Sentimenti negati 

Serie: Fino all'ultima paura


Settembre 2006

Bergamo

Mia madre era stata chiara, alle 7:30 davanti alla fermata del bus, pochi secondi in cui non doveva notarci nessuno, uno scambio veloce di tenerezze e nella busta, come nei film piรน pericolosi, un cellulare nuovo con cui potevo chiamare di nascosto, un solo secondo di differenza o una movenza sospetta potevano disciogliere quellโ€™intricato piano a cui tutti noi stavamo per aggrapparci, per me era lโ€™ultima possibilitร  di salvezza.

Adesso erano le 6 e dalla mezzanotte non avevo chiuso nessuno dei miei due occhi, le palpebre non si erano abbassate nemmeno per un istante, sentivo le occhiaie come fossero vecchie rotaie, anche io, come allโ€™inizio di una stazione stavo per partire, ma non sapevo quale sarebbe stata la mia destinazione nรฉ se mai sarei tornata, di certo non lรฌ in quel letto dove ero ora, e questo era per me un sollievo immenso.

Mi girai di lato, i capelli contro il naso, ciocche sugli occhi a togliermi ancora piรน visibilitร  dentro quel buio scuro e denso, la piccola finestra non mostrava nessuna stella e la luna, ormai lontanissima, copriva spiazzi di campi di grano e i trattatori abbandonati tra lโ€™erba e il fango.

Due stanze avanti alla mia incominciai a sentire un rumore di acqua sgorgare piano e poi sempre piรน forte, lโ€™educatore doveva essersi svegliato, io avevo solo voglia di ammazzarlo e fuggire, invece non feci niente, mi limitai a piangere nella mia pelle giovane, il cuore immaturo di conoscenza per poter scappare a cosรฌ tanta sofferenza.

Walter incominciรฒ ad urlare, grida strazianti nella mattina torbida e la vecchia cascina che pian piano cominciava ad illuminarsi, improvvisi sentii volare dei piatti, poi ancora urla, scosse tremanti contro la mia porta, le solite sceneggiate a cui non mi sarei mai abituata mentre il letto, cosรฌ piccolo per me, sembrava impossibilitato a farmi scomparire, anche se solo per poche ore ancora.

Mi tappai le orecchie con le mani, il cucino sul collo, quasi a soffocare, la tentazione di farlo davvero e poi aspettai, minuti come secondi, interminabili, invivibili.

Quarantadue minuti dopo, a colpo dโ€™orologio, Walter sembravi essersi calmato, mi ero appena scoperta la faccia dal cuscino quando la porta si spalancรฒ di colpo, un fascio di luce penetrante mi trafisse il volto umido, era un bagliore freddo e violento, non lasciava spazio al respiro.

โ€œSveglia Beatrice!โ€

Io non risposi, lโ€™ombra massiccia di un uomo si sbiadรฌ contro il muro del corridoio mentre la porta della mia camera rimase aperta e spalancata, piccolo teatro scenico in cui gli occhi degli altri ragazzi si persero dentro.

Vidi Manuele passarsi assorto la mano fra i riccioli scuri e grattarsi il petto nudo e liscio, Davide gli corse accanto e poi mi sorrise, pensai che lui mi sarebbe mancato, ma non potevo dirglielo quello che stavo combinando, pur volendomi bene mi avrebbe inevitabilmente tradito.

Walter, piรน piccolo fra loro, ancora solo un bambino, aveva occhi rossi come se gli avessero iniettato il sangue e con la gola chiusa di urla e pianto non riusciva piรน a parlare, si teneva contro il muro, gli strisciava davanti mentre la maglia che aveva indosso era ormai tutta a pezzi, chiazze di sangue e graffi, ed io che in mezzo a loro proprio non volevo alzarmi.

โ€œBea, muoviti!โ€

La voce arrivava dalla piccola cucina, qualcuno aveva giร  messo su il caffรจ intanto che il sole fuori si attardava ad arrivare ed io che avrei voluto accenderlo come si incendia il gas.

Il rumore della porta blindata di legno scuro si innalzรฒ pesante fra i gesti del mattino, un nuovo educatore mi sarebbe venuto vicino e avrebbe dato il cambio a quello che aveva passato la notte con noi.

Capรฌ che era Roberta dalla voce stridula e il profumo rivoltante, mi gettรฒ unโ€™occhiata veloce con il suo volto pieno di fondotinta e falsitร , nel vederla mi alzai di scatto e a forza la salutai, qualcuno fortunatamente la spinse oltre la porta della mia camera e la sua figura bassa tornรฒ ad esistere senza che io la vedessi.

Davide mi raggiunse nuovamente, movimenti goffi e raggianti insieme, un bacio veloce sulle labbra prima che il corridoio diventasse nuovamente il passaggio orrido di tutta quella gente attorno a noi.

