Il dolore di essere le stesse persone 

Serie: Fino all'ultima paura


Dicembre 2016

Lucca

Uomini in barba bianca e vestiti di elegante velluto rosso mi passano accanto allegri e giocherelloni, le luci bianche e calde, fatte di cascate e stelle sovrastano la mia testa pronte ad accendersi tra qualche ora.

Beatrice non risponde, รจ irraggiungibile, io nel mio giubbotto di pelle nera stringo il fascicolo che stavo leggendo fino a qualche minuto prima a casa, questa parte di Toscana ha un che di magico, mentre cammino per le vie antiche sembro come avvolto da uno strato onirico di colori e profumi.

Quanti i Natali che ho passato qui da nonna, quando ancora la magia sembrava possibile.

Prendo il cellulare, ho unโ€™altra telefonata da fare ed รจ meno piacevole della prima che mi ero prefissato.

โ€œMa guarda un poโ€™ che si fa sentire.โ€

โ€œCaterina hai idea di quello che ho dovuto fare in questo periodo?โ€

โ€œImmaginati io, il caso Batini mi ha risucchiato in un grande circo mediatico.โ€

โ€œMi dispiace, per il tuo cliente.โ€

โ€œSei sempre stato sincero, non cambiare abitudini proprio ora.โ€

Sbuffo, spazientito, non cโ€™รจ niente fra me e lei che possa cambiare il fatto di essere sempre le stesse persone.

โ€œRispetto a Bini, stavo leggendo il suo fascicolo fino a qualche minuto faโ€ฆโ€

โ€œLascia stare, ho giร  risolto. Faccio da sola, grazie.โ€

โ€œCaterina aspetta, devo dirti una cosaโ€ฆโ€

Ma lei, fredda come sempre, ha giร  riattaccato.

Il sole si รจ nascosto dietro a nuvole che sembrano piccole chiazze di latte e sotto il collo voluminoso del tetto di una Chiesa altissima.

Provo a richiamare Caterina, irraggiungibile, stesso destino per Beatrice, perchรฉ le donne smettono di esserci proprio quando sembra che vuoi aiutarle?

Faccio partire una nuova chiamata, questa volta sapendo che avrร  risposta.

โ€œCommissario, sempre a Lucca?โ€

โ€œSรฌ Debiase, ho bisogno di un favore.โ€

โ€œDimmi.โ€

โ€œTi ricordi il fascicolo di Bini che ti ho chiesto?โ€

โ€œCerto.โ€

โ€œQui ho un indirizzo di residenza, ma ho bisogno di sapere se ha altre proprietร  intestate e dove o se ha contratti di affitto in essere, insomma qualsiasi posto con quattro mura che possa essere collegato a lui.โ€

โ€œSarร  fatto.โ€

โ€œEntro unโ€™ora.โ€

โ€œPure. Ma che succede?โ€

โ€œHo un brutto presentimento, cโ€™รจ qualcosa che non torna.โ€

โ€œStai attento. Quando rientri?โ€

โ€œPenso tra qualche giorno, anche perchรฉ ci sono novitร  in arrivo, saremo sentiti sul caso Batini.โ€

โ€œQualcosa che posso giร  sapere?โ€

โ€œNo.โ€

โ€œCome al solito. E per la Garbitelli cosa facciamo? Io ho tutto pronto.โ€

โ€œCi ho pensato, stanne fuori. Tu hai una famiglia, un futuro. Non giocarti la carriera per questo.โ€

โ€œMa quello che ha fatto passare a tutti quei ragazzini, incastriamola cazzo. Pensa a quello che ha fatto passare a Beatrice.โ€

โ€œCome poliziotti siamo impotenti, non possiamo fare nulla. Come uomini, dovremmo agire in modo sbagliato per fare la cosa giusta, รจ un confine delicato da oltrepassare, lascia stare.โ€

โ€œIo lo voglio fare.โ€

โ€œHo detto di no, stanne fuori. Ritienilo un ordine.โ€

Al telefono sento la sua rabbia nitida sfociare in lunghi sospiri mentre intorno a me ci sono vetrine con fontane di cioccolato e bambini allegri che mangiano zucchero filato e frittelle, anche se qui li chiamano frati.

Mi chiedo quandโ€™รจ che io ho perso davvero la mia innocenza, quanto tempo fa ormai, e per quanto sarร  possibile impedire a Debiase di perdere la sua.

โ€œVa bene. Con Beatrice come va?โ€

โ€œPenso che ci siamo detti addio, almeno per il nostro privato.โ€

โ€œInsomma, ma ne sei sicuro?โ€

โ€œAbbiamo vite diverse da mandare avanti. Mandami quelle informazioni, subito.โ€

E questa volta riattacco io, come rivincita su tutte quelle persone che oggi sembrano sfuggirmi via.

Il dolore di essere le stesse persone comporta questo, non saremo mai abbastanza diversi o cambiati per modellarci su un amore, su una relazione o su unโ€™altra persona, i rapporti che non posso essere allโ€™inizio, non saranno mai qualcosa di migliore, nel tempo.

Noi sbagliamo nelle parentesi che diamo a questo periodo, ci illudiamo del cambiamento, e prolunghiamo semplicemente un addio in quello che dovrebbe rimane solo un incrocio di volti, e cosรฌ un incontro che doveva essere di pochi minuti, lo facciamo durare qualche anno, ma non riusciamo mai a dargli un per sempre.

La vita senza queste parentesi sarebbe vuota di tutte quelle persone che nella normalitร  ci gravitano attorno, ma esistono anche quelle persone che non posso avere intermediazioni, o sono per un mai o sono per sempre. E ci vuole coraggio a chiuderle quelle parentesi, ma io devo farlo con Bea, non saremo mai abbastanza diversi e adatti per lโ€™altro da quelli che siamo adesso.

