Matilde e Leonardo Giugno

Serie: Loro, i primi.


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Ho raccontato la storia di Elda

“Il marito si chiama Leonardo Vimodrone Dal Vecchio, è stato, leggo testualmente, un professore di Filologia e linguistica romanza all’università…Maria!”

“Scusa, si, si ho capito…professore di filosofia, di lingue e romanzi. Ehm….cosa c’entrano i romanzi???”

“Se prima avessi ascoltato!!! Filologia non filosofia e linguistica romanza non romanzi! Comunque ti devi occupare della moglie non di lui!”

Così è iniziata la mia storia con i coniugi Vimodrone Dal Vecchio. Io la filologia manco sapevo cosa fosse, figurarsi la linguistica romanza.

Matilde, la moglie, malata di Alzheimer, è ormai allettata da tempo ed io mi prendo cura della sua igiene personale. Le faccio il bagno una volta a settimana.

Fuori fa un caldo boia, ma questo appartamento è fresco. Sarà per gli scuri delle finestre sempre accostati, sarà che siamo al quarto piano di un antico palazzo che affaccia sul fiume e sui giardini ma, qui, si sta proprio bene.

Percorro il corridoio silenzioso, il parquet è vecchio e consumato e scricchiola sotto i miei piedi, arrivo all’ultima stanza in fondo a sinistra.

Il signor Leonardo è come sempre accanto al letto che legge ad alta voce, quando mi vede alza gli occhi e mi sorride

“Buongiorno, professore!”

“Buongiorno Maria, bentornata!”

E’ già tutto pronto, gli asciugamani puliti, il sapone neutro, le spugne, i catini con l’acqua calda al punto giusto. Però non è pronta Matilde, oggi è agitata e mi osserva rabbiosa.

“Buongiorno anche a lei Matilde!”

“Uoooouooo….nooo”

“Oggi facciamo il bagno ,va bene? Così ci rifreschiamo un po’…”

Innanella una serie di versi e di parole scomposte che credo stiano a significare “ Il bagno vallo a fare a tua sorella!” ma soprassedo e inizio a spogliarla.

Il signor Leonardo nel frattempo appoggia il libro sul bracciolo della poltrona e alzandosi compostamente, viene in mio soccorso perché Matilde ha stretto le sue mani ad uncino sulle mie braccia nude e sta premendo con tutta la forza che ha. Vedo le stelle ed anche tutto l’universo.

“Tilde, Tildina mia, stai buona, dammi le mani che te le accarezzo un po’….” Con la sua voce calma e baritonale ha il potere di tranquillizzarla all’istante.

Così io posso procedere. Il corpo delle persone anziane è come un’antica e preziosa opera d’arte, bisogna occuparsene con molta delicatezza e pazienza, rispettando le pieghe del tempo. E’ necessario coniugare l’abilità manuale, derivante dall’esperienza e la conoscenza di coloro di cui ci si prende cura. In giro ci sono centinaia di Raffaello e Michelangelo, ma nessuno lo sa.

Sto per terminare quando improvvisamente sento uno strappo dietro il collo. Matilde ha afferrato la mia collanina e l’ha tirata così forte che si è spezzata. Grave errore! Ho fatto un grave errore. Mai portare collane, braccialetti , orecchini pendenti quando si ha a che fare con bambini piccoli e persone affette da demenza poiché per loro sono un’irresistibile tentazione.

Il professore, accortosi dell’accaduto, ha le lacrime agli occhi. E’ mortificato.

“Mi dispiace, mi dispiace moltissimo. Farò in modo di ripagargliela. La perdoni, la prego, non è proprio cosciente delle sue azioni.”

“Non si preoccupi, professore. Tutto si aggiusta! Ora piuttosto cerchiamo di sfilargliela dalla mano…”

Ci abbiamo messo mezz’ora. Matilde la teneva stretta in pugno come fosse un trofeo. Mi piace pensare che si fosse vendicata di me e del bagno indesiderato.

Serie: Loro, i primi.


Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Una realtà che molte famiglie tengono segreta, invisibile, ma che dovrebbe essere conosciuta perchè può colpire chiunque. Un male silenzioso capace più di ogni altro di annullare