto. A presto!

  9. Cavolo che finale, mi ero aspettato qualcosa ma che arrivasse il principe in persona no: Complimenti per questo LAB veramente ben fatto e scritto benissimo, con delle descrizioni preziose e immagini dure ma intriganti.
    Complimenti

    1. Ciao Ricci, mi fa piacere essere riuscita a stupire con un ingresso inaspettato, il signore delle tenebre in persona.. grazie mille del tuo commento e di aver letto. Alla prossima ๐Ÿ˜Š