
Mangiasogni
Serie: La Sci-Fi secondo me
- Episodio 1: Uccidere non รจ mai la soluzione
- Episodio 2: Famelico
- Episodio 3: Il Parco del Kakadu
- Episodio 4: Luna Park
- Episodio 5: Romantica Fantascienza
- Episodio 6: Mangiasogni
- Episodio 7: Le stele e il cubo
- Episodio 8: Gran Finale – L’inizio di tutto
- Episodio 9: Un normale viaggio in treno (Bonus Track Lab 06/2021)
STAGIONE 1
Lo zio Enea non stava piรน molto bene da qualche mese. Il vecchio cocciuto non voleva sottoporsi alle cure mediche, decise di rifiutare i farmaci e di mangiare il meno possibile: si stava lasciando morire.
Una signora, messa a disposizione dal comune, si recava in Via Vincenzo Monti numero 3 tre volte a settimana per pulire lโappartamento di zio Enea. La donna svolgeva bene il suo lavoro, era una donna affabile e spesso trovava del tempo per parlare con il vecchio uomo. I loro argomenti preferiti erano la mitologia, greco-romana, egizia o sumerica che fosse e le storie su fantasmi, case infestate e di paura in generale, quel tipo di storie che si raccontano le notte buie attorno al fuoco.
Lo zio Enea era sempre stato un tipo socievole, ma a modo suo, la sua permalositร lo spingeva spesso a diventare sboccato, aggressivo e a tratti violento, ma solo con gli uomini. Con il gentil sesso era invece semplicemente stronzo, ma nella vecchiaia e malattia, forse perchรฉ privo di forze e con poca voglia di litigare, in cerca di una pace mai avuta, divenne piรน morbido. Era continuamente grato alla signora delle pulizie e anche i rapporti con noi migliorarono notevolmente, tranne quando si parlasse di medici e farmaci, il solo sentirli nominare lo mandava in bestia.
Lui per essere precisi ero lo zio di mia madre, il fratello del nonno Primo. Il nonno e zio Enea si volevano un bene dellโanima nonostante non sapessero dimostrarselo, anche in etร avanzata, al minimo battibecco, iniziavano a menarsi ma mentre se le suonavano di santa ragione i loro occhi erano pieni di amore e rispetto. Ogni scazzottata finiva con un sorso di vino per nonno e un sorso di bourbon per zio.
Il giorno del funerale di nonno Primo, due anni fa, io avevo solo dieci anni, fu lโunica volta in cui vidi zio Enea piangere e nonostante le ossa vecchie lo zio volle lo stesso portare a spalla la bara di nonno. Quel giorno forse capii per la prima volta cosa significa amare una persona.
Dopo la morte di nonno, lo zio Enea sembrรฒ ammalarsi di solitudine, non aveva piรน nessuno che lo andasse a trovare quotidianamente in bottega fra tutte le sue cianfrusaglie e reperti, molto preziosi per lui, ma solo pezzi di antiquariato per nonno, glielo ripeteva ogni giorno. Zio Enea aveva ancora qualche cliente ma gli appassionati di archeologia e i collezionisti andavano scemando nellโultimo periodo. La bottega serviva solo come forza per provare ad andare avanti.
Purtroppo non fu a sufficienza.
Un giorno andammo con mamma e papร a trovare zio. Non rispondeva al campanello, allora entrammo in bottega. Il campanellino attaccato alla porta squillรฒ, stranamente nessun borbottio, lamentela o urlo. Papร e mamma mi dissero di aspettare davanti lโingresso mentre loro entrarono nel retrobottega. Dopo alcuni minuti sentii le sirene dellโambulanza strillare sempre piรน vicino.
Lo zio Enea aveva avuto un malore e giaceva a terra svenuto. I medici dicevano che la valvola aortica era otturata, io non ho idea di cosa volesse dire e mamma mi disse semplicemente che il cuore di zio era vecchio.
