
IL LUPO
Serie: IL RICHIAMO DEL BOSCO
- Episodio 1: IL GUFO
- Episodio 2: QUALCOSA NEL BUIO
- Episodio 3: UNA STRANA PRESENZA AL FUNERALE
- Episodio 4: LE ANTICHE TRADIZIONI PARLANO
- Episodio 5: DUE OCCHI
- Episodio 6: L’INCUBO
- Episodio 7: L’UOMO APPESO
- Episodio 8: IL LUPO
- Episodio 9: PAUSA DI RIFLESSIONE
STAGIONE 1
Nel suo incubo, l’uomo e la ragazzina erano sospesi a mezz’aria con la corda attorno al collo. La stavano fissando, con gli occhi vitrei e la bocca spalancata, come se avessero voluto dirle qualcosa. Come se avessero voluto metterla in guardia di qualcosa.
Trasalì. Poi registrò nella sua mente “passeggiate nel bosco”.
Intanto la donna si era persa nei suoi pensieri. Era concentrata sulla composizione di fiori secchi al centro della tavola, vedendoci però soltanto tristezza e abbandono. Anna comprese lo stato della signora, e quello che era giusto fare: salutare e lasciarla in pace ad eleborare il suo lutto. Era necessario, però, sapere ancora una cosa.
Bevve perciò un altro sorso di vino per darsi coraggio, prima di azzardare a chiedere: «Mi scusi se glielo domando, ma suo marito le ha per caso lasciato un biglietto o un qualche messaggio?»
La moglie del Toni sollevò lo sguardo, spento, cercando di concentrarsi sulla domanda. Quindi si alzò stancamente, girandosi verso la credenza in formica color amaranto alle sue spalle. Ne estrasse da un cassetto un foglietto di carta, piegato in quattro, che porse ad Anna. «Ecco, guardi. Questo è tutto quello che è stato capace di lasciarmi. Lo legga pure e poi mi faccia capire per cortesia cosa starebbe a significare.» E aggiunse: «Lei prima mi aveva fatto intendere che mio marito forse non si era ammazzato intenzionalmente. Come la sua amica. Adesso però si spieghi meglio!»
Anna lesse impietrita quello che c’era scritto:
«Non ce la faccio più, il dolore è diventato insopportabile. Neanche il bosco è riuscito a fermarlo.»
Erano le stesse parole che Elena aveva riportato nel suo biglietto, quello che aveva trovato in camera da letto. Com’era possibile?
Restituì il foglietto alla donna, riflettendo su cosa poteva risponderle per convincerla. Alla fine decise di dirle solamente la verità, o meglio, di farla partecipe della sua ipotesi. «Signora Fonda, forse può pensare che sia assurdo, ma io credo fermamente che il suicidio di suo marito e quello della mia amica siano in qualche modo collegati. Devo ancora scoprire come, ma sono più che convinta che c’entri il bosco e una qualche influenza che ha esercitato su di loro.»
L’altra la stava guardando senza espressione, forse delusa per quelle parole in fin dei conti poco persuasive e prive di fondamento. Quindi Anna concluse sottolineando: «Le parole sul biglietto che mi ha mostrato sono identiche a quelle lasciate dalla mia amica. Impossibile che sia una coincidenza!»
Fu allora che le cadde l’occhio su un piccolo oggetto oltre la donna, proprio sopra la credenza. Era stato sistemato tra un vaso di fiori ormai quasi appassiti e una fotografia con la cornice d’argento. Difficile da notare ad un primo sguardo. Ma che adesso sembrava esaltasse sopra ogni cosa. Un lupo di legno. E lo stile dell’intaglio era molto simile a quello del gufo che aveva trovato a casa di Elena.
Si alzò per andare a osservarlo meglio. Riconobbe le venature caratteristiche del legno di castagno. Il gufo e quella statuina erano stati ricavati dallo stessa pianta, ne era certa.
«Che c’è?» domandò la signora, stupita per l’improvviso comportamento della ragazza. Non capiva tutto questo interesse per una statuina di legno, per giunta realizzata abbastanza grossolanamente.
