Ascolto

Serie: SID-Pianeta 0


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: un’anomalia cosmica, un rosso affanno sta sfibrando le galassie più antiche. Dunque siamo arrivati alla fine? È questo spettacolo di morte il crepuscolo dei Vascelli sepolti nei mondi più remoti? O forse è l’inno del loro risveglio, un nuovo e tremendo orizzonte degli eventi che sta per insorgere?

Diari di Bordo dell’Anima Vascello, pagina iniziale. [Fogli dall’Abisso di Armiun]

[6] Appartata presso i nascondigli rocciosi del Grande Myurtha Zukat, non mi curo da tempo di preservare la memoria della nostra specie impiantata qui a causa della mia decisione di approdare in questo mondo. Non mi ricorda quasi più nessuno. I vecchi sono passati in stadi diversi dell’anima, non ho idea dove e come si siano incarnati, non sono un Vascello così possente da accompagnare le anime dei defunti attraverso il Kalendaman, l’Oltretomba -devo specificarlo questo termine, oggi i nuovi nati non hanno la minima idea che un tempo la nostra specie parlasse in una lingua molto diversa nella quale erano contenute un’incredibile moltitudine di mappe cosmiche- forse, le anime di quei vecchi potrebbero essere stati radunate dalla Radice nel cuore del Grande Antenato, viste le loro atroci esperienze. La mia vita scorre in un’inazione letargica. Attesa: ecco come impegno il mio fluire nel tempo. Attendo, posata nei quartieri cavernosi della montagna, un soffio, un segno diverso nel cielo, una sottile scossa sulla pelle; assorta in un continuo ascolto proiettato nei profondi recessi dell’anima e, al tempo stesso, negli abissi siderali. Qualcosa di diverso, devo sentirlo, un giorno, una sfumatura della mia visione, un colore insolito, un fruscio diverso fra i radi e grassi rami degli alberi bulbosi; sono in attesa di un segnale che indichi il tentativo di ripristino della comunicazione fra i Vascelli. Trascorrono le generazioni, ormai la nostra specie è mutata a tal punto nel corpo e nello spirito che dovrei creare un nuovo nome per identificarla. Mi chiedo se anche i semi trasportati dalle altre Anime Navi siano mutati, raggiungendo un aspetto così remoto nella forma e nell’essenza dalla loro radice. E medito su quanto la nostra gente possa essersi sparsa e diversificata nel cosmo, in seguito allo sfollamento. Abbiamo dato vita a una sorta di panspermia. Inoltrandoci al di là dei Grandi Banchi è iniziata una sporificazione che ha innescato centinaia di probabili nuove forme della nostra specie?

[7] Sussulti. Vedo le stelle pulsare in strani riflessi argentei. Spasmi nelle profondità celesti contraggono il tessuto del tempo e dello spazio, un’anomalia cosmica, un rosso affanno sta sfibrando le galassie più antiche. Dunque siamo arrivati alla fine? È questo spettacolo di morte il crepuscolo dei Vascelli sepolti nei mondi più remoti? O forse è l’inno del loro risveglio, un nuovo e tremendo orizzonte degli eventi che sta per insorgere contro l’ordine antico di chi ha distrutto le nostre vite? In questo caso dovrei avvertire i battiti del cuore comune cui i Vascelli sono connessi per mezzo di miriadi di arterie. È un fatto dello spirito, eppure l’effetto è nella carne, che percepisce il suo muscolo cardiaco battere colpi più sottili del consueto e dietro di essi, un respiro ancestrale ne ammansisce gli impulsi nervosi. Giaccio in attesa di captare cosa stia accadendo. Il mio corpo è immobile, i miei nervi non si scuotono per le più basilari necessità e non richiamano la mia mente alla volontà di sopravvivere; soltanto in questo coma carnale indotto dal mio pensiero, posso ascoltare totalmente gli aneliti delle galassie più remote, ove i miei fratelli si sono adombrati. La carne è distesa come una parabola, in questo modo ogni stilla subatomica di eventi remoti che goccerà su di essa, ne piegherà le celle spazio temporali che occupa la sua massa. E la goccia proveniente dalle nebulose più remote, scivolerà come sui petali d’un calice di un fiore assetato, avvertendo il mio spirito che i Vascelli stanno uscendo dall’imperturbabile silenzio del loro comune cuore segreto.

