Armi visibili

Serie: Fino all'ultima paura


Novembre 2016

Bergamo

La mezzanotte ha sempre un profumo particolare, intenso, a metร  fra il sole dolciastro del giorno e le punte secche e acide della prima mattina.

Sono due anni che non solco la soglia dellโ€™appartamento di Caterina, mi ero promesso di non farlo mai, ma la vita ti ripropone vecchie sceneggiature con lโ€™intenzione furba di cambiare lโ€™azione.

Ci sono grosse piante ovunque e gatti e tappetini logori mischiati insieme a insegne con scritto โ€œWelcomeโ€ sbiadite e di vecchio stile, nel silenzio di quello che dovrebbe essere riposo per tutti, qualcuno ascolta Chopin e altri guardano serie crime sempre a volume troppo alto.

โ€œChe dรฉjร -vu vederti a questa porta.โ€

Caterina mi accoglie struccata e con un vestito di maglia largo e informe, non lโ€™ho mai vista cosรฌ, i capelli sono sporchi e unti, raccolti in una coda piccola che scappa ad ogni istante dall’elastico nero.

โ€œCome stai?โ€

โ€œNon mi piace perdere.โ€

โ€œE cosa avresti perso?

โ€œLe mie armi di seduzione.โ€

A vederla cosรฌ, le uniche armi visibili sono le sue fragilitร  e le sue convenzioni superficiali, di cui alla fine, adesso รจ lโ€™unica vittima.

โ€œNon sono venuto qui per giocare.โ€

โ€œVincenzo Bini, voglio informazioni su di lui.โ€

โ€œDi che tipo? E perchรฉ?โ€

โ€œTutto ciรฒ che puoi scoprire.โ€

โ€œSei convinta lโ€™abbi lui il fascicolo di Batini?โ€

Si accende una sigaretta, lenta e svogliata, anche se probabilmente รจ la decima che si accende in pochi minuti, i portacenere pieni e fumanti danno questa stima approssimativa, me ne offre una anche se sa benissimo che di notte non fumo mai, scuoto la testa e lei si offende.

โ€œUno dei pochi fumatori a non fumare nel momento in cui se ne ha piรน bisogno, la notte. Sรฌ, ce lโ€™ha lui.โ€

โ€œMa perchรฉ? Continuo a non capire.โ€

โ€œQuesto รจ quello che devi scoprire.โ€

โ€œNon puoi averlo perso tu il tuo fascicolo?โ€

โ€œNo.โ€

La sua risposta secca non lascia altri dubbi nel mezzo.

โ€œNon hai davvero idea del perchรฉ lo abbia fatto?โ€

โ€œSe cosรฌ fosse, non saresti qui.โ€

โ€œIndagherรฒ.โ€

โ€œDevi farlo Fabrizio, assolutamente.โ€

Lโ€™arma visibile di Caterina adesso, รจ la pura vendetta.

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Mi hanno messo in isolamento, per punizione certo, ma anche perchรฉ sanno che non mi lascerebbero vivere abbastanza a lungo per il processo, ed io non posso permetterglielo.

Nella mia cella, come da regole, non ho nessuna arma visibile.

Dovrรฒ pensarci da me.

Respiro a fondo, carico i polmoni e i muscoli piรน che posso, mi fletto in avanti, come una lepre a caccia e carico la mia rabbia, fortemente.

Il primo impatto con il muro freddissimo รจ quasi piacevole, stordimento puro, come la migliore droga in circolazione, barcollo a terra, insicuro, devo recuperare la forza per il prossimo schianto.

Non so come, immagazzino fiato e mi getto ancora contro il muro, adesso il sangue schizza davvero ovunque e la vista annebbiata non mi lascia piรน nessuna visuale circa cosa fare.

Sono a terra, distrutto, sento la mente che pian piano perde luciditร  ed il contatto con la realtร , nella posizione fetale in cui sono, provo a dare una botta ancora, lโ€™ultima, contro la parete ormai sporca di me.

