Francesismi

Serie: Wiccats.


Le Silfidi sono le attuali gerenti del potere magico. Gestiscono, controllano e amministrano la magia. Sono figure femminili eteree e hanno una controparte maschile chiamata Silfo.

Il carattere di Marco Michielin era davvero particolare, oltre che indisponente ed assolutamente volgare.
Davide lo sopportava a stento.
– Oh, Marco – chiamò Giorgio. – Ma chi hanno assunto? Alex Consani, la modella? Come mai questa agitazione? –
– È il culo! Ha un culo spettacolare! Te lo giuro, ma ho visto solo quello. Hanno assunto una figona per quello sfigato di Ariele! Ma dimmi te… Il reparto che vende meno e assumono pure gente! – disse il collega con una voce resa stridula dall’invidia.
– Ariele è sempre stato da solo da che ho memoria, quando finisce il turno siamo noi che dobbiamo occuparci dei suoi clienti… serviva come il pane qualcuno in quel reparto. – Davide parlò guardando l’asfalto, nella sua testa si stava formando un’ombra di dubbio inquietante.
– Michi, hai per caso visto la tipa nuova? Come… che aspetto ave— –
– Ha un sedere che canta! Roba da incorniciare in salotto… tipo quadro d’autore! Un Rembrà! Un Renuà! Un— –
– Ho capito, ho capito! Non aveva una faccia! –
Davide si fece avanti, intenzionato ad entrare e a iniziare la sua giornata lavorativa.
Spostò il magazziniere come se fosse un bimbo piccolo: sollevandolo dai fianchi e spostandolo indietro.
– Ohi! Ma che casso sito drio fare? – esclamò il tipo tozzo e ben piantato preso alla sprovvista.
– Scusami Jacopo! Ma devo sistemare il reparto, non posso passare la giornata ad aspettare che tutti abbiate ammirato il sedere della nuova arrivata. SCUSATEMI! – usò un tono autoritario, quasi arrabbiato, tanto che il gruppo di persone cominciò a spostarsi attraversando il corridoio con un vociare concitato di ipotesi sulle curve sinuose di una certamente imbarazzatissima ragazza appena assunta, pensò lo stregone sempre più infastidito.
Arrivò a fatica agli armadietti, due colleghi del reparto telefonia si stavano chiedendo se avrebbero arrestato Ariele per atti osceni entro la mattinata.
Davide non trovò la maglietta della sua divisa, ricordandosi, solo dopo una seconda ricerca, di averla portata a casa il giorno prima, tornato dalla lezione di informatica per principianti impartita alla strega nera.
Si
guardò dietro la spalla per valutare il grado di attenzione dei due ragazzi, poi materializzò la maglietta tra le mani, senza fare alcun rumore, solo un rapido flash azzurrognolo.
– Ti scatti i selfie in spogliatoio? – chiese divertito Giancarlo, il collega con l’aspetto da satiro.
– See! Poi li mando alla nuova commessa con un invito galante! – fu la risposta ironica dello stregone.
– AH! Allora stai fresco! Quella è una raffinata! 
Pare sia tedesca, parla a fatica l’italiano, ma si fa capire in altri modi! – Risero tutti allegramente, Giancarlo chiuse l’armadietto e si allontanò insieme all’altro commesso.
Davide cominciò a temere il peggio. Indossò la maglietta blu con il logo del negozio sul pettorale sinistro e richiuse lo sportello di metallo grigio.
Giorgio stava avanzando con calma nel corridoio affollato, fortunatamente tutt’intorno la situazione sembrava essere tornata alla normalità.
– Mi cambio e sono in reparto Da’! Tu inizia con le variazioni prezzo! – disse il ragazzo con il pizzetto curato incrociando il mago dei computer.
– Tranquillo Giò! Fai pure con calma. – Davide diede una pacca sulla spalla dell’amico e andò in direzione della zona vendita, spingendo la  porta con decisione e colpendo la schiena della capo reparto dei grandi elettrodomestici.
– Hei! – urlò sorpresa, andando a poggiarsi pesantemente contro una lavatrice in offerta.
– Mi vuoi uccidere? – chiese con una punta di rimprovero.
Accanto alla ragazza colpita accorse l’amica e collega preoccupata:
– Controlla prima di spalancare con tutta la forza le porte! E che caspita! – lo rimproverò anche lei.
– Ma-Maela, perdonami! Stai bene? Ciao Lorenza! Ma che ci facevate dietro la porta? – chiese il commesso stregone aiutando la ragazza a rimettersi in sesto con un piccolo e discreto incantesimo di cura.
– Sto bene, sto bene Davide. Scusami tu, eravamo imbambolate a seguire Ariele che sta facendo il giro del negozio con la tipa nuova – si giustificò Maela, meravigliandosi del fatto che, oltre al dolore alla schiena, le era passato anche un mal di testa cronico che la torturava da un paio di giorni.
– L’avete conosciuta? Com’è? E non ditemi che ha un culo spettacolare! A chiunque chiedo, ricevo solo la descrizione di due natiche toniche senza volto che camminano… – Le ragazze risero contemporaneamente alla battuta di Davide.
– No, l’abbiamo solo intravista. È un’altissima biondona straniera, russa ha detto Jacopo… ma ci credo poco. Comunque è vero: ha un culo per-fe-tto! – risero nuovamente.
Una strega russa? Pensò il mago preoccupato per una nuova battaglia.
– Vado a sistemare il mio reparto! Magari è anche simpatica! Vedremo… –
Salutò le ragazze e si diresse verso la sua postazione. Accese i computer, allineò tutta una fila di stampanti con uno sguardo abbinato ad un incantesimo di posizionamento e ordine.
Le porte principali del negozio vennero aperte. Trovò il foglio con le variazioni dei prezzi sul mobiletto con il terminale per i codici e per il controllo della disponibilità della merce in magazzino: tre cartellini nuovi da stampare: il primo era di una stampante lase…
– Bonjour à mon sorcier préféré! – una voce familiare in un francese avvolgente ed emozionante.
– Nadine? – Davide si girò di scatto per la piacevole sorpresa, con un sorriso sciocco dipinto sul suo viso di terracotta.
Indossava la divisa del negozio blu con il logo di una galassia stilizzata in bianco sul seno sinistro.
– Che cazzo? – chiese l’addetto vendita magico preso alla sprovvista da quella visione.
– Che sucsede? –
Un accento nel posto sbagliato e la “ci” pronunciata come una esse lo fecero sorridere nuovamente: – Sei tu la nuova assunta! Ma come… E perché non riesco a guardarti in faccia? –
Davide stava lottando furiosamente con la sua morale imbarazzata nel fissare il seno piccolo e anch’esso perfetto della strega.
– C’est une sorte d’écran ! Ehm… Come una ipnosi! Si dice ipnosi, no? Ho puntato sul seno e sul… culo? Così nessuno ricorda della faccia! – Aveva un tono divertito ed eccitato.
– Ma non ti dà fastidio che ti guardino così? Io vorrei seppellirmi! –

