Adolfo Aprile
Serie: Loro, i primi.
- Episodio 1: Elda Maggio
- Episodio 2: Matilde e Leonardo Giugno
- Episodio 3: Rina Luglio
- Episodio 4: Luigi Gennaio
- Episodio 5: Mena Febbraio
- Episodio 6: Alessandra Marzo
- Episodio 7: Adolfo Aprile
STAGIONE 1
Adolfo lo incontro al mercato del giovedì. E’ chino a guardare dei pomodori , in dubbio se comprarli o no. Da quando non può più toccarli , non se ne fa una ragione. Prima li palpava uno a uno, come le chiappe di una bella moraciòna, parola sue, e li comprava solo se morbidi e lisci, ora si deve affidare solo alla vista, che tanto buona non è.
Prendo fiato
“Buongiorno signor Adolfo!”
“Buongiorno un corno! No ghe vedo àltro!” Che significa, non ci vedo più.
“Vuole che l’aiuti?” Domanda retorica di cui conosco già la risposta.
“No! Faso mi!”
Alla fine ne sceglie tre insieme a delle foglie di basilico che si fa regalare perché ha già speso troppo.
Adolfo vive in un quartiere popolare in un piccolo alloggio in affitto, percepisce una pensione d’invalidità per reduci di guerra, di circa 600 euro al mese. Il mese è lungo e i soldi sono pochi, ripete spesso.
“ Forza andemo! Aqua,padre, che ‘l convento se brusa!” Per sollecitarmi a fare presto.
Lo affianco a debita distanza, perché non vuole passare per un disgrassià, mentre ci incamminiamo verso casa sua.
Una volta arrivati, la prima cosa che fa è sedersi. Questo è il segnale che ormai si fida di me. Quando mi conosceva appena rimaneva in piedi tutto il tempo della mia permanenza al suo domicilio e nonostante lo vedessi patire, con le gocce di sudore che gli colavano lungo il viso e gli occhi stretti a fessura per la sofferenza, non mi sono mai permessa di invitarlo a sedersi. Avrei minato la relazione d’aiuto.
Appena si è un po’ ripreso, inizia il rituale della preparazione del caffè. La sua cucina è stretta e lunga. Tiene tutto ciò che gli occorre a portata di mano, non ci sono armadietti con gli sportelli ma solo mensole che corrono per tutto il perimetro dei muri. Adolfo è alto e magro, longo come na àtola, direbbe lui . La sua gamba sinistra è stata maciullata dall’esplosione di una granata inerte ma non l’ha persa. Ha grandi e profonde cicatrici sulla pelle e le ossa sono state ricomposte alla bell’e meglio lasciandogli in eredità un dolore perpetuo e costante che si intensifica se cammina, sta troppo in piedi o se cambia il tempo.
Per questo solo a casa usa una bàgola, un bastone da passeggio, al quale appoggiarsi.
“ Vieni, è pronto!”
Beviamo il caffè in religioso silenzio, io non ho mai osato confessargli che il caffè non mi piace, ma il mio mestiere è anche questo, mai rifiutare un gesto di gentilezza se è l’unico che l’altro può permettersi.
“C’è da destirare le àrte…” Stendere la biancheria.
“Subito!”
Penso mi abbia anche accettata perché quando mi chiede di fare una cosa , la faccio immediatamente, senza preamboli. Prima di me si sono avvicendate molte colleghe, non vuole maschi, perché le cose di casa ze roba da dòne.
Di lui si narravano le peggio cose, soprattutto che fosse un grande bestemmiatore. Quindi quando l’ho conosciuto ho giocato in anticipo. Alla prima imprecazione, gli ho recitato questo modo di dire veneto “La bestèma gira, gira, torna in coste a chi la tira!” (le bestemmie fanno male a chi le dice, tornano indietro).
E’ rimasto a bocca aperta, ma come una meridionale che parla veneto?
Non sa che ho dovuto installare una app sul cellulare per impararlo, come si fa con le lingue straniere.
“Maria!”
“ Dica!”
“Ze un bòto!” E’l’una!
E’ ora di andare, sa che ho molto da fare ed altre persone da incontrare e non vuole che faccia tardi. In fondo anche questo è un gesto di gentilezza.
Serie: Loro, i primi.
- Episodio 1: Elda Maggio
- Episodio 2: Matilde e Leonardo Giugno
- Episodio 3: Rina Luglio
- Episodio 4: Luigi Gennaio
- Episodio 5: Mena Febbraio
- Episodio 6: Alessandra Marzo
- Episodio 7: Adolfo Aprile
Pensavo, leggendo, che una delle maggiori doti che dovrebbe possedere un essere umano è quella dell’EMPATIA. E qui, c’è tutta
““La bestèma gira, gira, torna in coste a chi la tira!””
😂
““No! Faso mi!””
Questo me se familiar, son veneta 😂
Leggendo ho avuto quasi la sensazione di guardare un film, molto attuale, realistico e mai pesante. Inutile dirti che continuero´ a seguirti volentieri.
Ciao, ho letto tutti e 4 tuoi racconti da OSS. Sono degli spaccati che dietro la parvenza delle battute esilaranti, danno modo al lettore di soffermarsi e riflettere. Su loro, i primi.
Molto simpatico questo racconto!