
Aurora
È ancora buio quando non visto esco dal San Michele, oggi ricordo bene la strada e la percorro con scarpe fuori stagione.
Un netturbino che non riconosco mi saluta perplesso ma non si avvicina, io proseguo per via Carlo Amalfi non ricordo perché ma devo fare presto. Via Savino e poi Ripa e Iommella, ora anche i profumi di mare e d’agrumeto m’indirizzano meglio.
Ho solo in mente te, quando raggiungo il civico novantasei, mi tranquillizzo nello scoprire che le chiavi aprono ancora il cancello, ora devo solo raggiungere la scogliera, lasciandomi guidare dai miei passi.
Taglio per un campo a riposo per evitare la masseria e imbocco i primi filari. Il profumo di aranci, limoni e salsedine definiscono il ricordo di un abito da sposa, del tuo sorriso, il compiacimento delle campane di Sant’Arcangelo.
È quasi ora, un’alba di fuoco incendia le nuvole all’orizzonte e dalla balaustra sullo strapiombo urlo “Sono qui”, scoppio a piangere mentre ripeto a bassa voce “Aurora… sono qui”.
Pochi secondi e alle mie spalle sento il ringhio di un cane. Non mi scompongo, non mi volto neanche. Ora i cani sono due e Luna mi riconosce, si avvicina scodinzolando. Si avvicina anche il guardiano, “Chi è lei? Come ha fatto a entrare, questa è proprietà privata!”.
Mi volto e m’inginocchio a salutare Luna che mi coccola, l’altro cane ha la museruola, il loro padrone indossa la mascherina.
”Insomma lei chi è, come fa a conoscere i cani?”, rialzandomi “Mi perdoni, anni fa lavoravo qui… mi conceda qualche minuto”, ora sono riconosciuto e capisco che la mia storia mi ha preceduto.
Il nuovo guardiano si presenta “sono Alfredo, è un piacere conoscerla”, ha i guanti di pelle nera, io nemmeno la mascherina, ma mi tende la mano e la sua stretta è sincera, non serve aggiungere altre parole. Si allontana di qualche metro e osserva con me lo spettacolo del golfo di Sorrento.
Ora mi ricordo Aurora, ricordo tutto. L’incidente, la corsa in ospedale, il sangue e la promessa che non riesco ancora a onorare, di amarti e rispettarti solo fino alla tua morte. Sento il respiro della città, le nostre colazioni al bar, i suoni delle barche nel porto e il tuo fiato sul collo, sì, anche quello. Ti amo, Aurora, non voglio staccarmi da questa balaustra come non voglio staccarmi dal tuo ricordo. Al mio prossimo risveglio tornerò qui e vivrò ancora questi fiori d’arancio.
Alfredo si accorge del mio turbamento “è meglio andare… l’accompagno volentieri se le fa piacere”, annuisco dicendo “oggi c’è la torta di mele, Aurora ne va matta”.
La luce cambia il paesaggio, la magia lentamente svanisce, le nuvole si spengono, il cielo abbraccia tutto nel suo colore preferito.
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Una vera perla, grazie di averla scritta e condivisa. Delicata e forte, dolce e potente.
Grazie per gli apprezzamenti, ora non scrivo più in prima persona e non interpreto più i miei personaggi. sono passato in terza singolare e scrivo con metodo wipbooks. “I Racconti della Piazza” sono tutti ambientati in una piazza reale, sono originario di Savona e allora ho scelto Piazza Diaz dove abitavo da piccolo. Purtroppo non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Grazie ancora
Un bellissimo testo, coinvolgente e narrato molto bene, che entra nel lettore come quelle sensazioni che appartengono alle cose perdute nonostante il nostro volere, quindi trattenute per sempre.
Ho assaporato ogni riga, tenendomi stretta a quella dolce malinconia. Una frase fra tutte, che ho già sottolineato ma voglio riportare anche qui: “la promessa che non riesco ancora a onorare, di amarti e rispettarti solo fino alla tua morte.” Chi abbiamo amato alloggia per sempre nel nostro cuore: fino a quando esiste il suo ricordo, non si muore mai.
*perdona l’ultimo “si” di troppo… 😀
“la promessa che non riesco ancora a onorare, di amarti e rispettarti solo fino alla tua morte.”
❤️
C’è un piacere disperato nell’abbandonarsi al dolore. Questa storia ha il sapore amaro della malinconia, delle emozioni perdute, dei ricordi che svaniscono nonostante i nostri sforzi. Permettimi di dirti che è scritta con uno stile meraviglioso, ti faccio i miei complimenti.