
Le stele e il cubo
Serie: La Sci-Fi secondo me
- Episodio 1: Uccidere non รจ mai la soluzione
- Episodio 2: Famelico
- Episodio 3: Il Parco del Kakadu
- Episodio 4: Luna Park
- Episodio 5: Romantica Fantascienza
- Episodio 6: Mangiasogni
- Episodio 7: Le stele e il cubo
- Episodio 8: Gran Finale – L’inizio di tutto
- Episodio 9: Un normale viaggio in treno (Bonus Track Lab 06/2021)
STAGIONE 1
La tempesta scaricava tutta la sua foga sprigionando la sua energia sotto forma di fulmini, che creavano potentissime onde dโurto, su Mezzocolle.
Villa deLupis, adagiata da tempo immemore su Mezzocolle, chiamato cosรฌ a causa delle scariche elettriche, che si schiantavano, non di rado, sulla cima frantumando il suolo, si apprestava ad affrontare ancora una volta la sua personalissima battaglia contro il maltempo.
I tuoni, quella sera, erano particolarmente potenti e la rifrazione dellโaria si scagliava, prepotente, contro i vetri di villa deLupis.
Lโennesima folgore finรฌ la sua corsa su Mezocolle generando un piccolo cratere e bruciando lโerba circostante. I pendii del colle tremarono come anche le fondamenta di villa deLupis. Il tuono mandรฒ in frantumi i vetri; una pioggia di schegge invase il corridoio dellโala nord.
Elvira, ereditiera nubile e unica abitante dellโenorme villa, fu svegliata dal frastuono.
Lโululato del vento cantava minaccioso tra i corridoi della villa accompagnato da gelide folate. Gli stipiti tremavano, le porte si aprivano.
Lโereditiera, seduta sul suo soffice letto, sobbalzรฒ emettendo un gridolino quando la sua camera fu violata dal vento, e, con le mani sul cuore, lasciรฒ il suo giaciglio calzando le sue babbucce. Accese il lume posto sul suo comodino illuminando precariamente la grande stanza da letto. Guardรฒ, attraverso i vetri nascosti dietro le mantovane e le pregiate tende, il temporale secco: decine di fulmini saettavano attorno casa sua.
Lasciรฒ la stanza e si incamminรฒ lungo il corridoio, a ogni passo la temperatura diventava sempre piรน fredda.
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Raggiunte le finestre colpite dalle vibrazioni soniche, Elvira si accorse delle schegge di vetro quando le calpestรฒ, cercรฒ di evitarle per non ferirsi e leggermente le spinse con le punte dei piedi per crearsi un passaggio. Si affacciรฒ scrutando lโorizzonte. Un nuovo fulmine cadde e il fragore fece chiudere gli occhi alla donna. Il bagliore durรฒ diversi secondi a causa della vicinanza di collisione, mentre spariva, Elvira alzรฒ le palpebre e trasalรฌ. Le mancรฒ il fiato per un tempo non determinabile. Ebbe come lโimpressione di aver visto qualcosa muoversi.
Elvira aguzzรฒ la vista ma non riuscรฌ a intravedere nulla nellโoscuritร .
Abbandonรฒ la sua postazione e si diresse in fondo al corridoio, la parete si apriva in uno sgabuzzino, impugnรฒ una scopa e una paletta per raccogliere la spazzatura di quelle con il manico alto, raccattรฒ i frammenti vitrei e iniziรฒ ad armeggiare con imposte di legno e chiavistelli per bloccare il vento. Diede un ultimo sguardo di sottecchi mentre chiudeva lโultima anta.
La donna scese al piano di sotto, si recรฒ in cucina e mise un bollitore pieno dโacqua sul fuoco, quando il vapore fischiรฒ, Elvira versรฒ il contenuto in una tazza intingendo delle buste di camomilla. Ingollรฒ la tisana, fumรฒ una sigaretta e tornรฒ a letto. Prima di rifugiarsi sotto la pesante trapunta, lโereditiera controllรฒ, attraverso la finestra della sua stanza, le condizioni atmosferiche. Le nubi si stavano diradando e uno spiraglio di luce riflessa lunare illuminava un piccolo fazzoletto di prato.
