La condizione delle scelte

Serie: Fino all'ultima paura


Luglio 2016

Bergamo

Il giardino della biblioteca mi accoglie discreto, ho ancora quattro problemi di matematica da risolvere ma non resisto piรน, la devo chiamare.

Voglio sentire la sua voce ora, non voglio essere sola.

โ€œCiao. Puoi parlare?โ€

โ€œDammi un attimo.โ€

Riaggancia in modo freddo ed io aspetto.

La biblioteca vista dal suo esterno รจ una grande scatola bianca e lucida, moderna e iridescente e come sempre, tra le varie persone che vengono per studiare, cโ€™รจ sempre qualcuno che finisce per farsi baciare tra le versioni di greco e latino, e parlare tutta unโ€™altra lingua, chissร  se un giorno la parlerรฒ anche io, per ora non ci penso affatto.

Il cellulare suona.

โ€œYle, eccomi. Scusa a ero davanti a tutti, ho fatto finta che mancasse lโ€™acqua e sono scesa giรน nel ripostiglio a prenderla, ho poco tempo. Che succede?โ€

โ€œMarika รจ da un poโ€™ che non ti sento, tutto bene?โ€

โ€œSono stati giorni tremendi, qua dentro รจ volato di tutto, una lite continua.โ€

โ€œMa tu stai bene?โ€

โ€œHo evitato di striscio un bicchiere di vetro lanciato per aria, solo qualche graffio.โ€

โ€œMi fai preoccupare.โ€

โ€œSto bene. Hai dato unโ€™occhiata alla lista dei treni che ti ho detto di controllare?โ€

โ€œSono in biblioteca apposta, figurati se nei posti dove siamo noi internet รจ qualcosa di possibile.โ€

โ€œAllora?โ€

โ€œHai ragione, tra un mese รจ perfetto. Sono ancora tutti in ferie e noi avremo modo di passare piรน inosservate.โ€

โ€œFai una lista delle tre coincidenze piรน giuste e poi scegliamo il giorno definitivo.โ€

โ€œVa bene, poi quando รจ tutto รจ finito le vacanze le facciamo insieme.โ€

โ€œMagari. Sta scendendo qualcuno, devo andare. Fammi sapere.โ€

โ€œTi voglio bene Marika.โ€

โ€œAnche io Yle.โ€

Poi sono di nuovo sola, rientro dentro e lโ€™aria condizionata รจ forte e ghiacciata, mi rimetto al computer e faccio finta di fare qualche equazione, mentre i numeri che mi interessano realmente sono altri, quelli che riguardano la nostra scelta, quelli che ci ridaranno la libertร .

Controllo il calendario, ancora un mese, ancora uno, poi la condizione della mia scelta sarร  definitiva, ed io sarรฒ viva.

Ottobre 2006

Portofino

Da qualche giorno abbiamo lasciato la Puglia, ci รจ dispiaciuto molto, con la sua terra rossa e i suoi ulivi rigogliosi e quel mare che sembra un vetro lucidissimo di bottiglia verde, siamo stati bene, sono state cene di orecchiette e mozzarelle, di Negroni bevuti in riva al mare e tanti pensieri da scioglierci dentro.

Guardo mamma e papร , li vedo sereni, ma immagino il fardello che hanno dentro, ogni nostra minima mossa รจ calcolata e tutta questa leggerezza suggerita dalla scenografia mozzafiato, sono solo piccoli attimi di respiro che ci prendiamo tra la preoccupazione e lโ€™ansia del come agire, siamo insieme, ce lโ€™abbiamo fatta, ma poi cosa accadrร ? Dove andremo? Dove vivremo? Durerร  tutto questo?

La condizione della nostra scelta ci ha imposto questo, lโ€™attesa.