โ€œStai bene?โ€

Me lo chiese cosรฌ dolcemente da farci quasi sembrare due ragazzi normali.

โ€œNon ho dormito.โ€

โ€œNemmeno io.โ€

โ€œSoliti pensieri?โ€

โ€œGiร .โ€

โ€œVado in bagno, รจ tardi.โ€

Mi sfiorรฒ il braccio lungo il muro freddo e il contrasto delle sue mani calde mi fece rabbrividire, ma ora volevo solo scomparire e sotto il getto della doccia avevo paura che qualcuno potesse aprire nuovamente la porta e che il mio piano non avesse alcune speranza di riuscita.

I jeans stringevano sul sedere e il piumino era piรน corto di quello che serviva per andare in bicicletta ed io ormai avevo decisamente fretta, mi sentivo impacciata nelle scarpe da ginnastica ma lรฌ dentro qualsiasi tacco mi era stato proibito, presi la sacca della scuola e senza guardarmi in faccia, senza dirmi altra parola, provai a dimenticare quello che ero diventata.

โ€œPosso non fare colazione? รˆ tardi, devo andare.โ€

โ€œNo, ti siedi qui e mangi. Arrivi in orario lo stesso.โ€

Slacciai il piumino e feci sciogliere nel latte del Nescaffรจ cappuccino, il suo odore acre mi rivolse lo stomaco, trattenni il respiro, mi appoggiai alla panca vicino al muro e bevvi piรน in fretta che riuscivo.

Mi scolai quella tazza come unโ€™ubriaca astemia e riallacciata la cerniera lungo il seno mi proiettai verso lโ€™appuntamento con i miei genitori con il sentore che anche solo un mio movimento diverso dal solito potesse far capire che stavo per andare a fare qualcosa che mi era proibito.

Avevo la mano sulla maniglia quando Davide mi trattenne e sulla mia spalla poggiรฒ il suo braccio flebile e bianchissimo.

โ€œSei matto, togli quel braccio! Se ci vedono!โ€

โ€œNon mi aspetti, come al solito?โ€

โ€œOggi no, ho bisogno ho bisogno di stare da sola. Ci vediamo dopo la scuola.โ€

Gli chiusi la porta sulla sua faccia delusa, forse un giorno gli avrei spiegato che anche il nostro sentimento era qualcosa che andava negato.

Con la bicicletta ero come una spillo nel vento, sottilissimo e preciso, imboccavo le vie senza la paura di cadere ma con la determinazione a rimanere in piedi.

Accostai davanti alla fermata del pullman e bloccai la bici ad un palo, camminavo avanti e indietro, nervosa, facendo finta di controllare il tabellone con gli orari, intorno a me altri volti stanchi di mattino, qualche bambino con enormi brioche sulle ginocchia aspettava accucciato nel passeggino un mamma svogliata e struccata intanto che la mia pancia brontolava di agitazione e terrore.

La monovolume azzurra dei miei genitori accostรฒ dolcemente allโ€™angolo accanto al mio.

Il finestrino scese piano mostrando come in un rallentatore dโ€™amore il volto di mio padre e mia madre.

โ€œScusi, sai dirci le indicazioni per arrivare in cittร ?โ€

โ€œCerto.โ€

Sorrisi e mi avvicinai lenta, guardandomi intorno per essere certa di non essere osservata.

โ€œSe proseguite dritto fino al semaforoโ€ฆโ€

E intanto da dentro, la voce bassa dei miei genitori cominciรฒ a parlare.

โ€œBea, come stai?โ€

โ€œHo paura mamma, molta paura.โ€

โ€œLo so, stiamo facendo tutto questo per farti stare meglio.โ€

Mio padre stava in silenzio, osservava gli specchietti e i possibili volti sospetti.

โ€œPrendi la busta, dentro cโ€™รจ il cellulare per poter chiamare, poi ci mettiamo dโ€™accordo per il piano. Ora dobbiamo andare.โ€

Presi la busta tremante toccando la mano di mamma per un istante troppo corto rispetto alla volontร  di averla con me.

โ€œVi voglio bene.โ€

โ€œAnche noi.โ€

Poi le nostre voci si alzarono di nuovo, un coro distaccato per dirci che il momento di lasciarsi era arrivato.

โ€œAllora proseguiamo sempre diritto, grazie.โ€

โ€œDi nulla, buona giornata.โ€

La macchina proseguรฌ come da indicazioni fino al semaforo, io tornai alla bicicletta, il cellulare a conchiglia argento che avevo nelle mani brillava e prometteva libertร , quando qualche giorno prima ero riuscita ad avvisare che mi avevano tolto il mio, cโ€™eravamo dati appuntamento a quella mattina per portarmene un altro e poter rimanere in contatto, lo guardai ancora per un attimo e poi lo nascosi fra i libri, non doveva esistere se non per le necessitร  piรน urgenti.