«Dove l’ha preso?» chiese Anna, rigirando il piccolo lupo nella mano, senza far caso alla domanda che le era stata posta.
La signora Fonda non ricordava affatto da dove provenisse quell’oggetto.
Ma poi all’improvviso le venne in mente. «Ah, si. L’aveva portato a casa Antonio, sarà circa un mesetto fa. Mi aveva detto di averlo comprato ad una serata di beneficenza organizzata da Mastro Francesco, l’artigiano più famoso qui in paese. Sa, è un vero maestro nel lavorare il legno. La sua bottega è sempre piena di turisti, e vende bene. Ma perché me lo chiede?»
Un’altra domanda che non avrebbe avuto risposta. In compenso la ragazza si annotò mentalmente che quel lupo di legno era apparso circa due settimane prima che il sig. Toni si lasciasse andare. Ogni dettaglio poteva essere utile per capirne di più riguardo a quegli avvenimenti ancora apparentemente indecifrabili.
Dato che era già in piedi, Anna decise che era il momento di congedarsi. «Grazie di tutto. Penso che prima o poi andrò a visitare la bottega di quell’artigiano che mi ha accennato poc’anzi. Crea degli oggetti veramente interessanti.»
Mentre era di spalle sulla soglia, prima di uscire sentì, però, che la donna le stava dicendo qualcosa.
«Presto ci incontreremo, Anna.»
Si voltò di scatto. La moglie del Toni la stava guardando con aria interrogativa.
«Ha detto qualcosa?» le domandò Anna, con un leggero tremolìo nella voce.
«No, signorina. Perché?»
«Ah, niente. Mi era sembrato di sentire una voce» disse la ragazza, scuotendo leggeremente la testa. All’improvviso, però, dietro la signora Fonda il salotto divenne tutto nero, come se si fosse insinuata una notte profonda all’interno della casa. Un vento gelido investì Anna in pieno volto, talmente forte da rubarle il respiro. Tra le raffiche, la ragazza riusciva a malapena a distinguere un suono acuto, lo stesso che ricordava di aver sentito a casa di Elena. Era comunque talmente penetrante quell’urlo disperato che le pulsavano le tempie fino a farle scoppiare la testa. Qualcuno stava cercando di comunicare con lei, e quel qualcuno sembrava stesse impazzendo dal dolore.
Rimase paralizzata dal terrore quando poi vide la testa della donna davanti a lei che si stava trasformando nella testa di un lupo. Famelico, ringhiante, con gli occhi rossi carichi di odio. La stava fissando, con le fauci spalancate e la bava alla bocca. Mentre il vento le portò il suo ringhio minaccioso:
«Presto sarai mia, Anna!»
Serie: IL RICHIAMO DEL BOSCO
- Episodio 1: IL GUFO
- Episodio 2: QUALCOSA NEL BUIO
- Episodio 3: UNA STRANA PRESENZA AL FUNERALE
- Episodio 4: LE ANTICHE TRADIZIONI PARLANO
- Episodio 5: DUE OCCHI
- Episodio 6: L’INCUBO
- Episodio 7: L’UOMO APPESO
- Episodio 8: IL LUPO
- Episodio 9: PAUSA DI RIFLESSIONE
Mi incuriosisce questa frase: «Non ce la faccio più, il dolore è diventato insopportabile. Neanche il bosco è riuscito a fermarlo.» come se il bosco fosse un riparo. Bravo Nicola.
Grazie. Anche se non mi fiderei proprio ciecamente di quel bosco 🙄
Mi devo segnare di non leggere questo storie di notte 🤣
Bravo, mi aspettavo il colpo di scena ma hai reso molto bene il cambio di atmosfera.👌
È sempre più interessante: adesso anche il lupo! E sono davvero curiosa di conoscere quel maestro, spero che lo vada a trovare alla bottega. Bravo Nicola!
Davvero intrigante. Ho apprezzato molto i biglietto d’addio: “il dolore è diventato insopportabile. Neanche il bosco è riuscito a fermarlo.» Bella la descrizione della stanza che diventa buia e, naturalmente, il lupo famelico.
Grazie mille, lo apprezzo molto 💪💪💪