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Intorno alla stazione dei treni ruota un grande caos di biciclette e motorini inseguiti in modo lento da alcune automobili, รจ un traffico congruo da cittร , ma la bellezza delle mura antiche di Lucca offrono uno sfondo diverso dal grigio solito dello smog.

Gli alberi che fanno da cornice al parco che avvia verso le mura sono alti e slanciati, circolari nelle curve che seguono lโ€™andamento della strada, cโ€™รจ un sole alto e possente nonostante il pomeriggio si avvii verso la sua conclusione, e tra gli alberi e i tralicci, le luminarie sono ormai giร  accese, la loro luce contro quella del sole crea un tono su tono ilare e iridescente, qui di neve non cโ€™รจ traccia e fa cosรฌ caldo che sono costretta a togliermi dalle spalle il mio cappotto cammello.

Con una mano chiamo un taxi e i miei braccialetti con le monete dโ€™oro suonano nellโ€™aria, adatti campanelli natalizi e sorrido, me li ha regalati lui, un Natale di due anni fa.

Il dolore di essere le stesse persone รจ che arrivi sempre ad un punto di rottura, che piรน resisti e piรน sai che il cedimento sarร  disastroso, io che non ho mai considerato la mia vita privata come un pericolo per me stessa, adesso sto andando ad affrontare lโ€™unico stronzo a questo mondo che ha avuto la possibilitร  di farmi cedere, signori e signore della Corte, lโ€™avvocato cambia mestiere e diventa impuntato.

Agosto 2016

Lucca

Intorno alla stazione dei treni ruota un grande caos di turisti e risciรฒ, cโ€™รจ un via vai di gente tranquilla e serena che invoca alla festa delle ferie, quasi tutti hanno un gelato in mano e portano a spasso i cani, i giardini delle mura sono verdi e rigogliosi e dallโ€™alto, protetta da quella cinta, altra gente con cappelli di paglia o berretti da jogging passeggia divertita sotto gli archi antichi, le panchine si riempiono di bambini e con il vento lucchese a favore, il cielo si colora di aquiloni, io respiro quellโ€™aria di casa e sono finalmente felice e stanca e agitata ancora un poโ€™, sudata soprattutto da tutto quel sole maestoso addosso a me.

La vedo, infondo alla strada, sotto il cartello giallo delle poste che scruta ovunque, cercando me.

Getto in aria la mia mano vibrante di allegria e il mio polso pieno di braccialetti della fortuna, รจ il segno vivace del mio arrivo.

Finalmente mi vede e mi corro incontro, quasi inciampa, incredula, nel vedermi di nuovo lรฌ con lei.

โ€œMamma!โ€

โ€œMarika, finalmente! Come stai, bene? รˆ andato bene il viaggio?โ€

Io guardo il mio polso abbracciato alle sue spalle, quei braccialetti la fortuna me lโ€™hanno portata davvero e mi ricordo in un attimo a Livorno, in via Grande, sotto un portico pieno di negozi cinesi, quando io e Ylenia, dentro quella vacanza terribile, abbiamo deciso di regalarci fortuna a vicenda, io avevo comprato i suoi e lei i miei, adesso sono ore che non la sento, mi chiedo dovโ€™รจ e come sta, sarร  arrivata anche lei a casa?

Ma far preoccupare mia madre ora non ha senso, le sorrido e lโ€™abbraccio piรน forte, contro il sole che ci rende umide di caldo e pianto.

โ€œSto bene mamma, tutto a posto.โ€

โ€œAllora andiamo, abbiamo tanto a cui pensare. Pronta a cambiare look?โ€

โ€œCerto!โ€

Il dolore di essere le stesse persone รจ anche questo, comprendere quanto ti รจ mancato poterlo essere a casa tua.

Dicembre 2016

Lucca

Ho lasciato Lorenzo alla stazione dei treni, anche a lui come a me piace poco guidare, camminando quasi vado a sbattere contro una donna in cerca di un taxi, aveva dei bellissimi braccialetti oro con delle monete, di quelli che piacerebbero a mia madre e Lorenzo, accorto che li stavo guardando, mi ha detto che se mi piacciono me li regala per Natale.

Credo che fare regali sia il suo modo di chiedere scusa, dal tragitto di casa fino alla stazione mi sono ritrovata con una rosa, un foulard di seta, che tanto non metterรฒ mai e un quadernino della Moleskine, piรน gli dicevo no e piรน mi comprava qualcosa, e di quello che รจ successo a casa mia non abbiamo piรน detto una parola.

Volevo solo che partisse e restare sola, perchรฉ la vera solitudine รจ questa, non tanto non avere qualcuno vicino a sรฉ, ma non desiderare mai nessuno abbastanza da averlo accanto.

Adesso sono seduta nel bar del mio primo appuntamento con Giacomo, la gestione รจ cambiata e tutto sembra piรน freddo, solo il Duomo di San Martino sembra lo stesso.

Io non desidero nรฉ Giacomo, nรฉ Lorenzo e neppure Fabrizio e il dolore di essere le stesse persone mi sembra questo, rimanere se stessi mentre attorno tutto sembra cambiare.

Sul tavolino accanto la foto di Marika รจ in prima pagina.

โ€œConoscevo sua nonna. Aveva un appartamento qui dietro.โ€

Il gestore indica la foto.

โ€œPuรฒ accompagnarmi?โ€

โ€œLo faccio io.โ€

Ma a rispondere non รจ il proprietario del locale.

Continua...

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