Spero di morire prima che mi trovino a terra in questa piccola cella, adesso lโ€™unica arma visibile sono io.

Agosto 2016

Bergamo

รˆ stato cosรฌ carino a darmi un passaggio, una fortuna inaspettata, ma devo stare attenta a non fargli capire che in realtร  sto scappando via, per sempre.

La strada sta per finire e oltre le ultime case, la stazione sarร  visibile ai miei occhi e diventerร  una certezza nel mio cuore.

โ€œDove stai andando?โ€

A casa, vorrei gridarlo a squarciagola mentre il fiato invece si trattiene da un sorriso.

โ€œHo una lezione di danza tra poco.โ€

โ€œFaticherai molto, non vuoi un gelato prima?โ€

Marika mi scrive, fedele come sempre:

โ€œSei partita?โ€

Sto per risponderle ma lui insiste.

โ€œChe ne so, fragola e panna, a voi ragazze piace tanto.โ€

โ€œNo grazie, sennรฒ faccio tardi.โ€

Mi guarda, come infastidito. Le mani sulle mie cosce, veloci, armi visibili che ora non capisco, e come un genitore severo mi sequestra il cellulare.

โ€œA chi scriverete sempre voi giovani, chi lo sa. Ah, ma da quanto leggo sei in partenza.โ€

Un ciclista ci passa veloce accanto e lui frena, apro istantaneamente la portiera dellโ€™automobile e corro piรน veloce che posso sulla strada sterrata, una strada che dovrei conoscere a memoria e che ora, come unโ€™arma ben visibile, mi blocca nella paura, adesso lui mi รจ accanto, la terra si alza in grossi vortici polverosi e mi entra in bocca, la stazione, improvvisamente lontana, non รจ piรน il mio unico motivo di fuga, mentre nei occhi, con terrore, provo a capire nei suoi quale sarร  il mio destino.

Agosto 2016

Firenze, stazione dei treni

Ylenia non risponde al mio messaggio, visualizzo piรน volte il display sul cellulare ma mentre i minuti scorrono, le voci delle partenze si susseguono celeri e la sua, invece, rimane assente.

Da mesi abbiamo preparato questa fuga, volevamo starci accanto nel rispettivo tragitto che ci avrebbe portato nuovamente a casa, trovare due treni allo stesso orario con destinazioni diverse non era stato facile, ma avevamo programmato tutto nei minimi dettagli, persino nei cellulari usa e getta con cui comunicavamo.

Il piano era chiaro, partire per non tornare mai piรน, i nostri genitori, complici inconsapevoli, sapevano solo un pezzo di storia, nessuno doveva sapere esattamente cosa avessimo in mente, perchรฉ neanche uno, a torto o a ragione, avrebbe dovuto fermarci.

Perรฒ eravamo state chiare, i secondi valevano la vita, la nostra, e non potevamo sgarrare in nulla.

Non voglio tradirla, sarebbe unโ€™arma visibile del nostro distacco, ma se non parto ora, non sarรฒ mai salva.

Il sedile del treno mi brucia sulle gambe scoperte, io piango, per la gioia e perchรฉ Ylenia non fa piรน parte di questa avventura, il controllore non fa caso al mio lamento, timbra il biglietto e se ne va, Lucca adesso mi aspetta, bellissima e immensa, con le braccia di mamma pronte ad accogliermi di nuovo con sรฉ.

Dicembre 2016

Bergamo

Sto tornando a casa, mamma mi scrive che il trasloco, nonostante la mia assenza รจ quasi finito, abbiamo messo tutto in un magazzino, ma ancora non sappiamo dove andremo a vivere, a Fabrizio di questo non ho parlato, quando gli addii si vivono in modo prolungato, ogni particolare va evitato per non affezionarsi ancora di piรน all’altro.

Lorenzo รจ rimasto ad aiutare e con tutta la mia gratitudine necessaria, come lui invece si aspetterebbe, questo non basta per poterlo amare.

