La paura del presente 

Serie: Fino all'ultima paura


Ottobre 2016

Bergamo

Il corridoio รจ anonimo e stretto, tutto deve essere neutro per contenere lo schifo che ci passa dentro, mi avvio verso il mio ufficio con lโ€™unico pensiero di voler essere ancora nel letto con Beatrice, stringerla e negare che tutto quello che entrambi abbiamo vissuto possa succedere anche ad altri, come stava succedendo ad Ylenia, com’era successo ad Anna e come accade alle prostituite che ora mi guardano torve con le pance piene di uomini e vuote di cibo, lโ€™eterna lotta del commercio di carne umana contro la pietosa richiesta della fame, non solo carnale.

I monitor nuovi sembrano fare ancora vecchi ronzii, i telefoni suonano sempre, qualcuno entra ed esce dal portone con tramezzini e aranciate, pezzi di pranzo apparecchiati male sulle scrivanie mentre la gente aspetta, ignota e irrequieta, denunce da prendere e denunce da fare, nomi da accumulare in database che non si scorderanno piรน le disavventure di tutti quegli umani smarriti.

Le piante finte sono il segno inutile di una stabilitร  che non ci appartiene e di un tempo di presenza che non ci accomuna, siamo volti di passaggio fra unโ€™indagine e lโ€™altra, visi che portano dolore tra le persone di tutti i giorni, nomi a cui dare colpe di un sistema di cui abbiamo deciso di fare parte e che spesso non sappiamo cambiare o del quale non vogliamo sapere, quasi tutti quelli che mi stanno salutando in questo momento sono poliziotti corrotti, di alcuni di loro conosco perfino i propri spacciatori ma anche io, con la mia faccia giovane di belle speranze, ho imparato lโ€™arte del compromesso, chiudere gli occhi per poter andare avanti, per salvare cose piรน importati, non sfidare troppo i nomi intoccabili per poter essere ancora in grado di svolgere indagini come quella su Ylenia e magari salvarle la vita.

โ€œCommissario, vuole favorire?โ€

โ€œNo Ardenzi, grazie. De Biase?โ€

Lui butta giรน un grosso pezzo di pomodoro macchiato di maionese e gli cade il pane per terra, esclama qualcosa di incompressibile in napoletano e poi mi torna a guardare.

โ€œVoi i panini al nord non li sapete fare, tutti vuoti e molli sono.โ€

Prima che possa attaccare con la sua ode al pomodoro, che neanche Neruda si รจ dilungato tanto nel farla, lo guardo impaziente e si pulisce la bocca.

โ€œDe Biase sta arrivando con il sospettato, come da lei richiesto. Lโ€™avvocato suo invece sta giร  aspettando in ufficio, รจ una certa Caterina Pirotti, ha detto che vuole parlare con lei, prima.โ€

โ€œLa conosco, รจ una tosta, nel senso che รจ proprio stronza. La raggiungo, buon appetito Ardenzi.โ€

โ€œGrazie commisร !โ€

Affrontare Caterina fa parte del mio lavoro, non lo posso evitare, ma avrei voluto non vederla mai piรน, la peggiore notte di sesso della mia vita, un incredibile sbaglio di valutazione che lascia addosso un gusto acido e fastidioso, come lo sono tutte quelle donne che sotto le lenzuola non si sentono abbastanza amate.

La maniglia della porta รจ fredda, un presagio ostile di quello che mi aspetta.

Lei รจ lรฌ, magra e asciutta, cosรฌ alta da sembrare inarrivabile, fasciata in un tubino nero cosรฌ aderente da vederla respirare ad ogni istante, non รจ bella, ma รจ quel tipo di donna particolare che sa come farsi notare, le piace mettere in scena la commedia della sua persona.

Mi guarda divertita, un sorriso come ripicca, mentre i capelli corti e voluminosi le si scompongono sulla fronte e appena sotto lโ€™orecchio, come un segno giocoso di vittoria, un riflesso nitido e nero sulla pelle diafana.

