
YOUTUBE
«Dove ho messo gli appunti? Erano qui, ne sono sicuro. Forse nel porta oggetti» bofonchiava a voce alta, seduto nella propria auto, fermo in un parcheggio deserto.
«Eccoli!» esclamò felice, cominciando a rileggerli.
«Vediamo se ho preso tutto: i guanti ci sono, il passamontagna anche, le fascette grandi di plastica sono qui, uno zaino capiente e la pistola. Mi sembra ci sia tutto. Grazie a quel ragazzo su YouTube oggi la mia vita cambierà» bisbigliò a bassa voce, quasi con la paura che qualcuno potesse sentirlo.
Guardò ancora una volta fuori dai finestrini, il parcheggio continuava ad essere deserto. L’orologio dell’auto indicava un quarto alle nove, era ancora presto.
Impaziente, tamburellava con le dita sul volante. Iniziava ad essere nervoso. La mente cominciò a divagare sul futuro: tutti quei soldi gli avrebbero cambiato la vita. Sarebbe scappato su un’isola del pacifico insieme alla moglie e alla figlia piccola. Avrebbero vissuto come dei nababbi, finalmente avrebbero smesso di contare i centesimi da risparmiare o frugare nei cassonetti in cerca di cibo e vestiti. Lo stava facendo per loro, si meritavano una vita migliore e rapinare quella banca era l’unica soluzione. Niente sarebbe andato storto, aveva seguito quel corso su YouTube: una, due, tre volte!
Sarebbe entrato nella banca, avrebbe svaligiato il caveau e sarebbe fuggito via, il tutto in dieci o quindici minuti al massimo.
Aveva studiato anche il percorso da seguire per seminare le auto degli sbirri. Nulla era stato lasciato al caso.
«Sono le nove e dieci, ancora non hanno aperto. Sarà successo qualcosa o forse sarà solo in ritardo. Qui ci vuole un caffè, ho bisogno di rilassarmi» disse a bassa voce, canticchiando.
Scese dall’auto e si diresse al bar che aveva visto lungo la strada, prima di arrivare in quel parcheggio deserto.
Ordinò un caffè e, tanto che c’era, anche un cornetto alla crema. Erano secoli che non faceva colazione al bar, si era quasi scordato il sapore di quella colazione. Mangiò assaporando a fondo ogni morso, poi frugò nelle tasche dei pantaloni in cerca degli spiccioli per pagare e una morsa gli attanagliò il cuore: quei soldi, quei due euro, erano per il pane.
«Papà ho fame». Gli tornò in mente la voce della piccolina di casa.
Una visione lo rassicurò, a breve sarebbe diventato ricco!
Pagò con il sorriso sulle labbra. Erano le nove e trenta, così decise di tornare alla banca. Arrivò davanti all’ingresso, all’interno le luci erano ancora spente. Sulla porta c’era indicato l’orario di apertura: otto e quarantacinque.
«Ma perché è ancora chiuso? Ho pianificato tutto fin nei minimi particolari» sbottò.
Spinse la maniglia della porta come per entrare, ma la porta era chiusa a chiave.
«Buongiorno, giovanotto.»
Una voce proveniente dal parcheggio lo fece sussultare violentemente. Si girò di scatto fingendo indifferenza, per capire chi fosse, e vide un signore anziano.
«È da questa mattina che la osservo» continuò l’anziano. «Sta aspettando che la banca apra?»
Un brivido gli percorse la schiena: quel tipo lo aveva osservato da quando era arrivato? Ora cosa avrebbe dovuto fare? Forse ucciderlo, era un testimone, ma la pistola era in macchina. Così si limitò ad annuire con la testa.
«Giovanotto, oggi è il santo patrono del paese, la banca è chiusa» esclamò sorridendo e se ne tornò da dove era venuto.
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa, Umoristico / Grottesco, Young Adult
Interessante e pure divertente, un piacere leggerti. Però poi, cavolo, quante visualizzazioni 😮
Ciao Kenji!
Grazie per aver letto il LibriCK, è uno dei primi che ho pubblicato. Sono contento che ti sia piaciuto. 🙂
Un abbraccio, a presto.
Devo dire la verità, fin dall’inizio avevo immaginato un finale del genere, pensando però che fosse domenica, perché si era capito subito che il personaggio fosse un po’ stolto. Poverino, come avrà fatto poi a comprare il pane? Non avrà mica rapinato il fornaio! Ahahaha Bravo Andrea, librick divertente.
ahahahah grazie Ivan! 🙂
Se vuoi farti due risate vieni nel mio sito a leggerti le avventure di “Hitty e Radtz: gli (psico) Elfi Rosa”. XD
A presto. 🙂
Riuscire ad emozionare e divertire allo stesso momento non è da tutti !
Una storia semplice, scritta in maniera altrettanto semplice, senza il bisogno di parolone da vocabolario.
Complimenti vivissimi.
Grazie Dario!
Mi piace come in un solo racconto, oltretutto breve, riesci a mixare tanti generi e regalare al lettore diverse sfumature di visione quindi complimenti davvero, anche per il finale, simpatico, che nonostante tutto può essere anche veritiero in alcuni aspetti ormai quotidiani della nostra vita sempre così online. Complimenti anche per come l’hai scritto!
Grazie tante!
😀
Una storia rapida ed efficace, come nella tradizione dei video tutorial di youtube; ma a differenza di questi ultimi, ti strappa un sorriso. Ho un debole per i personaggi goffi. Grazie Andrea per questo bel LibriCK, mi ha messo di buon umore 🙂
Grazie, sono contento che ti sia piaciuta!