Resistere per non morire

Serie: Fino all'ultima paura


Novembre 2006

Bergamo

Vittorio Caroli ci guarda con un sorriso pieno di speranza, mi ha appena promesso un giro sul suo Porsche  giallo, ha fiducia sulla nostra situazione e sa benissimo cosa fare.

โ€œOra vi spiego come agire, rientrate qui e regolate la situazione, trovate una bella casa e prendeteci la residenza, il piรน in fretta possibile. Beatrice ha ormai 15 anni, per la Legge รจ in grado dโ€™intendere e volere e puรฒ scegliere con chi stare, inoltre non manca molto alla maggiore etร , per cui credo che sia anche nellโ€™interesse di tutti che alla fine questa vicenda si chiuda con il suo rientro nel proprio nucleo famigliare.

Noi vi saremo fianco a fianco nelle procedure e con tutti i colloqui con i Servizi Sociali, Beatrice non verrร  mai piรน toccata da nessuno, rimarrร  con voi, questo lo so per certo, ma per quanto riguarda un processo contro la comunitร , le possibilitร  di vincita non sono cosรฌ altrettanto buone.โ€

Fino a questo momento ho resistito per non morire, adesso voglio resistere per vivere.

Vittorio Caroli รจ ufficialmente il nostro avvocato, ma con lui davanti e i miei genitori a fianco, lโ€™unica parola che ho davvero compreso รจ casa, una casa in cui vivere finalmente tutti insieme.

Dicembre 2016

Lucca

Il sole รจ ormai quasi sepolto dietro le colline imbrunite, le ho promesso un aperitivo e non so nemmeno io perchรฉ sto andando da lei, quando nel cuore e con le gambe, ripercorro ormai costantemente i posti che sono stati miei e di Beatrice.

La vita dopo di lei sembra facile e difficile insieme, tutto quello che ho lasciato prima di lei รจ rimasto uguale e intatto e questo mi fa sentire al sicuro nel mio ritorno, le vecchie certezze rimangono, ma tutto ciรฒ che รจ stato dopo di lei, ha mutato me, irrimediabilmente, eppure non abbastanza da esserle accanto.

Faccio fatica a capire chi sono e chi voglio essere, e questo impedisce qualsiasi tipo di amore destinato ad unโ€™altra persona.

โ€œGiacomo, ma non ti metti quella bella camicia bianca con le iniziali?โ€

Mia madre mi guarda da oltre lo specchio di camera mia, รจ ilare e contenta, sto andando ad un appuntamento con una delle ragazze che ha sempre desiderato al mio fianco, una di quelle che non lโ€™avrebbe mai fatta sfigurare o fronteggiata come era stata capace di fare Beatrice.

โ€œNo mamma, un t-shirt va piรน che bene, รจ solo un aperitivo.โ€

โ€œAlmeno sistemati i capelli, da quando li hai tagliati non stanno mai a posto.โ€

Poi sparisce con in mano palline e decorazioni da mettere ancora chissร  dove.

A Beatrice piaceva il Natale e i miei capelli lunghi ed รจ sempre lei che mi ha regalato quella camicia con le iniziali, รจ davvero cosรฌ difficile liberarsi mentalmente di una persona?

Stasera con quella ragazza accanto avrรฒ la mia risposta.

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La donna che adesso sta a terra sgomenta ho capito che si chiama Caterina o almeno รจ questo il nome che mi pare di aver sentito dire da Vincenzo, รจ stato un attimo indecifrabile, mentre lui mi sbottonava la camicetta e mi bloccava il fiato con le mani sul collo, quella donna รจ venuta a cercarlo, io senza piรน respiro ho cercato di recuperare la voce per dirle qualcosa, per cercare aiuto, ma non usciva nulla che non fosse bruciore e agonia e quando mi ha vista cosรฌ รจ come impazzita verso di lui, ho avuto solo il tempo di vederla cadere a terra e poi guardando le luci di Natale creare bagliori alla mia destra, ho cercato di fare lโ€™unica cosa che potevo, mi sono buttata sulla finestra e lโ€™ho aperta, da sotto, il volto di un uomo era invaso dalla paura ma prima che potessi dire qualcosa, la mano di Vincenzo era di nuovo sul mio collo.

โ€œMi renderesti la vita facile con un suicidio, mia cara, ma prima devo avere un poโ€™ di piacere.โ€

Ho cercato di graffiargli i polsi, gli avambracci e le mani con le mie lunghe, ma il suo corpo ha bloccato ogni mio tentativo di difesa.

Adesso sono di nuovo sul divano con la camicetta aperta, le spalline del reggiseno scivolate giรน dalla spalla e il respiro che dentro di me ad ogni minuto sento mancare, devo resistere per non morire.

Gli occhi bruciano e dalle ciglia sento il mascara infilarsi tra le lacrime e la pelle, la testa pulsa sangue e dolore, come il battito costante di un martello contro una parete.

Caterina non ha piรน detto una parola, guardo se respira e sollevata vedo il suo addome muoversi ma appena piรน dietro, nellโ€™angolo esatto in cui il tappeto finisce e inizia il pavimento, qualcosa di scuro avanza, come se la chioma dei suoi capelli si fosse improvvisamente allungata.

Con la testa che mi gira faccio per alzarmi.

โ€œMa dove vai?โ€

Vincenzo, perso nei suoi pensieri, sembra accorgersi di noi.