So che i miei genitori hanno contatto diversi avvocati per poter aiutarci in questa situazione, di fatto siamo tutti dei fuggitivi e ogni sirena รจ per noi un richiamo alla realtร , nessuno sembra avere le giuste soluzioni, ma mamma ha trovato un avvocato a Bergamo che sembra tosto, e stiamo valutando quali saranno le nostre prossime mosse, il mare รจ bellissimo, ma credo che tutti noi abbiamo voglia di tornare a casa, per questo adesso ci siamo avvicinati, e la Liguria sembra essere una culla bellissima in cui vivere questa attesa.

Adesso guardo Portofino e nel suo bar piรน bello, quello a un metro da molo, dove guardi i piccioni rubare le patatine e poi sfiorare il pelo dellโ€™acqua, con le sue sedie in vimini e i cuscini morbidi a righe bianche e blu, sorseggio il prosecco felice nel mio maglioncino sottile rosso lacca, fa caldo e il sole ci arriva addosso come un abbraccio sentito e lungamente voluto, mamma mi ha tagliato i capelli quando ancora eravamo in Puglia, sopra il tetto di un trullo che abbiamo scoperto non avere lโ€™acqua e da cui siamo scappati quella notte stessa, ma i capelli me li ha tagliati lo stesso, cosรฌ da asciutti, e sono venuti benissimo.

Mi ha fatto una frangia voluminosa tutta scalata davanti, che adesso si agita nel vento e solletica i miei occhiali da sole, mentre dietro sono ancora lunghi sulla schiena, abbiamo dato un tono di rosso in piรน perchรฉ erano schiariti proprio tanto ed erano quasi gialli, mamma dice che quando sono nata ero proprio cosรฌ, un poโ€™ bionda e un poโ€™ rossiccia.

Lo abbiamo fatto anche per cambiare un poโ€™ di aspetto ed essere meno riconoscibili, e tutto questo mi fa sentire come dentro ad un film, e per la prima volta dopo tempo, la visione della vita che vedo, mi appare davvero bella.

Dicembre 2016

Bergamo

Lo attendo fasciata in un lungo abito in maglia, fuori dal mio studio la neve si รจ accumulata sui tetti e sui muretti e come da tradizione, i marciapiedi della cittร  sono uno strato poltiglioso grigio fumo, la neve cittadina italiana non รจ magica come nei film americani, il traffico si blocca, il ghiaccio impedisce un passo svelto, molte persone cadono, i negozi sono inutilmente affollati e la gente interpreta lo stile natalizio con un dubbio gusto, a metร  tra il povero e il volgare.

โ€œCaterina?โ€

Mi volto a guardare Lucia, รจ nuova e mi dร  giร  del tuo, ma non ho voglia di discutere.

โ€œDimmi.โ€

โ€œรˆ arrivato.โ€

โ€œFallo entrare.โ€

Mi siedo sulla mia poltrona nera e morbida, in attesa di qualcosa che Fabrizio mi aveva promesso e che non ho ancora avuto.

Adesso lui entra e mi vede, lo guardo come fossimo in tribunale.

โ€œHa quello che le ho chiesto?โ€

โ€œQualcosa sรฌ, ma non molto.

โ€œSi sieda.โ€

Non cโ€™รจ gentilezza nella mia voce, ma sola rabbia e fretta, e il tocco austero che il mio ruolo impone.

โ€œAllora, Vincenzo Bini nato aโ€ฆโ€

โ€œSรฌ questo lo so giร , passi al resto.โ€

โ€œNon cโ€™รจ molto altro, ha studiato come agrario e ha sempre fatto questo lavoro creando delle piccole o medie cooperative nellโ€™ambito dellโ€™agricoltura, ha un profilo ammirevole, รจ un uomo di fede, aiuta la chiesa e diverse fondazioni umanitarie, tutte legate allโ€™infanzia. Fa molto beneficenza, come le dicevo รจ molto attivo nel sociale.โ€

Io lo guardo un attimo, a parte dove รจ nato e qualche informazione stupida, io so solo che รจ bravo a scopare, ma questo allโ€™investigatore privato รจ meglio non dirlo.

Lui mi guarda come se volesse capire il mio pensiero, poi continua.