Da lontano scorsi la figura di Davide arrivare verso quella direzione, mi sposati e feci finta di raggiungerlo da dietro girando intorno alla piazza, fu felice di avermi accanto ma mentire era sempre piรน difficile, quanto resistere, ma se dovevo continuare ad esistere le bugie sarebbero dovute continuare fin quando, finalmente, non avrei avuto di nuovo la mia famiglia accanto e i sentimenti non sarebbero piรน stati negati.

Settembre 2016

Lucca

La casa รจ piena di scatoloni ammucchiati come vecchie stagioni ammuffite e non abbastanza vissute, un uomo e una donna litigano da una stanza allโ€™altra, nelle mani valige logore e sentimenti fatti a brandelli.

โ€œCosรฌ te ne vai? Dallโ€™oggi al domani?โ€

โ€œSai anche tu che รจ la cosa migliore.โ€

Un cd di musica jazz non viene ascoltando fino a quando il rumore del citofono sovrasta tutto il resto.

Lei va a rispondere, nervosa e titubante.

โ€œBeatrice Mantovani?โ€

โ€œSรฌ?โ€

โ€œCarabinieri, abbiamo bisogno di lei.โ€

Il cuore le si ferma, cerca Giacomo sulla porta ma non cโ€™รจ piรน nessuno, solo lโ€™ombra delle valige sulle pareti e dei sentimenti negati attraverso i vetri. 

Continua...

Serie: Fino all'ultima paura


Avete messo Mi Piace7 apprezzamentiPubblicato in Narrativa, Serie Top

Discussioni

  1. Ciao Marta, ho visto che hai concluso la terza stagione, ma ho preferito cominciare, giustamente, dal primo episodio, e che episodio! Un’apertura splendida, in cui hai saputo coniugare la delicatezza dei sentimenti con la crudezza di una situazione pregna di infelicitร  e costrizione che impedisce a Beatrice di vivere liberamente la propria vita e ciรฒ che prova dentro di sรฉ. Sentimenti negati, certo, ma Beatrice prova comunque a ritrovarli attraverso pochi istanti rubati. La cosa che piรน mi piace รจ la tua capacitร  di fondere le sensazioni interiori con l’ambiente circostante, mondo e anima sembrano un pezzo unico su cui hai tessuto una trama che, nel cambio di scena, lascia presagire che qualcosa in quel di Bergamo รจ accaduto. Ci metterรฒ un po’ a leggere tutta la serie, ma cercherรฒ di essere qui ogni giorno, perchรฉ mi hai appassionato! Un caro saluto?!

  2. Splendida storia Marta, complimenti! ๐Ÿ™‚
    Scritta molto bene, ricca di suspense e ti invoglia a proseguire con il secondo capitolo. Brava!!
    Grazie per questo LibriCK. Ciao. ๐Ÿ˜‰

  3. In questallegato storia i particolari raccontano con maestria lo stato d’animo della protagonista e, soprattutto, l’impegno dell’autrice nel trasmettere il piรน possibile le emozioni provate dal personaggio principale.

  4. Ciao Marta, ho voluto riprendere dall’inizio inizio perchรฉ volevo seguire la tua storia passo per passo. Questo primo episodio mi ha lasciato parecchie domande senza risposta. La situazione della ragazza non mi รจ del tutto chiara, non comprendo se รจ alloggiata in una specie di comunitร  protetta o fa parte di una setta. La seconda ipotesi non quadra, dalla caratterizzazione che hai dato ai genitori dubito le avrebbero permesso di metterci piede. Da oggi inizio il cammino de Fino all’ultima paura con curiositร  e partecipazione. A domani!

    1. Cara @micol_fusca, ti ringrazio per avermi ripreso dall’inizio e dedicarmi tutto questo tempo, mi fa davvero piacere!
      La storia di “Fino all’ultima paura” รจ nata un pรฒ come sfida verso me stessa e verso EO per provare gli albori delle serie su questa magnifica piattaforma, ne รจ nata una storia particolare e delicata, non immaginavo potesse prendermi a tal punto, scriverla.
      Sono tanti gli argomenti da trattare, quindi negli episodi singoli abbozzo le storyline, per poi riuscire a darle un senso-spero- nella totalitร  della storia.
      Ti confermo comunque che no, non รจ una setta.
      Ai prossimi giorni ๐Ÿ˜€

  5. Questo primo episodio mi ha incuriosita molto, lascia il lettore affamato di risposte, vado avanti con la lettura!

    1. I prossimi capitoli sono giร  pronti, solo che sono in una cartella criptata con timer preimpostato… penso che si riesca ormai ad aspettare fino a lunedรฌ, no? ๐Ÿ˜€