โ€œSei qui in visita ufficiale, immagino.โ€

โ€œLโ€™ultima volta non mi ha dato motivo di tornare per altro.โ€

โ€œSi attenga al tono professionale, avvocato.โ€

โ€œSei eccitante quando mi dai del lei, me lโ€™ero scordato. Allora, Cristian Batini, 29 anni incensurato nato e residente in Bergamo, lo stato di fermo sta per scadere e le accuse non mi sembrano valide. Aveva modo di entrare in contatto con gli oggetti della presunta vittima in qualsiasi momento.โ€

โ€œVero, ma non di appropriarsene a suo piacimento, inoltre รจ scappato.โ€

โ€œPer paura.โ€

โ€œDi essere preso. Caterina, vengo ora da una scena terribile riguardante il tuo cliente, abbiamo prove concrete che sia un pedofilo e se anche il suo DNA coinciderร  con quello del preservativo, abbiamo il collegamento con il caso di Ylenia.โ€

โ€œHai detto bene, se.โ€

โ€œPedofilia Caterina, pensaci bene prima di giocare a fare la principessa del foro.โ€

โ€œTu farai bene il tuo lavoro come io farรฒ bene il mio, ci vediamo all’interrogatorio.โ€

Adesso la guardo meglio, gli occhi azzurri sono pezzi di cristallo opachi e poco limpidi, sono sollevato di non aver commesso lo stesso errore con Beatrice, abbiamo dormito insieme ma non abbiamo fatto altro, il sesso ci avrebbe compromesso, anche se lei non รจ Caterina e non avrei mai rimpianto di aver avuto il suo corpo dentro mio.

โ€œSei libero stasera?โ€

Lโ€™avvocato ripesca dal fondo i miei pensieri.

โ€œScusa un attimo, devo fare una telefonata.โ€

Prendo il cellulare, il suo numero tra i preferiti, poi uno due e tre squilli, finchรฉ dall’altra parte un suono corto non apre la chiamata.

โ€œPronto Bea, sono io.โ€

Un fiato diverso mi arriva allโ€™orecchio, mi irrigidisco allโ€™istante.

โ€œBeatrice in questo momento non cโ€™รจ, puรฒ dire a me.โ€

โ€œRichiamerรฒ piรน tardi.โ€

Chiudo la telefonata in modo seccato e Caterina se ne accorge.

โ€œAllora, sei libero?โ€

La porta si apre di nuovo, De Biase ci raggiunge dentro, tutto รจ pronto per lโ€™interrogatorio mentre noi tre, ognuno con il proprio ruolo da svolgere, ci appiccichiamo addosso le nostre facce professionali, pronti a mischiarci con i criminali.

Adesso la paura del presente รจ qualcosa di persistente, adesso che dipende da me far confessare un delinquente e Caterina mi รจ troppo vicina e ostile e possibile e Beatrice troppo lontana e incerta e irraggiungibile.

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Il commissario, perchรฉ sono certo che era lui, ha detto che richiamerร  e so che lo farร , Beatrice si รจ chiusa in bagno da qualche minuto, il letto del mio hotel รจ ancora intatto, avrei giร  voluto spogliarla e non pensare ad altro adesso che la pura del mio presente con lei diventa concreta e reale.

La sto aspettando seduto alla sedia della scrivania, di quelle classiche di legno che potrei essere anche a Parigi o New York, lโ€™aspetto e fumo, fumo per colmarmi di un gusto che almeno un poco possa appartenermi, se proprio non posso piรน avere lei, so anche io che siamo alla fine, ma ci sono ancora alcune parti di me che non lo possono ammettere e che non riescono a pensare che quello che sto guardando ora sia il nostro ultimo letto insieme.

A Parigi io e le ci siamo andati veramente, ci conoscevamo da un mese e quale altra cittร  avrei potuto farle vedere per la prima volta, se non quella?

Che ne sai, allโ€™inizio di una storia, che quello che si sta cominciando รจ giร  solo un lungo addio?

Quei giorni sotto la Torre Eiffel non avrei mai pensato di averla incontrata solo per perderla nelle stanze di un albergo, proprio noi che aveva fatto di tutto per abitare in una casa insieme, la nostra, ora vuota di noi, completamente abbandonata dal nostro amore.