Dopo una settimana lo dimisero perchรฉ il vecchio mulo aveva rifiutato lโintervento al quale si sarebbe dovuto sottoporre ma promise di prendere delle speciali pillole che rendevano il sangue piรน fluido, anche in questo caso non capivo cosa significasse ma cosรฌ mi fu spiegato dalla mamma e a me bastava.
Nonostante quelle speciali medicine lo zio Enea faticava a respirare, camminare ed era sempre stanco. Un secondo malore non tardรฒ ad arrivare. Questa volta la permanenza in ospedale durรฒ anche meno, lo zio diceva che gli ospedali puzzavano e lui odiava le puzze, tranne quelle che produceva lui, scoppiando nella sua famosa e sonora risata: io la trovavo buffa, metteva il buon umore.
Tornato a casa lo zio ci disse di stare tranquillo e non voleva che dormissimo con lui, poteva farcela da solo anche se io, come mamma e papร , non ne ero molto sicuro. Le nostre visite a casa sua aumentarono durante il giorno, per sua grande gioia, ma la notte voleva passarla da solo.
Io pensavo spesso a zio Enea e faticavo a dormire, avrei voluto aiutarlo e fargli compagnia, ma il vecchio caprone rifiutava lโaiuto dei grandi, immaginiamoci quello di un dodicenne. Passavo spesso le notti insonni e cadevo in profondi sonnellini pomeridiani. Il mio sonno era comunque spesso disturbato, a ogni risveglio mi sentivo la testa vuota, non riconoscevo il posto in cui mi ero addormentato e sentivo come dei martelli battere su un tamburo. Non davo molto importanza a quei sintomi fino a una settimana fa.
Mentre dormivo stavo sognando unโimmensa prateria con migliaia di cavalli neri che galoppavano liberi e felici. Io stavo raccogliendo del fieno ammassandolo in delle balle per portarle ai cavalli e nutrirli. Ero felice. Allโimprovviso, perรฒ, i cavalli iniziarono a nitrire impauriti e galoppavano verso di me, mi travolsero e calpestarono. Rialzatomi vidi il cielo diventare prima grigio e poi nero. Un turbine scese veloce dalle nuvole e si piazzรฒ davanti a me. Il vento che produceva era fortissimo, io portai le braccia davanti gli occhi e guardai attraverso una piccola fessura, vidi un grande occhio al centro del turbine, mi fissava. Sotto lโocchio spuntรฒ una bocca dai mille denti acuminati con una lingua viscida che roteava intorno ad essi.
La bocca si prolungรฒ e mi avvolse la testa, i denti la mantenevano salda mentre la lingua succhiava il cervello e il midollo. Mi svegliai madido di sudore e in preda al panico. Urlai. Papร e mamma accorsero in stanza e raccontai loro lโincubo. Mi rassicurarono e mi fecero bere un bicchiere dโacqua.
Lโepisodio si ripetรฉ ogni volta che dormii per una settimana intera. Piรน non volevo dormire e piรน mi addormentavo senza nemmeno accorgermene, in tutti i miei sogni spuntava quella bocca munita di lingua succhia cervelli.
Due giorni fa, era domenica, lo zio Enea era molto stanco, non proferiva parola, mamma e papร non sapevano piรน che argomenti prendere, allora decisi di raccontargli il mio sonno. Lo zio mi guardรฒ stupito e una strana luce iniziรฒ a brillare nei suoi occhi.
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Zio Enea si tolse il suo amato ciondolo a forma di cubo nero, non lo avevo mai visto senza, anche nonno ne aveva uno ma lo teneva in cassaforte insieme alle sue armi. Lo zio mi fece segno di avvicinarmi a lui, mi fece voltare e legรฒ il laccetto attorno al mio collo.
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Io annuii e con i miei genitori tornammo a casa perchรฉ lo zio aveva bisogno di riposare. Quella sera non presi subito sonno perchรฉ pensavo a cosa mi aveva detto lo zio. Guardai lโorologio ed era giร mezzanotte, mi voltai verso il muro e chiusi gli occhi.
