Ti racconto la bomba atomica
“Forse non lo sai, ma il termine bomba atomica è il nome che diamo alla bomba a fissione nucleare” così si presentò nel silenzio dello…
“Forse non lo sai, ma il termine bomba atomica è il nome che diamo alla bomba a fissione nucleare” così si presentò nel silenzio dello…
I passi echeggiavano pesanti mentre il carceriere scendeva le scale zuppe per via della pioggia che penetrava nella pietra. Faceva appositamente sferragliare il grande anello…
La mia mente visualizzò uno studio in cui le pareti erano completamente ricoperte da alte librerie. Una fioca luce giallognola rendeva visibile una scrivania di…
Partiamo dall’inizio, ancora prima che quella fiamma smeraldo apparisse. Quando ho scritto una storia per la prima volta? I ricordi sono materiale nebuloso già a…
“Io sono Rizoma”. “Il dodicesimo giorno di quaresima, nell’ ospedale del campo, col mio urlo svegliai la guardia medica”. “Qualcuno aveva deciso, che sarei stato…
Neppure la mente crepata può frenare l’istinto contorcente tra foci e canali che dividono sapienza e virtù. Fuggire nel vuoto. In una vita diversa dalla…
Così come i minatori di Hashima scavarono le loro tombe, io scavo la mia. Così come i polmoni si riempirono di polvere, io li riempio…
Non vi è che antichità nella pioggia. L’acqua che gli abiti riparati da lucidi ombrelli sorseggiano è antica, arcaica, mistica. Piove, ed è l’unica cosa…
Ticchetta l’orologio semovente e circolare. Ciondola libero nello spazio e nel tempo sconfinato, in continuo e perpetuo moto che induce al respiro e al silenzio,…
C’è un verde prato. Un ragazzo. Ha gli occhi azzurri come lapislazzuli sbriciolati, i capelli marroni come le criniere degli equini, animali che danzano attorno…
Dopo la terza guerra dichiararono l’Ampliamento in quell’Eone un’opera conclusa. Dei mondi assimilati dalla loro Grande Madre non rimasero che forme spettrali orbitanti in un…
Pagina del De Diebus Daemone , manoscritto in cui si trova il testo digitato in questa sede. Se ne stavano nascosti, perché il loro corpo,…
Il giorno dopo era un giorno festivo e il Signor G., appena sveglio, si crogiolò al pensiero che avrebbe avuto tutto il tempo necessario…
«Ombre informi, soffi malati di carni remote e morenti, nascoste lassù, oltre gli squarci del cielo, da dove un’orda depravata s’è infranta addosso alle nostre…
Entrai nell’ospedale pediatrico affinché sperimentassi quanto tempo può resistere la mia anima davanti a quei bambini. Mi avviai verso le scale dell’edificio, una volta doveva…
I Suoi occhi senza pupille accendono la volta celeste della mia morte; in quegli stagni congelati d’indicibili voluttà ho smarrito la mia coscienza. Le mie…