โ€œSta perdendo sangue, volevo solo aiutarla.โ€

โ€œTanto morirete ugualmente, non cambia nulla.โ€

Ho avuto la morte vicina alla mia vita diverse volte, ma quasi sempre, nella sua certezza, la prospettiva era di una morte lenta, e quando cโ€™รจ la dilatazione del tempo, ti aggrappi sempre a piรน speranze possibili, adesso invece quanto mi rimane da vivere, secondi o minuti?

E rimango al centro del tappeto, senza fare nulla.

โ€œAmmazzala allora, starร  soffrendo. Cosa ti ha fatto lei?โ€

Caterina strabuzza gli occhi, come se adesso quella impazzita fossi io.

โ€œStai zitta va, vuoi andare ad aiutarla, vai, poi dicono che non cโ€™รจ solidarietร  femminile.โ€

Vado verso Caterina incerta, stanca, con la vista annebbiata.

โ€œCaterina, giusto?โ€

Lei annuisce.

โ€œIo sono Beatrice.โ€

Tolgo la mia giacca di maglia e gliela metto sotto la testa premendo sulla ferita, la mia camicetta leggera รจ scucita, lasciando pezzi di pelle scoperti e ben visibili.

โ€œAllora sei tu, capisco perchรฉ Fabrizio ti ha scelta.โ€

Mentre io sul momento non capisco piรน niente.

โ€œAdesso ascoltami, devi resistere per non morire, hai capito?โ€

Non so piรน se lo sto dicendo a lei o a me stessa, ma intanto che Caterina sbatte gli occhi due volte come a dirmi di sรฌ, Vincenzo ci arriva accanto, mi strattona via da lei e mi trascina in camera da letto, mentre quel poco che rimaneva della mia camicetta ormai non esiste piรน, Vincenzo si toglie la cintura da pantaloni.

Non รจ cosรฌ che avrei mai voluto morire.

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Qualcuno sta uscendo tranquillo con il proprio cane fra le gambe, io mi lancio nello spazio loro e del portone e con i jeans stretti fletto le mie gambe il piรน possibile e incomincio la rampa di scale, a metร  il fiato comincia a mancare, devo tornare lucido, quello che sale le scale รจ lโ€™uomo e quello che invece deve agire รจ il poliziotto.

Digito il numero velocemente.

โ€œStazione dei Carabinieri di Lucca, buonasera.โ€

โ€œCommissario Fabrizio Prandoni, polizia di Bergamo. Mi passi il Maresciallo Corrini, subito รจ urgente.โ€

โ€œUn attimo.โ€

Poi sposto il cellulare dallโ€™orecchio e cerco disperatamente la voce di Beatrice lungo le scale, la cerco viva e presente ma niente di lei mi dร  questo rimando.

โ€œPrandoni che succede?โ€

โ€œHo bisogno di aiuto, la Mantovani รจ in pericolo, adesso non ho tempo di spiegarle tutto, mi mandi qualcuno al numero 3 di via Santa Croce, velocemente.โ€

โ€œรˆ armato?โ€

โ€œSรฌ.โ€

โ€œQuanti sono i soggetti?โ€

โ€œAlmeno due, la Mantovani e il suo aggressore.โ€

โ€œSe la sente di procedere da solo?โ€

โ€œTra due minuti entro.โ€

โ€œCerco di mandarle delle pattuglie in dieci minuti.โ€

Poi mentre depongo il cellulare ed estraggo la pistola, penso al dover assolutamente resistere abbastanza per non far morire Beatrice.

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La giacca di Beatrice รจ morbidissima, devโ€™essere cachemire e questa รจ ormai lโ€™unica sensazione che riesco a sentire sul mio corpo, a parte il freddo improvviso e intenso.

Devo provare ad alzarmi, devo farlo.

Cerco la mia borsa ma non la vedo, non รจ piรน accanto a me, sento qualcosa di caldo scivolarmi addosso mentre la testa si alza pianissimo da quel tappeto ormai umido del mio sangue.

Giro gli occhi di lato, il paracolpi messo allโ€™angolo per non far andare la porta addosso al muro deve avermi colpito piรน forte di quello che potevo immaginare, รจ pieno del mio sangue ed io per la prima volta nella mia carriera mi ritrovo nel ruolo della vittima.

Mi aggrappo al muro sporcandolo di rosso e mi alzo in piedi, con dei passi corti e vacillanti mi avvicino alla porta, ha portato via la mia borsa ma ha lasciato le chiavi nella toppa, che era cosรฌ stupido avrei dovuto capirlo subito, giro la chiave lunga e apro la porta, cosโ€™รจ che aveva detto Beatrice? Resistere per non morire, ma prima che la mia mano resti sulla maniglia abbastanza a lungo per aprila del tutto, cado a terra nuovamente e questa volta sembra un tempo destinato al per sempre.

Con il fiato cortissimo sono davanti alla porta che separa la mia paura dalla morte di Beatrice, la pistola รจ puntata dritta davanti a me, un colpo di piede e la porta si apre facilmente creando un angolo stretto di luce.

Qualcosa di solido la blocca dallโ€™interno e la bozza di un corpo si dilata nei miei occhi, ed io penso solo non lei, non ora.

Mi infilo dentro e quando la vedo il mio cuore ha un sussulto nuovo e inaspettato.

โ€œCaterina! Resisti, chiamo lโ€™ambulanza.โ€

E poi un urlo di donna riempie spaventosamente la stanza.

Serie: Fino all'ultima paura


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