
Il Mito
Serie: Lin
- Episodio 1: Il Mito
- Episodio 2: La Promessa
- Episodio 3: La Nascita
- Episodio 4: La Grande Cascata
STAGIONE 1
«La Nera Cospiratrice la cui bocca schiudeva labbra trilobate per intessere le trame infinite della vita e della morte, stava assorta in un nervoso camminare fra le volte dell’Abbazia. “Il Signore della Morte sta forgiando le nuove forme del mondo.” Pensò a voce alta, alzando i suo due volti verso la cupola vitrea. Il cielo denso e senza stelle ribolliva squassato da lampi rossastri. I suoi occhi si posarono sui quattro orizzonti della conoscenza del perimetro celeste, aprendosi a uno spettacolo maestoso e allo stesso momento angosciante. «La grande risacca è iniziata, Egli sta plasmando le forme di un nuovo essere. Il tempo in cui l’onda della Creazione aprirà le nuove vite all’esistenza potrebbe giungere a breve e dissolvere tutto ciò che sino ad ora i mortali chiamavano realtà.”
“Il Signore della Morte riserva ai mortali lo stesso trattamento che questi hanno verso le tigri di paglia.” Ribadì uno degli Psicopompi, discendendo dal suo cielo nascosto nei bassorilievi del cornicione.
Come spugnosi tentacoli che cercano rifugio nella loro conchiglia, così i limiti dello scibile stavano iniziando a contrarsi nel guscio del cielo, ora più simile a un vulcano che alla dimora delle stelle.
“I tempi sono maturi, il respiro della Morte ha iniziato a contrarre le maree della coscienza.”
“Quando presenterai alla Morte il tappeto di eventi che hai intessuto per la sua Creazione?” Chiese lo Psicopompo alla Cospiratrice.
“Mi chiamerà nel momento in cui saranno pronte le nuove Ruote in cui gireranno i cicli di vita e di morte delle sue creature; e io dovrò stendere il mio tappeto su ciascuna di esse. Ma adesso è il vostro momento, non ancora il mio; fra non molto Egli evocherà, maledicendola, l’Era degli Psicopompi.”
“Il momento in cui, assieme agli altri fratelli, dovrò scortare le anime oltre la voragine degli eventi, nel tempo finale della loro esistenza. Qualora vi riuscissi, molte anime verranno strappate alle ruote della sua nuova Creazione.”
“Tu sei uno degli Ancistori, fra i tuoi. Tuo sarà il tempo di richiamare ogni anima rimasta sull’orlo degli eventi finali.”
“Il compito di ogni Spirito come il mio, rimanere sino alla fine dei tempi perché ogni singola anima possa oltrepassare la Voragine della Morte. E tornare perché anche quelle immesse dal Signore dello Specchio nelle sue nuove Ruote raggiungano la salvezza dai cicli della nuova Creazione. Finirà anche la nuova realtà, ed io sarò ancora lì, per evitare che le anime rimangano imprigionate nella Voragine.”
“Una guerra dichiarata all’inizio di ogni cosa, quand’ancora neppure gli Dei erano nati, e i mondi erano ancora vuoti.”
“Siamo ladri agli occhi della Morte. Tu invece, non ti ho mai capita, Cospiratrice.”
“Il Signore dello Specchio vive creando e disfacendo universi, le anime sono i mondi in cui Egli gioca con le sue nuove forme. Io sono qui e tesso l’infinito per il suo gioco. Un giorno mi stancherò. Spegnerò il telaio, sfilerò le fibre ancora rimaste nei passaggi di trama e uscirò dalla stanza.”
“Tutto dipenderebbe da un tuo capriccio?”
“Potrei stancarmi di giocare assieme alla Morte”.»
Lin flesse il gomito, massaggiandosi la scapola, con gli occhi sbarrati, due grandi specchi neri puntati sul viso della narratrice. Indolenzito non aveva neppure fatto caso alla postura tenuta per tutto il tempo in cui Diana gli aveva letto il racconto. Sbatté le tozze ali di pulcino per riattivare la circolazione e un fiotto di lanuggine biancastra invase la stanza.
