Il coraggio di pochi – parte I

Serie: I Sospiri ribelli


Esistono storie putrefacenti, macabre, spesso avvincenti, che per tranquillità personale non bisognerebbe mai raccontare. Si tratta di avvenimenti reali, lontani dal fantastico, ma vicini all’incredulità. Alcuni pensano che siano storie mai accadute, altri giurano addirittura di averne vissuta una, ma poi chi ha il coraggio di raccontarle? Tra le cose di cui molti hanno più paura vi è certamente l’ignoto, quella non conoscenza che indispone e di cui non si vuole sapere di più . Come quando la sera prima di addormentarsi si sentono dei rumori sospetti e si preferisce non sapere cosa li ha causati piuttosto che avere brutte sorprese, perché non si conosce cosa si cela nel buio della notte. Poi quando ci si addormenta? Nel torpore del sonno, quando anche la luce flebile si riposa, in quel momento, accadono le storie avvincenti.

Una di queste fu quella della principessina di Svezia che sul finire del diciottesimo secolo venne malamente insabbiata. La bambina, il cui nome si suppone fosse Matilda, un attimo prima di addormentarsi la sera udiva dei rumori tra le pareti della sua cameretta. Di notte si svegliava, piangeva, gridava. Giurava di sentire qualcuno parlare nel buio. Più volte denunciò l’accaduto ai suo genitori, ma il re di Svezia non poteva di certo far trapelare la notizia che nella residenza reale si sentissero strani rumori. Fino a quando, una mattina, la principessina scomparve; la finestra della camera era aperta e sulle lenzuola candide del letto fu trovato un ritratto della bambina firmato dal pittore Nicolas Lavreince. Due giorni dopo la principessina venne ritrovata sul cancello di un cimitero, giaceva lì, ormai cadavere e mutilata delle sue piccole dita. Oggi dell’esistenza della principessina non si ha quasi più traccia.

Un travaglio ben più orrendo toccò a una coppia che viveva nella periferia di Winchester, la vicenda però apparve solo su qualche giornale locale non molto tempo fa. I coniugi, Elen e Drake, ogni sera si sdraiavano sul tavolo nuziale e facevano l’amore per poi addormentarsi. Accadde una di quelle volte che il marito iniziò a sentire una strana melodia suonata da pianoforte proveniente dall’esterno. Quella musica però indisponeva Drake, tanto che quando la sera stava per fare l’amore con sua moglie ne perdeva il desiderio, ovviamente anche Elen udiva nitidamente la musica, ma lei non era disturbata. Di notte Drake sobbalzava in preda ad attacchi di ansia. Sentiva il pianoforte suonare. Il ritmo assillante dei tasti. Ad ogni nota un’angoscia. Al quarto giorno non ce la fece più e, in piena notte, uscì di casa per implorare i vicini di smetterla di suonare quel maledetto pianoforte. Le luci erano spente e la musica cessò non appena Drake varcò la porta. Quella notte finalmente Elen si sentì sfiorare il collo dal tocco delicato di suo marito, sentì il suo fiato sulla palle e la braccia che le cingevano i fianchi, ma quando si girò per baciarlo ricevette un colpo alla testa. Fece appena in tempo a capire che quello vestito di nero non era suo marito e poi svenne. Quando riacquistò i sensi Elen si accorse di avere le dita delle mani mozzate. Suo marito invece non fu mai ritrovato.

Ed è qui che inizia la storia di cui voglio raccontarvi: vi ricorderete del ragazzo dai capelli grigi di Praga?

Continua …

Serie: I Sospiri ribelli


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Discussioni

  1. Cambio di scena totale, mi hai portata in un’altra storia, sembra una matrioska. Il testo è crudo, io non riuscirei mai a scrivere un testo così , sei abile in questo.