In pochi secondi mi ritrovai sulla groppa di un cammello in mezzo al deserto. Fermai lโanimale presso unโoasi per dissetarci. Mi calai per attingere lโacqua e la piccola sorgente mutรฒ prendendo le sembianze del Mangiasogni. Ricordandomi le parole di zio Enea mi feci coraggio e puntai il cubo nero verso il mostro pigiando la faccia ruvida: fu risucchiato da una luce verde. Mi svegliai. Riconobbi la mia stanza, la testa non era vuota e non sentivo nessun tamburo, nessun fastidio. Aveva funzionato.
Il giorno dopo, cioรจ ieri, finita la scuola mi recai a casa di zio con la mamma, ero entusiasta e volevo raccontargli quello che mi fosse successo. Mamma aprรฌ il portone e io iniziai a salire le scale due gradini alla volta, entrai in camera da letto e trovai zio Enea con le mani su quello che una volta era un duro grosso pancione.
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La testa cadde su un lato, gli occhi erano vitrei, il petto non respirava. Iniziai a piangere. Mamma capรฌ immediatamente la situazione e mi accompagnรฒ in cucina, mi fece bere dellโacqua e chiamรฒ mio padre.
Oggi, prima di fare chiudere la bara, ho appeso al collo il suo prezioso cubo, รจ giusto che lo porti con sรฉ, non voglio che nellโaldilร gli succeda qualcosa di brutto.
Chissร se si starร giร prendendo a cazzotti con nonno Primo.
Serie: La Sci-Fi secondo me
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- Episodio 7: Le stele e il cubo
- Episodio 8: Gran Finale – L’inizio di tutto
- Episodio 9: Un normale viaggio in treno (Bonus Track Lab 06/2021)
Ciao Eliseo, mi sono gustata questo racconto come una bella favola. Quelle che piacciono a me, dark. Leggo sopra che hai intenzione di sviluppare una serie su queste basi e a questo punto sono contenta di aver iniziato a leggere i tuoi racconti in questo momento. Ti confesso che non ho molta pazienza per le serie, io stessa penso di finire quelle che ho in corso per poi capire il da farsi. Mi piace l’idea di averle a disposizione intere per poterle gustare come un bel romanzo breve.
Si, l’intenzione della serie c’รจ ancora, perรฒ รจ tutta nella testa, va solo scritta, ha bisogno di quslche smussatura, spero solo che non passino altri 2 anni. Se vuoi gustarti un romanzo breve allora ti consiglio di aspettare 5 giorni e buttarti poi a capofitto sull’ultima serie che sto pubblicando, anche se volendo potresti giร iniziarla perchรฉ pubblico un episodio al giorno, รจ giร tutta scritta ๐
Scorre e si interseca bene nei due mondi che crei, bello e interessante. Bravo!
Grazie per il commento Marta, contento che il racconto e nella fattispecie la serie piaccia
Di questa storia mi piace l’intersezione tra fantasia e realtร . Il mondo dei mostri da un lato e il lutto purtroppo reale dall’altro, osservato dallo sguardo acerbo di un ragazzino. Bello e scorrevole, e alcuni lettori scorgeranno forse delle lontane similitudini con il proprio vissuto. Ci sono due refusi di battitura, ti salteranno all’occhio rileggendolo e l’espressione “fare chiudere la bara” nonostante sia chiarissima non mi convince fino in fondo, ma sono lievi aspetti formali. Il racconto mi รจ piaciuto ed รจ coerente con lo stile dell’intera Serie.
Ciao Tiziano, grazie per il commento e per la bella analisi
Ciao Daniele e grazie per il commento. Diciamo che nella vecchiaia si รฉ ammorbidito, ma ti assicuro che non รฉ un tenerone, da dicembre inizierรฒ a sviluppare alcune serie partendo da questi “incipit” e conoscerai di che pasta รฉ fatto.
Grazie per avermi letto.
Mi ha preso totalmente. Bella, triste, triste ma bella. Zio Enea Mi ricorda un po’ il vecchietto di Up e sei riuscito a farmi affezionare al personaggio con poche righe. Anche se, nella parte in cui consegna il cubo, giร si riesce a intuire la fine dello Zio. Cmq complimenti come sempre!