Sentimenti sospesi 

Serie: Fino all'ultima paura


Ottobre 2016

Bergamo

Beatrice sta aspettando Giacomo sotto un vecchio arco della cittร , lรฌ, da quel punto esatto, qualche anno fa svoltava lโ€™angolo per andare a scuola, passava con la borsa a tracolla e gli stivali alti sotto quel portico romantico che custodiva una piccola libreria, adesso quel negozio carino pieno di volte e libri รจ stato sostituto da un piccolo supermercato borghese, scritte verdi e profumo di pane commerciale in cambio delle pagine scritte da sconosciuti e piene comunque delle vite proprie.

Da altre scuole adesso bambini e ragazzini si mischiano in zaini pesanti e giacche slacciate che sanno di libertร , capelli scomposti e cellulari pronti a far vibrare le canzoni tra il pullman e il proprio arrivo a casa, le ragazze si ritoccano i gloss alla pesca e le mamme nelle zeppe alte giocano a scacchi con i sassi sconnessi della strada, qualcuno grida un ciao, altri si dicono che si stavano aspettando e tutto si fonde con lโ€™odore dei ristoranti e dei bar, aperti sulla piazza, nella loro ora produttiva della pausa pranzo, Beatrice si chiede a quale dei tavolini che ha accanto si siederanno lei e Giacomo.

Ragazzi sui muretti, come iconici cartelloni cittadini, si passano la lingua fra un bacio e lโ€™altro, i gloss alla pesca contro il sapore delle prime sigarette giovanili, quel sapore che Beatrice ignora e che anche lei ha ritrovato solo nei baci con Giacomo, poi un poliziotto le passa accanto, ferma un auto di pattuglia, saluta il conducente e riprende il suo tragitto, una fitta precisa allo stomaco la invade nel pensare a Fabrizio, รจ da mezzora che prova a chiamarlo ma senza risultato, per un commissario sarร  normale non essere raggiungibile, ma quella distanza fra loro inaspettata, nata da una vicinanza ancora piรน sorprendente,le getta addosso il senso irrequieto di non sapere piรน a quale dei due uomini che sta aspettando, appartenere.

Giacomo le viene incontro piano, come una rallentatore speciale a lei riservato in cui poter guardare ogni dettaglio dellโ€™uomo che aveva amato, ha la sigaretta accesa e la fede ancora al dito, lei si guarda la mano sinistra, lโ€™anello di fidanzamento lโ€™aveva tolto nella notte appena passata con Fabrizio, toccarlo con quellโ€™anello le era stato impossibile e adesso sullโ€™anulare resta sole un giro sottile di argento e il segno chiaro dellโ€™abbronzatura mancante.

La sigaretta nella mani di lui รจ come una piccola luce di Natale, quella che accendi nel segno della speranza, quella che nel suo lampeggiare ti trasmette un segno forte di calore, come a sapere che sei a casa.

Si erano sempre baciati, ad ogni addio, erano ritornati li stessi di prima, nel bene e nel male, e adesso Beatrice aspetta quella sua mossa, le labbra certe di chi sa come trovare le tue, come le chiavi che entrano automatiche nella toppa, non cโ€™รจ incertezza, non cโ€™รจ agitazione, รจ lโ€™apertura del cuore come ingresso all’anima, ma ora รจ diverso, il cuore di Beatrice รจ uno spazio recondito, smarrito, in cui sa benissimo che non puรฒ piรน vedere Giacomo come suo marito.

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Le sto andando incontro piano e non perchรฉ non abbia voglia di abbracciarla, ma per la paura di toccarla e avere la certezza che possa essere diversa, che possa essere perfino giร  di qualcunโ€™altro.

Da quanto tempo ormai ho sentito il suo distacco, il suo vuoto in mezzo a noi, io che forse lโ€™ho delusa piรน di tutti e che lโ€™ho amata come nessuna prima, sรฌ sono solo frasi fatte, ma un uomo con quelle frasi preconfezionate ci costruisce intere certezze, perchรฉ nulla nella mia vita รจ stato piรน certo di Beatrice, eppure non mi รจ bastato per fermare la sua lontananza, per farle capire abbastanza che quello che ci eravamo promessi fosse ancora possibile.

Adesso che la rivedrรฒ vorrei subito averla accanto, abbracciarla e imprimere le sue labbra non solo nella mia memoria ma di nuovo nel mio presente.

Quanto รจ bella ora che la rivedo, bella perchรฉ mia, i suoi tratti uniti a tutti quei pezzi di episodi passati insieme e le sue mani eleganti come lunghe file di destino a cui io, testardamente, ho chiesto asilo.

Ha raccolto i capelli, sono rare le volte che lโ€™ho vista con lo chignon, lo fa quando vuole farsi bella, come ad una festa oppure invece quando ha fretta, vorrei poter dire che lโ€™ha fatto per il primo motivo e per esserlo ai miei occhi, ma le ciocche scomposte contro le spalline del vestito, sembrano indicare il poco tempo di assemblaggio fra una forcina e lโ€™altra.