Serie: Wiccats.


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Discussioni

  1. Dalle parti di Modena si dice anche “culo che parla”. 🍑
    Adoro come gestisci le scene dinamiche, quelle con tanti personaggi che interagiscono tra di loro e che rimangono sul verosimile. Giuro, mi sono sentita presa sottobraccio e trasportata in negozio come collega di Davide! 😼
    Furbetta la streghetta, ma… speriamo che Matilda non becchi Davide fissarla più in basso del dovuto. 🙀

    1. Ciao Mary! ♥ Come faccio a dirti che Matilda è la villain? beh, una antagonista un pochino particolare, ma sto preparando il terreno di gioco… 😀 Cioè, ho già scritto tutto, ma faccio finta di non sapere niente!
      Dai che Nadine e la sua Juno diventeranno un’ottima spalla nel continuo che si sta delineando nella mia testa intasata! Grazie mille Mary, lo sai… Non serve che ti dica niente! ♥

  2. Ciao Emiliano, scusami che era da un po’ che mancavo. Ma eccomi qui, ho recuperato la lettura e continuo a divertirmi. Mi sembra anche che il tuo stile, già praticamente perfetto, continui a migliorare. I dialoghi sono sempre frizzanti e mi piacciono molto le ‘incomprensioni’ e i battibecchi che spesso si scatenano. Fortissima questa scena finale. Una bella spinta! 🙂

    1. Ciao Cristiana! È sempre bello leggerti. Taci che sono anche io indietro con quello che scrivi e devo recuperare un sacco di altre serie! Grazie mille per le tue meravigliose parole, anche se sono esagerate, riescono a farmi stare a un metro e mezzo da terra e con un sorriso grande quanto una casa.
      È un momento apparentemente tranquillo per Davide in preparazione al disastro che seguirà… Vediamo se riesco a finire il disegno per il prossimo episodio così lo pubblico in serata o al massimo domani mattina! 😀

  3. Fantastica la streghetta che punta sul culo e sul seno per far scordare la faccia🤣🤣🤣
    Un bel trucchetto che di solito ci fa incavolare, ma sfruttato al contrario funziona a quanto pare.
    Mi hai fatto venire la famosa battuta che si fa ai maschietti quando vuoi sapere a cosa sono interessati davvero:”che colore ho gli occhi?” E il 90 per cento non lo indovina mai🤭🤭🤭
    Son curiosa di sapere che ci fa assunta lì….

    1. Ciao magnifica Dea! Nadine, la strega delle rocce, essendo stata sconfitta da un ragazzino di ventisei anni, vuole scoprire un po’ di cose e l’unico modo che ha per trovare delle risposte è chiedere direttamente… almeno così ragiona lei. L’incantesimo che costringe TUTTI a guardarle il fisico è, una sua idea fatta senza rifletterci troppo. Direi che la francesina è una strega abbastanza istintiva, non ha un livello di pianificazione lungimirante.
      Comunque il mio è tutto uno stratagemma per poi arrivare al disastro finale. 😀
      Grazie mille Dea, in questi giorni confusi sei il mio faraglione! ♥