Il bagliore bluastro della luce attirรฒ la sua attenzione, Elvira ammirava la natura e la sua potenza, era estasiata dalla sua continua rigenerazione e osservava, stupita, la forza di quel raggio di luna che si faceva prepotentemente largo tra i nuvoloni dopo la tempesta. Battรฉ le ciglia e vide una figura bianca, avvolta da unโaura blu camminare sul suo prato.
Elvira, inebetita, vide decine di sagome bianche attraversare quel raggio in fila indiana e avvicinarsi lentamente alla villa. Scorta lโultima, un fulmine esploso a distanza fece dissipare del tutto le nuvole. La luna era piena.
La donna pensรฒ di chiamare aiuti. Il pensiero svanรฌ quasi subito, nessuno le avrebbe creduto. Probabilmente era solo stanca e aveva avuto le traveggole quindi decise di rimettersi a letto. Provรฒ a prendere sonno, non riuscรฌ a concentrarsi e ad abbandonarsi al mondo onirico, era tremante e impaurita. Nonostante tutto decise di andare a controllare, raggiunse la stanza con il caminetto, agguantรฒ un attizzatoio e iniziรฒ a scendere le scale camminando di fianco con lโarnese di ferro parallelo al volto mentre lo stringeva con entrambe le mani, mancavano un paio di gradini quando vide alla base della scala una sostanza viscida viola. Elvira si guardรฒ velocemente intorno e rapidamente scese gli ultimi scalini, sfiorรฒ con lโasta di ferro quella sostanza, che scomparve nel nulla. Lโereditiera notรฒ tracce blu-viola lungo il corridoio che portava alla sala da tรจ, le inseguรฌ camminando sempre piรน velocemente, piรน il tempo passava piรน le macchie scomparivano, entrรฒ in sala e vide gli ultimi segni scomparire dietro un vecchio mobile.
Elvira, incuriosita, lo spostรฒ e trovรฒ una botola nel pavimento, la aprรฌ e scovรฒ una scala a pioli di legno, iniziรฒ a scenderla, sembrava abbastanza solida, arrivata a metร un pirolo si spaccรฒ a metร facendola capitolare con il culo a terra. Indolenzita, la donna, cercรฒ di alzarsi appigliandosi a una delle pareti rocciose che la circondavano, inavvertitamente poggiรฒ la mano su una ragnatela e un grosso ragno le zampettรฒ sulle dita, ignara di cosa fosse iniziรฒ a sbracciarsi urlando, facendo volare la bestia contro le pietre.
Di fronte a lei si apriva una stretta insenatura, per sua fortuna, Elvira, era snella e strisciando contro la parete potรฉ iniziare ad attraversare la fessura, guidata dal bagliore blu-viola. Piccoli passi incerti le permisero di raggiungere la fine dello stretto e infido corridoio scavato nella pietra.
Elvira si ritrovรฒ davanti una scena straordinariamente spaventosa.
Il cunicolo si apriva in una grotta di proporzioni colossali, era come se Mezzocolle fosse scavato dentro e lei si trovasse al suo interno, la caverna brillava di una luce bluastra e diverse ombre si allungavano lungo le pareti rocciose. Ogni ombra, per quanto improbabile potesse essere, era il prolungamento di un essere bianco, quasi diafano, avvolto da unโaura blu.
Trenta ectoplasmi danzavano liberamente saltando, scuotendo braccia e gambe, incrinando le teste avanti e indietro e rincorrendosi a ritmo di una musica non udibile, pure le loro urla erano afone, era evidente che fosse come se gridassero, alcuni di essi portavano le mani ai lati della bocca come a voler sviluppare unโacustica migliore.
Al centro del cerchio danzante tre stele mastodontiche, che formavano un triangolo isoscele, con piccole fessure per permettere il passaggio di un uomo tra di esse, erano decorate da geroglifici e scritte arcane.
