
La seconda guerra a scacchi
«Miei cari amici, benvenuti! Questa è una nuova geopolitica, una geopolitica molto razzista… è quella degli scacchi.
«Dunque, immaginatevi un luogo vasto e piano, una pianura in pratica, in cui ci sono tanti paesi diversi ma uguali fra loro…
«I bianchi e i neri…
«Ogni nazione è quadrata e una nazione bianca ha intorno nazioni nere. Sì, esatto, come gli scacchi.
«Ebbene, questi paesi si fanno la guerra. I bianchi detestano i neri, li odiano, li ucciderebbero tutti e vorrebbero che tutto fosse bianco. La stessa cosa dicasi per i neri, che pure loro odiano i bianchi e vorrebbero spazzare via i bianchi. Sì, sarebbe tutto un massacro. Ma solo che… c’è un però.
«Ecco, il però è solo il fatto che in queste guerre, che si combattono soprattutto agli angoli dei quadrati dove i bianchi cercano di impedire ai neri di comunicare e scambiarsi rifornimenti – che poi è la stessa cosa che fanno i neri – nessuno riesce a prevalere.
«Il fatto è che se i bianchi sono un tot x, i neri sono lo stesso tot x. In questa maniera questi conflitti non hanno mai fine, non hanno neanche capo né coda perché sono insolubili, sono infiniti.
«Questa, miei cari amici, è la guerra a scacchi. O meglio la seconda…
«E cos’altro ci sarebbe da dire, se non che tutto è inutile e superfluo? Ci sono bianchi e neri che si combattono senza quartiere, sono spietati l’uno con l’altro ma nessuno sa cosa succederà una volta che la propria fazione avrà trionfato. E lo sapete perché? Per il motivo che nessuno lo sa, e anzi, il desiderio di tutti è continuare a combattere e se non fosse una lotta tra bianchi e neri sarebbe tra bianchi bianchissimi e bianchi un po’ neri.
«Alla fine, miei cari amici, è tutto qua: la gente vuole distruggere e uccidere, e ancora distruggere e uccidere, e per quel che mi riguarda potete andarvene a quel paese tutti…
«E tanti saluti a Satanasso!».
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“«Alla fine, miei cari amici, è tutto qua: la gente vuole distruggere e uccidere, e ancora distruggere e uccidere, e per quel che mi riguarda potete andarvene a quel paese tutti…”
Purtroppo è un’amara realtà, applicabile anche in altri ambiti. Molti vogliono prevalere ad ogni costo
E’ sempre stato così. Grazie per il commento, Micol!
Una riflessione un po’ amara, ma veritiera sulla natura autoditruttiva dell’uomo. Bravo
Grazie, Alessandro 🙂