โ€œGiacomo.โ€

โ€œCiao amore.โ€

Non ho mai smesso di chiamarla cosรฌ, nemmeno da arrabbiati, nemmeno ora da separati.

Allora prova a baciarla, senza pensarci, il gesto diretto di chi ha condiviso la vita fuori e dentro il letto.

Lei mi sfugge piรน e piรน volte, รจ una lotta tenue di labbra che non vogliono arrendersi e nemmeno aprirsi a due lingue che non sanno ancora cosa dirsi, la sento diversa, il suo profumo รจ mischiato a quello di qualcuno che io non conosco ma che sento esserle rimasto addosso, cโ€™รจ bruciore di gelosia e bruciore di legno e incenso che mi si ficca nella narici, piรน sotto, il cuore del suo profumo alla vaniglia aggiusta tutto e la spingo avanti, sotto il portico, contro il muro, con foga, come quando a vent’anni lโ€™ho conosciuta e ho promesso di non lasciarla mai piรน.

Finalmente รจ bacio, del tipo che non conosce fiato, le casca la borsa e si arrende,mi morde le labbra e mi assapora, si appende al mio collo, mi sfiora la guancia, con quella mossa morbida di dita che solo lei sa cucirmi addosso con tanta perfezione.

โ€œMi sei mancata.โ€

โ€œVieni, beviamo un caffรจ.โ€

โ€œSto in hotel, sali da me.โ€

Adesso sembriamo due amati che rubano il tempo nella vita dellโ€™altro pur di vedersi, due vagabondi senza casa che si rifugiano nei letti candidi degli alberghi per sentirsi meno colpevoli e piรน liberi di essere clandestini.

โ€œNon รจ una buona idea.โ€

โ€œPerchรฉ no?โ€

โ€œSai come finirebbe.โ€

โ€œNel letto. E non รจ bello?โ€

โ€œCiรฒ che non finisce sono i problemi. Sono stanca, Giacomo.โ€

โ€œรˆ un addio?โ€

โ€œSรฌ.โ€

โ€œCโ€™รจ un altro, vero?โ€

โ€œNo.โ€

โ€œHai passato la notte con qualcuno, lo sento.โ€

โ€œNon รจ vero.โ€

โ€œAllora vieni con me, non conosco addio migliore di questo.โ€

Le mie mani salgono sulla gonna del suo vestito, quella gambe che ho toccato ogni giorno sembrano essere sempre infinite, le cerco le mutande, le afferro un lembo di pizzo, forse di un completo che le ho regalato io, lei si abbassa, come per coprirsi dalla gente, cerca qualcosa nella borsa, accende la luce nel telefono, forse in ceca di un nome, quel nome che io non voglio sapere e poi si porta la borsa alla spalla, come scocciata.

La sua mano sinistra sfiora il collo della mia camicia e slaccia un paio di bottoni, mi guarda negli occhi, e quelle sfere simili a cioccolati fondenti mi lasciano nel mezzo dei nostri sentimenti sospesi, noi che adesso siamo piccoli frammenti di addio e passione.

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De Biase mi รจ accanto, la pistola ben ferma nella mano e allineata al mento, siamo una decina attorno al vecchio garage, facciamo passi lenti e circoscritti, abbiamo isolata la zona e unโ€™ambulanza รจ pronta a intervenire, anche se speriamo non ce ne sia bisogno.

Con gli auricolari ci dividiamo le posizioni, tra un minuto entreremo.

Abbiamo tutti il fiato sospeso e compresso per il terrore di quello che troveremo dentro.

โ€œCommissario, entriamo?โ€

Il cenno della mia testa non lascia dubbi, De Biase fa scattare il lucchetto dalla maniglia, nelle tronchesi la grossa catena sembra tagliarsi come burro, la saracinesca si apre cigolante, esattamente come nel peggior film che si rispetti.

Il buio diventa il protagonista aspettato mentre il fascio di polvere si solleva nell’aria come fosse un bagliore di stelle opaco e impercettibile, puntiamo dritti la pistola nel vuoto e sotto teniamo la torcia, il buio si illumina del nostro gesto artificiale, pochi attimi di smarrimento per poi tornare a vedere.

Nei nostri occhi le immagini scorrono raccapriccianti, il vomito che parte dallo stomaco รจ qualcosa che ci hanno insegnato a bloccare all’istante, anche quando quel sapore acido si mischia insieme a quello di rabbia ferrosa come sangue.

Le foto appese ai muri umidi mostrano muffa appiccicata a corpi di bambini nudi e spauriti, maschi e femmine incollati come un collage di terrore.

De Biase mi guarda incerto, di Ylenia nessuna traccia.