โ€œA livello privato nulla da dire, sposato da trentโ€™anni, ha due figli di cui si occupa nei ritagli di tempo ma sembra un padre, come si dice, amorevole. La moglie รจ la classica casalinga fedele, dieci anni fa hanno perso un figlio.โ€

โ€œAh. Questo non lo sapevo.โ€

โ€œPerchรฉ avrebbe dovuto?โ€

Uno a zero per lโ€™investigatore, รจ riuscito a toccarmi sul personale.

โ€œMi tolga una curiositร , si guadagna bene oggi nel suo lavoro?โ€

โ€œSe sai come gestirlo, certamente.โ€

โ€œQuindi immagino che la sua parcella salata non sia discutibile.โ€

Sorride divertito.

โ€œNo.โ€

โ€œMi dica la cosa piรน importante, sa dovโ€™รจ?โ€

โ€œOvviamente sรฌ, si trova in un hotel in pieno centro a Lucca.โ€

Mi passa una cartellina con tutti i dettagli e lโ€™indirizzo.

โ€œVuole che vada lรฌ e continui a investigare?โ€

โ€œNo, grazie. Ci vado io. Il suo lavoro finisce qui.โ€

La condizione delle scelte comporta anche questo, girare una scena dโ€™azione senza controfigura.

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La condizione della mia scelta รจ solo una, accelerare i tempi e saltare una parte di attesa.

Non esito piรน, prendo il cellulare in mano e lo chiamo.

โ€œFabrizio?โ€

โ€œCarla, speravo nella tua chiamata.โ€

โ€œTu sei in una posizione di mezzo, lo sai vero? Hai condotto le indagini, hai preso Batini, ma ora la parte grossa spetta a noi, io e te non ci siamo mai sentiti.โ€

โ€œVuoi insegnarmi il mio lavoro?โ€

โ€œBasta che tu non mi insegni il mio. Tra qualche giorno verrร  reso tutto noto e immagino sarei anche tu interrogato e sentito sui fatti, ci sono novitร .โ€

โ€œFammi indovinare, Batini non era lโ€™elemento chiave.โ€

โ€œInfatti, so che sei sempre stato convinto di questo. Cโ€™รจ un altro DNA mischiato in una ferita sul corpo di Ylenia, ho trovato un pezzo di pelle corrispondente alle labbra sulla sua coscia. Questa persona ha tra i cinquantacinque e i sessantโ€™anni, dai i primi campioni ho trovato una moltitudine infinita di terriccio, ognuno diverso dallโ€™altro e tracce di fertilizzante.โ€

โ€œCredi sia morta in quel campo?โ€

โ€œProbabile, ma non tutta la terra corrisponde con quella di quel campo.โ€

โ€œQuindi qualcun altro voleva violentarla e forse lโ€™ha uccisa.โ€

โ€œSรฌ, รจ cosรฌ. Ho trovato segni violenti dellโ€™abuso.โ€

โ€œDio.โ€

โ€œFabrizio se avevi qualche sospetto prima di questo, ora puoi prenderlo in considerazione, ma mantieni un basso profilo.โ€

โ€œStarรฒ attento e Carla, grazie.โ€

โ€œE di cosa, io e te non ci siamo mai sentiti.โ€

Poi riattacco, guardo la Chiesa che ho davanti a me ed entro a pregare, la condizione che ti spinge a scegliere ti impone un equilibrio precario molto sottile, in cui il perdono ogni tanto รจ qualcosa a cui fare appello.

Dicembre 2016

Bergamo

Casa di mia nonna รจ sempre accogliente e penso che dovrei chiamare mia madre e dirle, almeno ogni tanto, come sto, con nonna era piรน facile, lei sembrava capirmi realmente, era quella che da bambino mi mandava in giro da solo per tutto il paese a farle la spesa, ma nessuno pensava che mi potesse succedere qualcosa di male.

La condizione della mia scelta, dopo la telefonata di Carla, รจ chiara e consapevole.

Devo telefonare a Beatrice, subito.

Serie: Fino all'ultima paura


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