โ€œAll I Want for Christmas Is Youโ€ รจ la canzone nuovamente piรน trasmessa dalle radio, mentre io per Natale vorrei solo riappropriarmi di me stessa, e attorno a me tutti fastidiosamente la cantano in coro, le loro voci sono armi visibili contro la mia stanchezza.

Fabrizio mi augura buon viaggio e so di averlo lasciato in un momento professionalmente pessimo, con la morte di Batini in carcere, come suicidio certo, la stampa si รจ rivoltata contro ogni forza dellโ€™ordine e contro ogni suo istinto, il magistrato sarebbe comunque dellโ€™idea di chiudere le indagini su Ylenia, dando come colpevole indiscusso Batini, ma Fabrizio non ci crede e forse nemmeno io.

Un uomo alto e accaldato mi siede accanto.

โ€œBeatrice! Quanto tempo.โ€

โ€œMi scusi?โ€

โ€œNon ti ricordi di me?โ€

Lo guardo bene e sul momento non mi dice nulla.

โ€œStavo sotto la comunitร , ti ho pure dato un passaggio anni fa, quanto sei cambiata! Una donna ormai.โ€

Strizzo gli occhi e faccio uno sforzo mentale, pian piano, svogliatamente, ricordo.

โ€œAh, lโ€™agrario, giusto?โ€

โ€œCerto, sono io! Com’รจ piccolo il mondo. Dove vai di bello?โ€

โ€œLucca.โ€

โ€œMa pensa, pure io. Ti spiace se ti faccio compagnia?โ€

โ€œNo, certo.โ€

Adesso mi guardo attorno e invidio chi, come armi ben visibili del proprio silenzio, possiede due cuffie in cui sparare musica alta per dimenticarsi degli altri.

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Lโ€™ho sempre pensato, mia moglie รจ un angelo, ma adesso ne ho la certezza.

Ieri sera, in intimo succinto, mi ha messo in mano un regalo luccicante.

โ€œAmore, ma non รจ ancora Natale!โ€

โ€œLo so, ma ho pensato che sia davvero inutile aspettare, ti ci divertirai un sacco.โ€

Ho scartato il regalo con foga capendo, una volta aperto, quanto lei mi conosca.

L’aeroplanino mobile nelle mie mani, cromato di verde e beige, mi aveva attirato a sรฉ fin sa dubito, ma al posto che farlo volare, sono volato io sua mia moglie.

Stamattina invece sono qui, in questi campi di spighe altissime, con Rufus che annusa ogni zolla di terra curioso quanto me che voglio vedere fino a che altezza arriva questo gioiellino di modellismo moderno.

Lโ€™aeroplanino inizia a volare, cosรฌ leggero e cosรฌ maestoso, nel cielo plumbeo di inizio mattino, il mio naso all’insรน, come una cacciatore di tartufi eolici, si perde nell’orizzonte, fra tetti di casa e camini accesi, probabilmente giร  addobbati ormai con calze rosse e spesse.

Rufus comincia ad abbaiare senza sosta mentre io, giulivo come pochi, inciampo in qualcosa di tremendamente duro e solido.

Lโ€™aeroplano mi cade a terra, completamente fuori dal mio controllo.

Il naso, nuovamente verso lโ€™erba, vede qualcosa che vorrebbe celare all’istante.

Non puรฒ essere lei, non deve essere lei.

I denti aguzzi di Rufus sono armi visibili contro lโ€™imminente paura, anche se, chiunque lโ€™abbia uccisa, ormai non รจ piรน qui. 

Serie: Fino all'ultima paura


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Ciao Marta, ho atteso l’ultimo episodio prima di postare il commento. Che dire, la tua serie รจ un rincorrersi di pensieri, emozioni, quando credi di avere in mano la veritร  ti sfugge come granelli di sabbia. Non mi rimane che attendere la terza stagione perchรฉ i nodi vengano al pettine. Ti prego, non lasciarmi in astinenza per troppo tempo ๐Ÿ˜‰