«Tu ci credi?» Cinguettò con lo sguardo irretito nello stupore alla ragazza, la quale, sollevandosi la massa riccia di capelli bruni dalla nuca, sospirò: «A cosa, al racconto o all’esistenza del Manoscritto?»
«Entrambe, Diana. Esiste davvero l’Abbazia delle Montagne Azzurre? E quel manoscritto cui allude Johanna, pensi davvero possa trovarsi in una qualche università maledetta?» Indicò con gli occhi il foglio sul quale Diana aveva letto a voce alta poco prima.
«Nostra Zia racconta tante cose strane, Lin.» rispose la giovane donna. «Vai a sapere cosa ha visto in realtà, nella sua vita bizzarra.»
« Matt crede ai suoi racconti.»
«Potrebbe darle corda per assecondarla e non farla sentire ancor più sola di quanto già non lo sia. È sua sorella, posso comprenderlo.»
Lin si girò verso la finestra, deluso. Diana s’accorse di quel suo malessere e cercò di aggiustare la situazione. Era forse troppo piccolo suo fratello per capire certe cose.
Lin veniva da lontano. Matt, ritornato sulla Terra da una missione su un mondo remoto, discese dall’astronave con quel pulcino avvolto in una coperta.

«Capitano, Santoddio, che succede, perché ci siamo fermati?»
Matt alzò un dito, facendo cenno al Sergente di rimanere in silenzio. Indicò poi un angolo del sotterraneo che stavano perlustrando: «Hai visto anche tu?»
Il Sergente scosse le spalle: «Visto cosa, Capitano?»
«Mi è sembrato un l’ombra di un animale – puntò l’indice su un angolo buio- qualcosa simile a un cane mi ha attraversato la strada e si è infilato laggiù.»
«Un cane?» Il Sergente, masticando un’erba gommosa, con un ghigno «Sono sette anni che vengo in missione in questo buco di mondo, e, Testa di Giove, non ho mai visto bestie simili a cani!»
«Sergente!» chiamò un soldato imberbe, alzando il braccio. L’oscurità si mosse, innervosendo gli uomini. Il sottufficiale organizzò una perlustrazione
«Signore, c’è qualcosa qui.» Indicò il giovane soldato.
Un’ansia particolare vibrò fra le ossa di Matt, ma non si trattava della percezione d’un pericolo a ridosso della squadra. Sembrava un richiamo sordo, un tonfo interiore echeggiante nel suo sterno. Contravvenendo al suo ruolo, uscì dal quadrato della truppa e si chinò, illuminando quell’angolo in cui aveva visto scivolare l’enigmatica ombra. «C’è qualcuno qui dentro!» Eruppe.
«Santoddio! Capitano cosa diavolo sta facendo?! Si allontani da lì, subito!» Ruggì il Sergente, un con tutta probabilità Matt era nel cannocchiale d’un cecchino. Nessuno sparò. Vi fu solo silenzio.
Due soldati si approssimarono con un drone.
«Signore, c’è un’altra sala qui dietro.» Disse il pilota, con gli occhi sul piccolo schermo azzurro.
«Per la testa di Giove! Qualcosa potrebbe essersi nascosta lì dentro.» Titubò il Sottufficiale, masticando nervosamente.
«Dobbiamo cercare qualche sopravvissuto Alua all’ondata di attacchi della SID.» Suggerì Matt «Siamo qui per questo, per cercare di tirarne via qualcuno vivo.»
«Non abbiamo molte alternative, allora.» sbuffò il Sergente con la guancia gonfia dell’erba gommosa «Dobbiamo entrare in quel buco ed esplorare la stanza.»
Serie: Lin
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- Episodio 2: La Promessa
- Episodio 3: La Nascita
- Episodio 4: La Grande Cascata
La narrazione a matrioska è un ottimo escamotage per presentare al lettore due realtà alternative che poi probabilmente sono emanazioni o evoluzioni della stessa.
Molto fantasioso questo librick!