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Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Sci-Fi

Discussioni

  1. Mi unisco a Sergio Simioni nel dire che il concetto di panspermia mi ha sempre affascinato. Credo anch’io che la vita abbia una radice comune, mi interrogo come sia arrivata su quella che chiamiamo Terra e quale sia la sua origine Una. In fondo siamo piccole cellule che compongono questo immenso Cosmo: mi chiedo se un giorno, progredendo nel circolo della vita, riusciremo mai ad afferrarne completamente il mistero.

    1. Ciao Cara Micol, credo che il più bell’esercizio di una mente sia spingere le domande sempre più in là delle risposte e permanere con quell’amara stranezza di non sapere. La realtà non è un mosaico, del quale possiamo accaparrarci le tessere per comporne un quadro visibile, ma una nebbia rada di nodi di eventi che s’incontrano. Noi, alla fine, siamo solo una possibilità sul come guardare fra infinite miliardi di altri modi di vedere le cose, quale tessera potremmo mai tenere che contenga un qualche frammento di realtà? Il mistero è proprio, penso, questa nullità relativa al nostro apparato sensorio. Chissà cosa vi è dietro il velo di ciò che possiamo interpretare e, chissà, se anche solo quella ‘cosa’ non è che una nostra ambizione. Un abbraccio.

  2. ” Abbiamo dato vita a una sorta di panspermia. Inoltrandoci al di là dei Grandi Banchi è iniziata una sporificazione che ha innescato centinaia di probabili nuove forme della nostra specie?”
    Questo concetto è davvero affascinante. Perchè pur in un contesto fantastico come è questo tuo racconto, è tuttavia una teoria tutt’altro che fantascientifica. Magari non su navi o su vascelli, magari semplici molecole, ma potrebbe essere che l’albero genealogico della vita sul nostro pianeta non abbia origine da una molecola organica che si forma nella Panthalassa, abbia le sue radici ben più lontane nello spazio e nel tempo, radici comune ad altre vite su altri pianeti. Affascinante.

    1. Spesso nei miei racconti mi pongo questo genere di domande che ancora, pur avendo probabilità di risposte, non hanno la certezza di esse. Mi pongo simili domande sperando che da qualche parte in me provenga l’eco di una qualche visione. Non cerco risposte, non sta a un racconto di Fantasy o Sci Fi fornirle, ma altre domande, altri punti di vista. Ogni racconto è, per me, un’apocalisse. Dalle storie provengono sempre delle rivelazioni interiori, sia da quelle che scrivo che da quelle che scrivete voi e gli altri autori dispersi nello spazio-tempo della letteratura. Un abbraccio. <3

  3. “La mia vita scorre in un’inazione letargica. Attesa: ecco come impegno il mio fluire nel tempo.”
    mi piace molto la scelta di vocaboli ed il modo in cui hai descritto questo stato di eterna (?) attesa. “Non è morto ciò che in eterno attende, e col passare di strani eoni anche la morte può morire”. Il collegamento è inevitabile 🙂 ❤️

  4. Colpisce a livello emotivo questa meditazione lenta e ambiziosa che riesce ad unire gli abissi di nuovi mondi con quelli della persona, dell anima: la storia di un universo esamina il senso della vita. Anche se non mi considero un appassionato, ho apprezzato come al solito le tue Visuali cosmologiche in correlazione con quelle domande della Vita che non troveranno mai una risposta, anche se i vari mondi sono (in)differenti. ho apprezzato anche la direzione che hai dato al racconto, una lucidità che si arricchisce di concetti e non è mai banale. Termini come inazione letargica e coma carnale mi hanno permesso di empatizzare con la storia. Scusa se l’altra volta sono stato in silenzio, a parte il fatto che ho ascoltato con piacere e che nella fase di lettura potevi andare avanti perché era fico, avevo anche delle domande ma poi altri hanno parlato al posto mio ed io l’ho accettato perché al contrario di me conoscevano il tuo autore, ciao A

    1. Il silenzio, carissimo DdG, ce lo possiamo permettere quando siamo fra amici…Lo dico sempre, quando sono a tavola posso stare in silenzio solo con mio marito o pochissimi altri. Quindi per me vale moltissimo il non-detto. Ti ringrazio del tuo commento elaborato, tengo sempre conto di simili osservazioni, aiutano la sottoscritta a crescere. Grazie per esserti soffermato qui, spendendo il tuo tempo. <3