Sto pensando alle parole da dirle per farle cambiare idea, per illuderla che insieme staremo ancora bene come quando mangiavamo le baguette sulle panchine di Parigi e sembravamo due artisti innamorati ritratti per caso nello schizzo a carboncino di qualche ritrattista vicino a noi.

I documenti per il matrimonio sono ancora nella piccola valigia accanto al letto, non gliel’ho piรน detto che ero andato in comune a farli, ha aspettato cosรฌ tanto ad essere mia moglie che se ora qui, persino in ginocchio, come non lโ€™ho fatto neanche la prima volta, glielo chiedessi davvero, diventa mia, per sempre, adesso direbbe no e aspetterebbe tranquilla la chiamata di quel commissario.

La maniglia del bagno si apre, la paura del presente รจ forte perchรฉ capisco anche io che tutto quell’amore che sto ricordando, fa ormai parte del passato.

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Ero abituata ad avere paura del passato, di tutto quello che era stato, ma adesso chiusa in bagno la paura del presente รจ diventata opprimente, i minuti scorrono senza che io me ne accorga, senza che io riesca a decifrare le mie emozioni e capire se lo voglio davvero vivere.

Mi sciolgo i capelli e mi butto dellโ€™acqua fresca sul collo, sto pensando alle parole da dirgli per riuscire a fargli capire che รจ finita, per non illuderlo piรน sul fatto che staremo ancora bene insieme come quando in cima sui gradini del Sacro Cuore e la vista dall’alto di Parigi, ci scattavamo foto buffe pensando che un giorno le avrebbero viste i nostri figli.

Apro la porta per andargli incontro, ma nessuno mi sta aspettando, sul letto un foglio spiegazzato recita un โ€œTi amoโ€ tremante seguito da un addio, dentro, tra le scritte dei nostri nomi pronti per le pubblicazioni, la sua fede cade tra le lenzuola bianche e intatte.

La paura del presente avviene quando piรน nulla ci appartiene e Giacomo di questo mio presente รจ ormai una parte assente, adesso che entrambi siamo consapevoli di un addio muto e del fatto che anche le parole non valgono piรน niente. 

Serie: Fino all'ultima paura


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Discussioni

  1. Episodio di transizione, di pausa, e di introspezione nei sentimenti dei due personaggi. Mi piacciono i racconti in cui amore e morte/male coesistono, li trovo realistici.

    1. @massimotivoli che bello trovarti anche in questo episodio, grazie! Dentro tutta questa bolle sentimentale, il lato tragico si sviluppa in ogni trama di personaggio e vorrei portare questo aspetto fino al limite del possibile.

  2. Cara @isabella mi piace molto l’immagine che dai del tuffatore fermo, perchรจ c’รจ l’attesa del salto e poi il mancare del fiato esattamente come accade a loro, stanno fermi prima che le decisioni diventino atti concreti.
    Effettivamente la serie nasce come indagine, non solo di scoperta sul crimine, ma come riflessione sull’umanitร , entrare in contratto con quell’ambiente o con l’esperienze fatte da Beatrice coinvolgono moralmente il proprio interno, Fabrizio รจ una freccia bianca anche se vediamo che anche lui, come tutti, ha bisogno di una valvola in cui tornare umano e imperfetto, mentre Beatrice si รจ costruita la sua stabilitร  con difficoltร , ed รจ per questo che entra in confusione quando si parla di amore.
    Grazie come sempre per i tuoi bellissimi commenti ๐Ÿ˜€

  3. Ciao Marta ๐Ÿ™‚
    Mi รจ piaciuto questo tuo bloccare il tempo in una istantanea di riflessione, per tutti i personaggi. Come se fossero tuffatori fermi, cui passano davanti mille immagini, nell’attimo prima di fare il loro passo. Mi piace anche, di questa serie, la sensazione del danno emotivo che inevitabilmente nasce nell’animo di chi lavora a contatto con il degrado e la brutalitร  del crimine. E’ una cosa a cui ho sempre pensato. Come deve essere difficile forse mantenere sentimenti puliti e semplici dopo certe giornate. Bravissima!