โ€œPerlustrate ogni centimetro, dobbiamo capire se Ylenia รจ stata qui, quanto al nostro amico, sono tante le cose di cui dovrร  rendere conto.โ€

โ€œCredi che siano tutte sue vittime?โ€

โ€œAnche se non lo sono state tutte, ha fatto in modo che lo fossero.โ€

De Biase raggruppa gli agenti e fa telefonate con voce alta, chiunque ci sia dall’altra parte, dovrร  sorbirsi quella rabbia inspiegata che solo noi che siamo lรฌ sappiamo essere fondata.

Recupero anche il mio di cellulare, lo riaccendo e i messaggi delle chiamate di Beatrice lampeggiano nitidi sui miei occhi, la richiamo veloce, ma il suo cellulare suona a vuoto, adesso tutto rimane in sospeso; i nostri sentimenti, la vita di Ylenia e il perchรฉ io, fra tanti, abbia scelto proprio questo lavoro. 

Serie: Fino all'ultima paura


Avete messo Mi Piace5 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Primo episodio descrittivo come la migliore pellicola e coinvolgente come le migliori pagine. Cinema e letteratura si fondono nella tua penna che non sbaglia un colpo e crea un impianto narrativo perfetto. Complimenti!

  2. ciao Marta , quanta passione scivola dalla tua penna . C’รจ un sogno da vivere, tu ci entri dentro e gli dai un contorno magico. quante emozioni percorrono le nostre menti , quante emozioni vive ci rendono cosรฌ uguali e distanti

  3. Episodio di apertura molto azzeccato. Bello lโ€™utilizzo del narratore omodiegetico polifocalizzato, utilizzo per altro reso bene, senza confondere il lettore. Il gancio sul finale รจ un invito a proseguire che accolgo molto volentieri ๐Ÿ™‚

    1. @massimotivoli grazie per avermi raggiunto all’inizio della seconda stagione, tutto iprende da dove รจ stato lasciato, e sono contenta di averti preso dnetro dall’inizio alla fine ๐Ÿ˜€

  4. “Le sto andando incontro piano e non perchรฉ non abbia voglia di abbracciarla, ma per la paura di toccarla e avere la certezza che possa essere diversa, che possa essere perfino giร  di qualcunโ€™altro.”
    Una frase solo all’apparenza semplice… e invece dentro c’รจ un universo di emozioni, di sensazioni nascoste, di vissuti, di esperienze, di umanitร . L’impianto narrativo di questo episodio funziona, convince e coinvolge!
    Che abilitร  la tua, Marta. Complimenti! ๐Ÿ™‚

  5. Eccomi, con imperdinabile ritardo, ma sono qua e ho gustato fino in fondo questa ripartenza vulcanica di stagione, questo magma di occasioni, di punti (o di sentimenti, appunto) in sospeso, di prospettive che ormai destreggi come una giocoliera. Quello che mi piace maggiormente di questo episodio sono i tempi e le atmosfere cinematografiche. Sembra davvero di seguire una serie. Bravissima.

    1. @tiziano_pitisci tranquillo, sui cartelloni dei ritardi facciamo a gara per essere pari ๐Ÿ˜‰
      Mi piace l’idea della giocoliera, perchรจ effettivamente ho lanciato in aria le vite di tutti loro senza essere nemmeno troppo esperta, con la paura di farle cadere troppo in fretta a terra e invece una volta in aria ho provato il gusto dell’ebrezza, volare verso qualcosa di insolito come tempi di scrittura cercando davvero di renderla una serie adatta a questo format… contentissima quindi di esserci riuscita ๐Ÿ˜€

  6. Hai saputo entrare nel punto di vista di tutti e tre, colorando i pensieri di ognuno di intense emozioni. Trovo i tuoi racconti sempre molto ricchi sia fuori (descrizioni, circostanze, fatti e avvenimenti) sia dentro (emozioni, ricordi, sensazioni fortissime) e questo mantiene il lettore incollato alle tue parole, avido di sapere come proseguirร  la narrazione. Complimenti! Bravissima! ๐Ÿ™‚

    1. @isabella il punto di vista dei personaggi รจ un piacere di dinamica, ma anche, lo ammetto, un esercizio in cui cerco di spingermi per cercare di delineare personaggi diversi che devono rientrare nella storia e quindi essere affini, non รจ facile, ma questo รจ il bello ๐Ÿ˜€
      Sono davvero contento che ti arrivi questo perchรจ credo che l’esterno moduli un pรฒ il nostro dentro, anche quando non coincidono e stridono tra loro.
      Grazie, come sempre, per leggermi!

  7. @franksato commenti come il tuo sono quelli che mi scuotano di emozione immensa e bellissima, sono io che devo ringraziarti per avermi letta, prima di tutto, e aver voluto spendere queste parole per me!
    Sapere poi di aver fatto sussultare e aver regalato battiti, รจ per me una gioia grandissima, grazie davvero, felice di poterti essere arrivata cosรฌ tanto!

  8. Sarei un bugiardo a dirti di non aver rievocato in mr i bellissimi tempi di quando una parola o una semplice frase detta da una persona ti faceva volare i battiti e lo stomaco sussultava