Lโereditiera, sempre piรน stupefatta, si avvicinรฒ inconsciamente, mancavano pochi passi e il gruppo di fantasmi mutรฒ forma, si trasformarono in donne, poi in uomini dalla folta barba, in elefanti dalle lunghe zanne e in fine in lupi.
Elvira gridรฒ dalla paura. La danza si fermรฒ, gli esseri mutevoli si voltarono verso la donna, assunsero la sua espressione spaventata e presero la sua forma: i capelli raccolti in una coda, gli occhi umettati, le labbra carnose e il fisico asciutto.
I fantasmi continuarono a danzare sotto forma di tante Elvira, ballavano sempre piรน velocemente e freneticamente, si fermarono nuovamente di botto e uno dopo lโaltro entrarono nel triangolo circoscritto dalle stele dopo aver fatto un inchino alla donna.
Elvira notรฒ un bagliore verde provenire da dietro i maestosi monoliti accompagnato da uno strano rumore, come un risucchio, si affacciรฒ e vide quelle strane creature entrare in un piccolissimo oggetto nero. Quando anche lโultimo sparรฌ nel bagliore verde, Elvira, si avvicinรฒ guardinga allโutensile, lo sollevรฒ da terra: era un piccolo cubo nero, di un materiale che non aveva mai visto prima, aveva cinque facce lisce e una ruvida.
Lโala est di villa deLupis era una immensa biblioteca, era possibile trovare la qualsiasi, comprese, in teoria, informazioni sulle stele rinvenute a casa e sul cubo.
Il giorno successivo Elvira cercรฒ libri sulla storia del suo paese, dalla fondazione ai suoi giorni, cercรฒ informazioni su Mezzocolle e sugli inquilini della villa. Il lavoro durรฒ tutto il giorno, non mise nulla nello stomaco. Fu tutto inutile o quasi.
Proprio quando, in preda ad un raptus di rabbia, scaraventรฒ tutto a terra, vide sporgere da un libro una vecchia fotografia ingiallita, che ritraeva il suo vecchio nonno con un giovanotto intorno ai sedici o diciassette anni, non piรน di quelli, davanti una casa contrassegnata dal numero tre e da unโinsegna che recitava: via Vincenzo Monti. Il nonno aveva in mano un libro con uno strano segno, simile a quello delle stele, mentre il ragazzo portava al collo un laccetto con un cubo appeso.
Elvira girรฒ la foto e lesse ad alta voce: <
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- Episodio 9: Un normale viaggio in treno (Bonus Track Lab 06/2021)
Ciao Eliseo, questo cubo nero inizia ad intrigarmi: mangia yara ma yha who, mostri, incubi, fantasmiโฆ Spero vorrai farci conoscere di piรน di questo affascinante manufatto.
Il cubo รจ la chiave di tutto. Arriverร il suo momento
Ciao Eliseo, episodio ben progettato, credo che il tuo stile si focalizzi molto sui finali, colmi di rivelazioni appena accennate e che richiedono un po’ di attenzione per essere colte. Tutto molto bello e convincente, a mio modesto avviso il percorso verso la conclusione potrebbe essere alleggerito spezzando le descrizioni con qualche dialogo in piรน, ma ripeto, รจ solo un parere personalissimo. Bella serie, peccato solo che il prossimo episodio sarร l’ultimo.
Ciao Tiziano grazie per le belle parole… Diciamo che che mi piace lasciare quella voglia di sapere/suspence nel lettore e soprattutto farlo fantasticare sulle mie storie e i possibili risvolti
Grazie Daniele, come sempre molto gentile.
Spero che l’ultimo ti piaccia pure.
Adesso sto preparando la nuova serie, un pรฒ piรน fantasy, spero di iniziare a postare gli episodi a breve
Come sempre un grande “COMPLIMENTI”al nostro carissimo eliseo che come sempre non delude. Sai attrarre il lettore usando una narrazione pulita che trascina. Unica nota sono solo i piccolo errori di battitura ๐
Per il resto bello, bello e non vedo l’ora di leggermi l’ottava puntata.